Questo periodo di incertezza economica sta portando molti CIO a ripensare gli investimenti in tecnologia per il secondo semestre del 2022 e per il 2023. Nel corso del recente Chief Information Officer (CIO) Technology Business Management Council Board of Directors Invitational, che coinvolge i rappresentanti più autorevoli del FinOps, il 58% dei dirigenti intervistati era preoccupato per l’impatto della recessione sulla propria azienda e il 44% dei dirigenti non era sicuro che i propri budget tecnologici sarebbero rimasti invariati fino alla fine dell’anno. I partecipanti hanno dichiarato che posticiperanno le nuove assunzioni, ottimizzeranno le risorse umane, razionalizzeranno la spesa dei fornitori, rimanderanno i progetti non strategici e ridurranno i costi di consulenza esterna. Allo stesso tempo, hanno anche dichiarato che daranno un impulso alle iniziative considerate prioritarie, tra cui il digitale e il cloud, che hanno un impatto sui ricavi.
Nei 15 anni da CEO e co-fondatore di Apptio, ho assistito all’utilizzo delle nostre soluzioni da parte di migliaia di clienti, a partire dai primi durante la Grande Recessione del 2008. I leader tecnologici devono proteggere la liquidità disponibile, mantenendo o accelerando gli investimenti nell’innovazione che manterranno l’organizzazione competitiva. La tecnologia diventa una leva strategica per avanzare rispetto alla concorrenza.
Ci sono alcuni fattori che influenzano le previsioni degli analisti sulla spesa IT a partire dal 2022 e negli anni successivi. Ecco cosa dovrebbero fare i CIO per mantenere il loro vantaggio competitivo.
Le sfide attuali non fanno vacillare la fiducia nella trasformazione digitale
–Nonostante l’attuale clima economico, gli analisti prevedono solo una breve flessione nella crescita della spesa IT. Secondo Gartner, il tasso di crescita complessivo della spesa IT scenderà dal 10% nel 2021 al 2%-3% nel 2022, con una previsione di crescita annuale del 6%-7% nel triennio 2024-2027. Sebbene si tratti di un arresto nella crescita, questi dati confermano che le aziende non stanno rivalutando in maniera importante il loro impegno nella trasformazione digitale. Piuttosto, stanno cercando di ripianificare e ripensare gli investimenti in tecnologia per consentire loro di rispettare gli impegni di trasformazione digitale.
–Molte organizzazioni cercano di migliorare l’efficienza economica operando tagli sui costi di gestione e utilizzando tali risparmi per ridurre la spesa complessiva. Ritengono che l’aumento dei ricavi derivante dagli investimenti in trasformazione digitale sia superiore ai benefici derivanti dalla riduzione della spesa complessiva.
È vero, questo è un momento difficile, ma può essere trasformato in opportunità. Molti dirigenti d’azienda stanno assumendo un atteggiamento difensivo e tagliano gli investimenti, ma ora è il momento di raddoppiare e investire nelle aree più strategiche per superare la concorrenza. Naturalmente, per farlo, è necessario disporre di dati e analisi per trasferire le risorse a sostegno di queste aree strategiche, per poi spostarle nuovamente in caso la situazione si modifichi. I nostri clienti sanno che Apptio è il motore decisionale finanziario che consente alle aziende di ridurre i costi di gestione, capire dove tagliare, dove mantenere e dove accelerare gli investimenti.
Superare la tempesta gestendo in modo proattivo gli investimenti
I tagli alla crescita della spesa IT nel 2022 mostrano l’impatto generato dalle sfide della supply chain e dell’inflazione. Secondo Gartner, nel 2022 si è registrata una crescita significativa della spesa per i sistemi di data center: dal 6,4% del 2021 all’11,1% del 2022. Il fatto che si preveda che tale crescita scenda al 4%-5% annuo nel triennio 2023-2026 indica che è l’inflazione, piuttosto che un impegno a lungo termine per le espansioni dei data center, a guidare questa spesa. Il perdurare di costi elevati per le soluzioni hardware dei data center è un’altra ragione per indurre il passaggio a soluzioni cloud.
Lato consumer, gli utenti stanno rimandando l’acquisto dei più aggiornati dispositivi: si è registrato un calo dell’8% delle unità vendute all’utente finale, tra cui telefoni, PC tradizionali e stampanti. Nel primo anno della pandemia, il passaggio allo smart working aveva incrementato la domanda di questi dispositivi, ma ora l’inflazione porta le aziende a rinunciare di rinnovarli o aggiornarli. Come altre aree di crescita della spesa IT in calo nel 2022, questa sembra essere una situazione a breve termine. Gartner prevede una crescita annuale della spesa per i dispositivi del 3%-5% nel periodo 2023-2026.
La spesa per il software evita la pressione inflazionistica
Sebbene la crescita della spesa per il software sia diminuita nel 2022 (9,6%) rispetto al 2021 (14,7%), il software è ancora il prodotto con la più alta crescita della spesa IT al di fuori dei sistemi di data center. Naturalmente, a differenza dell’hardware, il software non ha problemi legati alla supply chain, quindi la riduzione della crescita è legato più a una riduzione della domanda che a un’impennata dei prezzi.
Le attuali sfide legate all’aumento dell’inflazione e ai blocchi nella supply chain hanno un impatto disomogeneo sulla crescita dell’IT. Le organizzazioni che riescono ad avere successo oggi hanno l’agilità finanziaria e operativa per rispondere velocemente a fattori straordinari e fuori dal loro controllo. E quando questi fattori cambieranno di nuovo – si spera in una direzione positiva – l’agilità che ha permesso loro di superare queste sfide le porterà al successo in futuro.