Arrivano dal Mise 7,5 milioni di euro per sostenere il trasferimento tecnologico, ovvero le attività che sono alla base del passaggio di una serie di fattori (tra cui conoscenza, tecnologia, competenze, metodi di fabbricazione, campioni di produzione e servizi) dall’ambito della ricerca scientifica a quello del mercato. Il Ministero dello sviluppo economico ha pubblicato un bando aperto a Università, Enti pubblici di ricerca e Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) per l’accesso ai fondi. Per richiederlo, gli enti potranno fare domanda presentando dall’8 settembre e al 17 ottobre 2022 progetti per realizzare o rafforzare i propri Uffici di Trasferimento Tecnologico.
Le misure del Pnrr per il trasferimento tecnologico
L’obiettivo dei fondi, stanziati nell’ambito del PNRR, è quello di “incrementare l’intensità dei flussi di trasferimento tecnologico verso le imprese, sostenendo la valorizzazione e la protezione della proprietà industriale dei progetti promossi dagli Utt (Uffici di trasferimento tecnologico)”.
In particolare, l’iniziativa vuole stimolare il potenziamento delle competenze e della capacità innovativa delle imprese, specialmente le PMI.
Il bando uffici di trasferimento tecnologico (UTT), emanato dalla Direzione per la tutela della proprietà industriale del Mise e con annuncio in Gazzetta ufficiale, segue la misura Brevetti + per agevolare le imprese nella valorizzazione economica dei brevetti, lanciata nel 2021 e rinnovata nel 2022 con un secondo bando che prevede lo stanziamento di 30 milioni del PNRR (più 14 per i Disegni e 2 per i Marchi).
Arrivano altri 591 milioni per le PMI innovative
È stato inoltre pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Mise del 28 giugno 2022 per la destinazione di ulteriori risorse finanziarie al sostegno della misura per il sostegno di investimenti innovativi e sostenibili proposti dalle PMI italiane (decreto 10 febbraio 2022), con lo scopo di favorire la trasformazione trasformazione tecnologica e digitale, l’economia circolare e la sostenibilità energetica.
Il decreto prevede lo stanziamento di oltre 591 milioni di euro in aggiunta all’iniziale dotazione di 500 milioni per il Fondo nazionale complementare al Pnrr, che saranno utilizzati per agevolare il finanziamento di progetti presentati dalle imprese nell’ambito degli Accordi per l’innovazione.
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