LO STUDIO

Come ci muoveremo nel 2035? Ecco 12 trend della mobilità urbana sostenibile

Il Centro di Technology Foresight del Politecnico di Milano ha delineato le principali “traiettorie” della mobilità del futuro nelle città: veicoli elettrici, infrastrutture ad hoc, abbandono dell’auto privata, guida autonoma per i mezzi pubblici, inclusività sono alcuni dei trend presi in esame. Qui la lista completa

Pubblicato il 12 Lug 2022

Mobilità del futuro

Come sarà la mobilità urbana nel 2035? Non è ovviamente possibile prevedere il futuro nei dettagli, ma il Centro di Technology Foresight del Politecnico di Milano ha provato a delineare le principali “traiettorie” (che potremmo definire anche tendenze, o trend)  attraverso un report intitolato appunto “Il futuro della mobilità urbana sostenibile: come ci muoveremo nel 2035?“. La ricerca, ricca e articolata, raccoglie studi, analisi e visioni sul futuro della mobilità, dai quali emergono alcuni elementi che potrebbero diventare fondamentali per la mobilità dei prossimi anni:  i veicoli saranno quasi tutti elettrici, le città saranno popolate da infrastrutture energetiche e per la mobilità costruite ad hoc, la guida totalmente autonoma sarà appannaggio solo dei mezzi pubblici, si assisterà a un graduale abbandono dell’auto privata a favore dello sharing, la mobilità sarà più inclusiva nei confronti di anziani e disabili, e, in virtù delle possibilità del lavoro da remoto, cambieranno le ragioni per spostarsi e le modalità con le quali sceglieremo di trasferirci da un luogo all’altro.

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Gli esperti coinvolti hanno ripetutamente posto l’attenzione su dodici “traiettorie” principali, presentati come aspetti cruciali da prendere in considerazione quando si considera il futuro della mobilità urbana sostenibile. Eccoli.

1.Veicoli a carburante alternativo e veicoli a tecnologia avanzata

In futuro i veicoli elettrici sono destinati a diventare lo status quo. Introducendo leggi che limitano la circolazione dei veicoli ad alte emissioni, nuove tipologie di carburante saranno commercializzate per permettere a tipologie di veicoli diverse di circolare.

2.Infrastrutture energetiche e per la mobilità

La diffusione della mobilità elettrica richiede infrastrutture elettriche di nuova generazione e smart grid, in cui le stazioni di ricarica e i veicoli elettrici utilizzati per lo stoccaggio temporaneo dell’energia siano pienamente integrati e supportati. L’aumento della mobilità dolce, come biciclette e altre soluzioni di micromobilità, richiede infrastrutture e spazi dedicati all’interno di una struttura urbana rinnovata.

3.Automazione per la mobilità del futuro

Nonostante il grande potenziale che i veicoli autonomi possono fornire alla mobilità urbana e alla vita delle persone, il loro futuro è alquanto controverso. A causa dell’elevata imprevedibilità dell’ambiente cittadino, e mantenendo inalterata l’attuale struttura della città, sarà poco probabile avere una circolazione sicura dei veicoli privati autonomi all’interno dei centri urbani entro il 2035. Più probabilmente la guida autonoma sarà utilizzata per il trasporto pubblico, mentre quella dei veicoli privati sarà riservata alle autostrade.

4.Infrastrutture dati e per aumentare la connettività

La mobilità del futuro è concepita come una soluzione modellata sulle esigenze quotidiane degli utenti, senza più costringere l’individuo ad adattare i propri impegni in base all’offerta di mobilità. Questo significa una gestione generalizzata e unificata dei dati provenienti da diverse fonti per fornire il servizio giusto al momento giusto e nel posto giusto. Investire in un livello adeguato di infrastrutture di connettività (5G e 6G) è importante per diffondere la mobilità on-demand anche in aree lontane dal centro città.

5.Privacy dei dati

La grande quantità dei dati raccolti avrà un notevole effetto su numerosi aspetti della vita futura dei cittadini, compresa la mobilità urbana. Poiché quest’ultima dipenderà strettamente dallo sfruttamento e dall’utilizzo dei dati, la privacy e la sicurezza saranno fondamentali per garantire nei cittadini la propensione e la fiducia nella condivisione dei dati personali con le autorità cittadine.

