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Tech scaleup in Spagna, la disfida Madrid-Barcellona

Di solito le startup si concentrano nella capitale di un Paese. Eccezione più rilevante è la Spagna, che ha due hubspot dell’innovazione di pari dimensione. Ma Barcellona è davanti a Madrid. Per diverse ragioni…

Pubblicato il 31 Mag 2022

Photo by Stéphan Valentin on Unsplash

La New Economy tende ad essere molto meno geograficamente distribuita della Old Economy. I dati mostrano infatti come le startup si concentrino in un’unica città per Paese, tipicamente la capitale. A Londra e Parigi si trova oltre il 70% dell’innovation economy di Francia e Regno Unito (misurata in base al numero di scaleup e capitale raccolto), nonostante rappresentino “solo” il 20-25% del PIL e della popolazione.

In Europa ci sono poche eccezioni a questa regola. Una di queste, forse la più rilevante, è la Spagna. La Spagna è l’unico paese che ha due scaleup hotspots(Barcellona e Madrid) di dimensione analoga. E dei due il principale non è la capitale, quanto piuttosto Barcellona (lo stesso succede anche in Italia, ma con la differenza è che Roma non ha dimensioni comparabili a Milano, per lo meno guardando alla parte più strutturata dell’ecosistema startup rappresentato dalle scaleup).

Per questo abbiamo deciso di ospitare a Barcellona lo Scaleup Summit. È stata l’occasione per lanciare il nuovo Tech Scaleup Spain report

Rimandando alla lettura del report (qui il link per il download) vi riassumo un pò di dati.

A Barcellona ci sono 306 tech scaleup (il 44% di tutta la Spagna) che complessivamente hanno raccolto 6,7 miliardi di dollari (il 50% del totale). Madrid ospita 234 scaleups (il 34% del totale) che hanno raccolto $5.1B (il 39% del capitale raccolto da tutte le scaleup spagnole). Il terzo polo – Valencia – è a distanza siderale (45 scaleups, $0.5B in finanziamenti).

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Da dove nasce la preminenza di Barcellona? Sicuramente dalla qualità della vita e dalla grande capacità di attrarre talento da fuori (in molti mi chiedono perché Mind the Bridge abbia un grosso team a Barcellona. La risposta è perché questa è la scelta di localizzazione della maggior parte dei “ragazzi” che assumiamo e cui diamo libertà di scegliere da dove lavorare).

Barcellona è davanti a Madrid nonostante la stragrande maggioranza delle grandi aziende spagnole abbiano base nella capitale (inclusa Alcobendas). Quindi tutto il potenziale derivante dall’open innovation non è probabilmente ancora stato messo a terra e questo potrebbe modificare gli equilibri a medio termine.

Come i dati di crescita dei due ecosistemi anno per anno mostrano Barcellona è sempre stata davanti. Però nel 2021 (anno record per l’una e per l’altra che hanno entrambe infranto la barriera dei due miliardi di funding) Madrid per la prima volta nella storia ha superato Barcellona.

E top players animano il Clasico: il neo unicorno Jobandtalent è la risposta madrilena alla acquisizione da €2.3 miliardi di Glovo.

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La sfida sulle tech scale Spagna è senza dubbio entusiasmante. Ma dove si collocano i due hub spagnoli in ambito europeo?

Dal Mind the Bridge Tech Scaleup City Index emerge come Barcellona sia al quinto posto in Europa con Madrid al decimo. La loro dimensione è comparabile con gli hotspost scandinavi, Amsterdam, Monaco, Zurigo e Milano (il ritardo dell’Italia si vede dal fatto che Milano sia fuori dalla top 10 e nessun’altra città nelle top 25).

Il gap con Londra, Parigi, Berlino e Stoccolma è invece molto marcato e riflette quello tra la Spagna e i relativi Paesi.

La domanda (cui al momento non ho una risposta certa) è se per un Paese avere due hotspot sia un vantaggio in un mondo ove l’innovazione tende a concentrarsi. I dati sembrano suggerire di no, anche se va pienamente compreso l’impatto della pandemia che ha sdoganato il lavoro da remoto e da posti periferici.

Ciò detto, un modello di concentrazione dell’innovazione non è né sostenibile (basta vedere i costi del real estate in città come San Francisco e Londra) né desiderabile (porterebbe a qualcosa di analogo all’abbandono delle campagne per le città, solo che in questo caso i protagonisti in negativo sarebbero le città di secondo livello).

Per questo il modello spagnolo è interessante da monitorare. Nel mentre godiamoci lo Scaleup Clasico.

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Alberto Onetti
Alberto Onetti

Chairman (di Mind the Bridge), Professore (di Entrepreneurship all’Università dell’Insubria) e imprenditore seriale (Funambol la mia ultima avventura). Geneticamente curioso e affascinato dalle cose complicate.

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