Alessandra Fornaci (responsabile funzione di elevata professionalità progetti innovativi di comunicazione e comunità di utenti INPS), Andrea Vian (Ricercatore del Dipartimento architettura e design in Disegno industriale dell’Università di Genova) e Roberto D’Angelo (Chief Innovation Officer e co-fondatore della Fondazione Fightthestroke) hanno vinto il Premio di FPA dedicato gli innovatori del mondo pubblico e privato.
Il riconoscimento destinato agli innovatori, che si chiama “Rompiamo gli schemi”, è promosso da FPA, società del Gruppo DIGITAL360, in collaborazione con ALTIS-Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Mondo Digitale, Fondazione per la Sostenibilità Digitale, PA Social, IWA Italy e WIRED. Obiettivo: valorizzare gli innovatori del mondo pubblico e privato, che, unendo competenza, idee e spirito di iniziativa, sono diventati motore di cambiamento all’interno delle organizzazioni in cui lavorano, scegliendo soluzioni fuori dagli schemi.
“Per far sì che la PA sia il motore della ripartenza del Paese dobbiamo partire dalle persone motivate e dotate anche di competenze trasversali, come intelligenza emotiva, problem solving creativo, pensiero critico, pensiero flessibile” dichiara Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA. “Con il premio ‘Rompiamo gli schemi’, giunto alla seconda edizione, mettiamo al centro proprio le persone”.
I vincitori innovatori
I vincitori – innovatori del Premio “Rompiamo gli schemi” sono stati presentati a FORUM PA 2022 nel corso dell’evento “#innovatoriPA: progetti e persone per un’amministrazione innovativa e sostenibile”.
Alessandra Fornaci, responsabile funzione di elevata professionalità progetti innovativi di comunicazione e comunità di utenti INPS, ha proposto una soluzione per innovare il rapporto tra l’INPS e il pubblico che ponesse al centro gli utenti, in linea con la situazione d’emergenza pandemica. Le limitazioni nell’accesso alle sedi fisiche, infatti, avevano spinto l’uso autonomo dei servizi online da parte dei cittadini ed era necessario facilitarne la fruizione. Nella soluzione ideata, un avatar di funzionario INPS chiama l’utente con il suo nome di battesimo, lo guida, anticipa le risposte alle FAQ registrate dal CRM e lo accompagna all’uso autonomo dei servizi mediante un video interattivo. L’approccio innova radicalmente la modalità di comunicazione con l’utenza per abbattere la percezione della distanza tra INPS e cittadino.
Andrea Vian, Ricercatore del Dipartimento architettura e design (DAD) in Disegno industriale dell’Università di Genova, è stato incaricato di aggiornare il sito web dell’Ateneo genovese. Oltre a vincoli economici, politici e organizzativi, l’ostacolo più grande era la scarsa attitudine al cambiamento di molti collaboratori, motivata con la frase “abbiamo sempre fatto così”. Grazie al lavoro svolto con Annalisa Barla, data scientist e docente di informatica dell’ateneo genovese, i siti che appartengono al dominio unige.it. sono stati ridefiniti usando l’intelligenza artificiale e i big data. Il risultato oggi è un sistema integrato e data-driven incentrato sull’utente, con una redazione centrale e distribuita che ottimizza la gestione di 200 portali, garantendo la correttezza dei contenuti e il costante aggiornamento.
Roberto D’Angelo, Chief Innovation Officer, volontario e co-fondatore della Fondazione Fightthestroke, ha deciso di fare qualcosa di concreto per supportare le famiglie con bambini affetti da epilessia, come suo figlio Mario. Tre anni fa, dopo tante notti insonni per monitorare il ragazzo, ha ideato MirrorHR, uno strumento che permette a familiari e ricercatori di identificare al meglio i potenziali fattori scatenanti delle crisi epilettiche, garantendo maggiore tranquillità. Grazie all’aiuto di medici e genitori appassionati che, in tutto il mondo, hanno condiviso storie personali e feedback, oggi MirrorHR è disponibile per tutti gratuitamente: una soluzione unica di raccolta e analisi dati a favore delle persone con epilessia, dei loro medici e familiari. Questa esperienza gli ha permesso di sviluppare una sensibilità unica a risolvere i problemi in modo innovativo e fuori dagli schemi.
Gli altri finalisti
Pierluigi Carugno, Direttore Generale presso il comune di Pescara, si è occupato della riorganizzazione degli uffici comunali. Si è distinto tra gli innovatori per aver creato un sistema che ha permesso di ridurre i tempi di accesso da 180 a 2 giorni, dando un notevole slancio al settore dell’edilizia. Ha riqualificato e ridistribuito il personale in meno di 30 giorni, rilevando al contempo una carenza nell’organico dell’amministrazione, soprattutto tra i quadri. Per questo, è stato dato impulso alle assunzioni per l’Ufficio anagrafe, stato civile, urbanistica e polizia municipale. Nel corso del 2021 è stata completata la digitalizzazione del SUAP del Comune, rispondendo all’obiettivo di realizzare un’organizzazione semplice, snella e connessa. Sempre lo scorso anno, è stata avviata l’attività di digitalizzazione delle pratiche edilizie on demand, investendo complessivamente € 183.000,00.