6.La proprietà del veicolo

La necessità di possedere un’auto privata diminuirà gradualmente e il futuro delle auto potrà diventare un destino condiviso. Costruendo una rete di servizi più capillare (tramite il trasporto pubblico e sharing di veicoli a due e quattro ruote) le persone otterranno la stessa libertà di muoversi pari a quella data dall’auto di proprietà. L’abbandono del veicolo privato sarà spinto non solo dal risparmio economico, ma soprattutto dall’obiettivo di spostarsi in modo più sostenibile per l’ambiente.

7.Offerta di mobilità flessibile basata sulla domanda

Un’offerta di mobilità più flessibile diventerà realtà utilizzando i dati raccolti per prevedere le esigenze di viaggio e costruire un servizio di trasporto pubblico on-demand. Il sistema di “Mobility-as-a-Service” implica la possibilità di adattare in modo flessibile gli orari dei mezzi di trasporto alle esigenze reali dei pendolari, riducendo i costi senza diminuire la soddisfazione degli utenti e la qualità del servizio.

8.Mobilità del futuro: riconfigurazione della struttura urbana

Il cambiamento della mobilità e la riduzione del numero di veicoli in transito all’interno della città cambieranno la struttura urbana, modificandone la conformazione delle corsie stradali e liberando aree da destinare a nuovi scopi. La definizione di “quartieri di 15 minuti” diffusi nell’area urbana potrà garantire una città a misura d’uomo anche nelle grandi città metropolitane in cui le relazioni sociali e la mobilità attiva saranno preservate.

9.Interazione dell’utente col sistema e le relative interfacce

La mobilità sostenibile si basa anche su una diffusa accessibilità al servizio considerando sia la distribuzione geografica dei punti di erogazione, sia la creazione di interfacce user-friendly. Il primo aspetto richiede stazioni multimodali e di collegamento facilmente percorribili. Il secondo aspetto riguarda i punti di contatto all’interno dei veicoli e nelle stazioni. Una rete diffusa di sensori sarà inoltre utilizzata per migliorare l’esperienza dei viaggiatori.

10.Inclusività

L’implementazione del trasporto pubblico concepita per il futuro permetterà a molte più persone di muoversi all’interno dell’area urbana. L’accessibilità dei servizi di trasporto pubblico senza dipendere dalle abilità di guida o dalle capacità fisiche permetterà ad anziani, disabili o bambini di raggiungere le loro destinazioni in modo autonomo e in condizioni di sicurezza.

11.Le motivazioni per spostarsi

Le infinite possibilità date dalla digitalizzazione e dalla connettività hanno indotto un cambiamento radicale nello stile di vita delle persone. Le tradizionali abitudini di acquisto e il tragitto quotidiano verso il posto di lavoro non saranno più date per scontate, poiché qualsiasi attività potrà essere svolta da remoto con un’esperienza paragonabile a quella in presenza. Il cambiamento radicale delle motivazioni per spostarsi si concretizzerà anche in diverse aspettative riguardo la qualità, la sicurezza e i costi della mobilità.

12.Lo spostamento come esperienza

La personalizzazione dell’esperienza di viaggio e l’opportunità di valorizzare il tempo di spostamento da un luogo all’altro sono due aspetti emergenti. Gli utenti si aspettano di poter svolgere altre attività durante il viaggio per godersi il tempo speso in movimento, come per esempio fare colazione, ottenere uno spazio riservato per lavorare, o intrattenersi con gli amici. La prospettiva del futuro del lavoro è caratterizzata da uno scenario di lavoro “da ovunque” che influenzerà sia le motivazioni per spostarsi (come precedentemente citato) sia le aspettative relative al viaggio stesso, che è concepito per offrire all’utente un’esperienza personalizzata, adattabile e programmabile.

Per saperne di più sul Centro di Technology Foresight: https://www.foresight.polimi.it/

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