Innovazione

60 milioni per il Made in Italy ad alta tecnologia

È l’obiettivo di raccolta del fondo Vertis Venture 2 Tecnologie, che sarà operativo dall’autunno e farà investimenti di seed e venture capital in vari settori, dai sensori ai dispositivi medici, dall’aerospaziale all’aeronautica. Nicola Redi, investment director: “Le startup non sono solo digitali. C’è anche la meccatronica”

Pubblicato il 25 Giu 2014

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Un fondo che investirà in meccatronica, robotica e automazione: si chiama Vertis Venture 2 Tecnologie, è stato lanciato poche settimane fa, sarà operativo dal prossimo autunno e potrà investire su tutto il territorio nazionale, focalizzandosi in investimenti di seed e venture capital nei tre settori citati. Settori che, forse non tutti lo sanno, vedono primeggiare l’Italia: il nostro Paese è tra i leader mondiali nell’industria di precisione e nelle macchine utensili ad alta tecnologia.

Si tratta del secondo fondo di Vertis sgr, società di gestione del risparmio napoletana indipendente. Vertis Venture 2 Tecnologie è guidata da Amedeo Giurazza e ha un target di raccolta a 60 milioni di euro. Intanto è stata aperta una sede operativa a Milano ed è stato ampliato il team dell’area venture con Mauro Odorico e Nicola Redi (entrambi provenienti da Tt Venture) che ricopriranno il ruolo di investment director.

“Meccanotronica è un concetto molto ampio che riguarda l’automazione industriale a 360 gradi” spiega Redi. “Si va dalle tecnologie che possono abilitare la meccanotronica (sensori, nuovi materiali) alle società che fanno applicazioni per dispositivi medici, dal settore aerospaziale all’aeronautica. Abbiamo deciso di investire in questo settore – prosegue – perché nell’automazione industriale il nostro Paese è tra le eccellenze internazionali. Quando si parla di startup si pensa quasi sempre all’universo digitale, ma in realtà l’innovazione, sia in ambito pubblico sia industriale, riguarda molto anche l’automazione industriale”.

Il fondo ha già sottoscrittori e sta tenendo d’occhio alcune realtà sulle quali ha intenzione di investire. Tra queste c’è una società che si occupa di automazione nel CleanTech, ma per il momento i gestori preferiscono non fare nomi. Per finanziare i robot veri e propri è invece ancora troppo presto. “Sul fronte della robotica – conclude Redi – stanno nascendo alcune società, ma siamo ancora agli inizi”.

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