Nicola Villa, Responsabile Unità Trasformazione Digitale e Innovazione presso la tsm-Trentino School of Management, aveva l’incarico di rinnovare la formazione del personale. E’ stata designato tra gli innovatori perché il suo primo impegno (dal 2011) è stato quello di introdurre un sistema di Formazione a Distanza diffuso, in modo che le lezioni online fossero riconosciute alla pari di quelle in aula. Dalle prime sperimentazioni limitate a pochi numeri, la FaD pre-pandemia è arrivata a rappresentare un terzo della proposta formativa, coinvolgendo in media 15.000 utenti annui. Il secondo obiettivo è stato la realizzazione di uno spazio di formazione permanente disponibile per tutti i dipendenti dell’amministrazione, chiamato Biblioteca Digitale, il “MOOC della PA trentina”, disponibile a partire dal 2016. Il terzo, introdurre nel sistema formativo le competenze digitali e successivamente le competenze per la trasformazione digitale, per cui sono stati realizzati due framework personalizzati, mirati alla crescita delle competenze digitali della PA (ioDigitale, dal 2018 oltre 6000 iscrizioni) e delle competenze specialistiche (progetto Metodologie e competenze per la trasformazione digitale, dal 2020).
Mariuccia Rizzuto, risultata tra gli innovatori finalisti, è componente del Board di Progetto presso HORMA – Health and Operating Room Management Association. La sua innovazione parte da una massima del politologo statunitense Fukuyama: “Cos’è la Società 5.0? È la società super intelligente a cui ci dobbiamo ispirare”. Questa filosofia di pensiero è stata applicata durante la pandemia alla SOC Clinica di Chirurgia Maxillo Facciale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale, dove sono state adottate soluzioni che si ispirano a un modello ideale di ospedale a misura di paziente, luogo di speranza, prevenzione, guarigione, cura, accoglienza e serenità, basato sulla sinergia tra visione clinica, organizzativo-gestionale e tecnologico-innovativa. L’obiettivo è garantire prestazioni sanitarie accessibili, inclusive, riconoscibili sul territorio, a misura del paziente, delle sue esigenze e abitudini di vita.
Nicoletta Levi è Dirigente Servizio Politiche di Partecipazione e Servizio Comunicazione e Relazioni con la città presso il Comune di Reggio Emilia, dove dal 2015 si sta sperimentando un modello di città collaborativa con il progetto “QUA_quartiere bene comune”. In particolare, è stata istituita una nuova figura professionale, l’architetto di quartiere, in grado di individuare, abilitare e gestire le relazioni di comunità garantendo un rapporto costante tra il quartiere e il Comune. L’approccio è stato quello di partire dai bisogni dei territori e generare, attraverso la collaborazione dei cittadini, soluzioni anche fuori standard, che comprendessero nuove modalità di partnership pubblico-privato. Tutti i progetti collaborativi dei vari distretti sono disponibili nel Laboratorio Aperto ai Chiostri di San Pietro, un hub di innovazione sociale in cui le attività periferiche più innovative vengono studiate per verificarne la replicabilità su scala cittadina.
Debora Angeletti, Direttore UOC Sistemi Informativi e Tecnologie Informatiche e di Comunicazione – Asl Roma 1, ha ideato durante la pandemia il progetto TabLetto®, un servizio per gli ospedali che mette al centro il paziente e la sua tranquillità durante il ricovero. Grazie ad un tablet posizionato in ogni posto letto, l’assistito può comunicare con i suoi cari usando stanze virtuali per videochiamate, e guardare la tv proprio come a casa. L’obiettivo è quello di “alleggerire” l’esperienza del ricovero, facilitando i contatti con l’esterno e offrire all’assistito un accesso personalizzato ai programmi Rai in diretta e in streaming. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con I-Tel, Rai ed Engineering.
Paola Di Maio, Innovation Manager presso il Comune di Roma, lavora negli uffici di Roma Capitale dal 2017. Per molti anni è stata dirigente in una multinazionale ICT, dove operava in ambito CRM. È stata definita dai suoi responsabili un “talento ribelle”, perché con tenacia e fatica ha portato una ventata di innovazione e passione, coinvolgendo i suoi collaboratori. Nel primo periodo di inserimento si è focalizzata sui progetti trasversali di digitalizzazione. La sua prima esperienza significativa è stato il nuovo portale istituzionale nel 2018, grazie a cui Roma Capitale ha adottato un approccio basato sull’utente, dal punto di vista sia del linguaggio che della fruizione ed esposizione dei servizi. Poi ha preso parte a progetti innovativi caratterizzati dalla cooperazione degli ecosistemi digitali: Roma Data Platform (per abilitare un governo “intelligente” della città mediante l’analisi di fenomeni sul territorio), progetti di economia comportamentale, progettazione e realizzazione di app ufficiali, progettazione e realizzazione della piattaforma a supporto dei processi partecipativi dell’Ente, progettazione e realizzazione di siti tematici tra cui MyRhome (lo spazio virtuale dedicato ai progetti di innovazione della capitale).
Ivo Marino è il CEO di Cervellotik Education, una PMI innovativa di Potenza che propone prodotti e servizi innovativi per accompagnare le scuole nel processo di transizione digitale, con un approccio “laterale” e smart. Un esempio è SchoolUP, la piattaforma di didattica digitale per l’erogazione dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), per il contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa. SchoolUP è stata adottata da oltre 150 scuole italiane e 30.000 studenti che, guidati da 4.000 docenti, hanno svolto percorsi su educazione all’imprenditorialità, preparazione e orientamento al lavoro, scrittura creativa e professioni digitali. Inoltre, l’azienda ha ideato il progetto “La Scuola in Bit”, per aiutare i docenti ad aggiornarsi riducendo il gap delle competenze digitali.