TECNOLOGIA SOLIDALE

Develhope, la scuola di coding che crea impatto sociale aiutando a trovare lavoro

Lanciata a Palermo nel 2019, Develhope si rivolge a giovani disoccupati, che seguono un corso intensivo online di sei mesi e pagano solo dopo aver trovato lavoro: accade nel 90% dei casi

Pubblicato il 13 Mag 2022

Photo by Nubelson Fernandes on Unsplash

Lo ripeto a me stesso e in pubblico da ormai molti anni, da ben prima del Covid. Questo è un tempo in cui siamo tutti chiamati a un di più di responsabilità. Qualunque sia il nostro lavoro, il ruolo che ricopriamo.

Grazie a una segnalazione di Stefano Quintarelli ho scoperto un esempio di questo esercizio di responsabilità: la scuola di coding di Develhope, un modello veramente unico e particolare di tecnologia solidale.

Ecco le caratteristiche che la rendono tale:
·       La scuola si rivolge a giovani e meno giovani diplomati disoccupati.
·       La sede è a Palermo, luogo scelto come simbolo di un Mezzogiorno che non si rassegna ad avere una disoccupazione giovanile del 50% (Dati Eurostat).
·       Il percorso dura sei mesi “intensivi” e avviene tutto online.
·       Gli allievi scrivono codici tutto il giorno e seguono anche un percorso di sviluppo delle soft skill.
·       A corso finito, Develhope si occupa di trovare lavoro agli allievi. Il 90% lo trova entro tre mesi.
·       I partecipanti pagano il corso solo quando hanno trovato lavoro.

Farsi carico anche di trovare il lavoro e farsi pagare solo a lavoro trovato sono due azioni che segnalano l’apertura al di più di responsabilità che ho evocato all’inizio e che anima questa iniziativa, lanciata nel 2019 da Massimiliano Costa, insieme allo sviluppatore Sasa Sekulic e ad Alessandro Balsamo.

Develhope punta a creare impatto sociale, fornendo nuove opportunità ai ragazzi e alle ragazze che vogliano apprendere una professione utile nel presente e nel futuro. È una iniziativa “lungimirante”, come da definizione di Francesca Bria, presidente del Fondo nazionale innovazione-CDP venture capital che a luglio del 2021 ha investito in Develhope 1,5 milioni di euro attraverso il Fondo Italia Venture II-Fondo Imprese Sud.

È un tassello di un insieme di iniziative grandi e piccole che puntano a eliminare il divario fra domanda e offerta di competenze digitali, uno dei grandi problemi che ci troviamo ad affrontare.

Va in questa direzione la missione 4 del PNRR, dedicata all’istruzione e alla ricerca, con il capitolo dedicato alle nuove competenze e ai nuovi linguaggi prevede di investire 1,10 miliardi in abilità digitali, abilità comportamentali e conoscenze applicative nella scuola.

Lo stesso fanno le academy delle grandi aziende, le iniziative degli enti del terzo settore, quelle che puntano al recupero delle persone con più di 45 anni, e molto altro ancora.

Confidiamo che tutte queste azioni possano raggiungere il loro obiettivo. Molte di esse declinano in modo peculiare quel supplemento di responsabilità che ci deve guidare e di cui Develhope è un esempio. L’Italia ne è ricca di esempi, cioè di testimoni, che sono, oggi più che mai, i soli maestri davvero credibili.

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Antonio Palmieri
Antonio Palmieri

Antonio Palmieri, fondatore e presidente di Fondazione Pensiero Solido. Sposato, due figli, milanese, interista. Dal 1988 si occupa di comunicazione, comunicazione politica, formazione, innovazione digitale e sociale. Già deputato di Forza Italia

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