La società Aeroporti di Roma (AdR) è stata costituita nel 1974 come concessionaria esclusiva per la gestione e lo sviluppo del sistema aeroportuale romano, costituito dall’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino e “Giovan Battista Pastine” di Roma Ciampino. AdR è il più grande operatore italiano ed il quinto in Europa per numero di viaggiatori. Attorno al sito aeroportuale, contando passeggeri, accompagnatori, dipendenti e meeters and greeters, ruotano in media 180mila persone al giorno, pari al numero di abitanti di una città italiana di medie dimensioni.
A seguito della pandemia da Covid-19, che ha portato un calo del traffico aereo fino a picchi del 98%, Aeroporti di Roma ha basato la strategia di rilancio del business su tre pilastri – Qualità, Sostenibilità e Innovazione – ad integrazione della Sicurezza e della Safety, che sono le fondamenta intoccabili per una società di gestione aeroportuale.
“La qualità rappresenta già da diversi anni un elemento rilevante per la società, come dimostrano i diversi riconoscimenti ricevuti quale miglior aeroporto d’Europa per i livelli di servizio offerti al passeggero, per ultimo essere stati nominati da Airports Council International (ACI) nel “DG Roll of Excellence” per aver ottenuto per cinque anni consecutivi l’ “Airport Service Quality Award””, dice Emanuele Calà, Vice President Innovation & Quality di Aeroporti di Roma. “Anche in ambito Sostenibilità, dove da anni siamo attivi con numerosi iniziative in ambito ambientale e sociale, a seguito della pandemia AdR ha ulteriormente accelerato i propri programmi, ponendosi l’ambizioso obiettivo di raggiungere il Net Zero Carbon entro il 2030, 20 anni in anticipo rispetto ai target di settore. L’innovazione è la vera novità a livello strategico”.
In AdR è stata sempre presente l’innovazione tecnologica specifica e verticale su determinate aree, ma non un processo aziendale strutturato per gestire l’innovazione in modo trasversale. La recente riorganizzazione ha portato quindi a definire una struttura aziendale dedicata all’innovazione, che riporta direttamente all’Amministratore Delegato e che si sviluppa secondo un modello Hub and Spoke coordinato da Giulio Ranucci, Head of Innovation & Digital.
Affinché la funzione Innovation non rimanga isolata dalle altre strutture aziendali, è stato creato l’ “Innovation Cabin Crew”, un gruppo composto da 29 Innovation Ambassador con il ruolo di coordinamento tra l’innovazione e le differenti aree aziendali e di business. Tali figure, che possiedono background e livello di maturità e anzianità aziendale molto vari, sono state selezionate sulla base dell’interesse e la conoscenza rispetto alle tematiche di innovazione. Per rendere il gruppo omogeneo in termini di competenze e conoscenze, tutti gli Innovation Ambassador hanno inoltre seguito uno specifico Master presso il Politecnico di Milano.
È stato poi istituito un Comitato Innovation, presieduto dall’Amministratore Delegato e coordinato da Emanuele Calà, a cui partecipano tutti i Vice President e Chief delle Business Unit di Aeroporti di Roma. Il compito di quest’organo è, da un lato, definire le priorità strategiche dell’azienda affinché vengano poi attuate dalla struttura Innovazione e dall’Innovation Cabin Crew e, dall’altro lato, approvare i progetti proposti con un approccio bottom-up.
Le sette aree strategiche prioritarie definite nell’Innovation Plan da AdR sono: Reliable & Data Driven Airport Management; Energy, Green Transition & Sustainability; Seamless Travel&VAS; Total Passenger Information; Airport Automation; Revenue Opportunities; Transformation of corporate processes. Da queste priorità deriva simbolicamente l’acronimo R.E.S.T.A.R.T.
Per perseguire queste direttive strategiche, AdR ha deciso di puntare anche sull’apertura verso l’esterno, tramite la collaborazione con realtà dell’ecosistema come studenti, università, startup, incubatori e acceleratori. Ne è un esempio la partecipazione all’ottava edizione dell’Osservatorio Startup Intelligence del Politecnico di Milano.
Importante attenzione è stata rivolta all’ecosistema startup. AdR, insieme ad alcuni partner, sta costituendo nei propri spazi un Innovation Hub, all’interno del quale le startup potranno usufruire di uno spazio fisico di oltre 600 mq in aeroporto, in cui testare sul campo le proprie innovazioni e accedere ad uno specifico programma di accelerazione.
A questo scopo è stata lanciata una Call for Ideas a cui si sono candidate 96 startup con 116 progetti che vertono sul Piano R.E.S.T.A.R.T. Il risultato della Call for Ideas è stata la selezione di 10 startup che lavoreranno fisicamente nell’Innovation Hub, che sarà inaugurato a giugno 2022.
La realizzazione dell’Innovation Hub rientra anche nell’ambito della collaborazione con PwC per valorizzare l’ampio know-how industriale che ADR ha sviluppato nel corso di questi anni.
L’approccio all’Open Innovation di AdR è esteso anche alla collaborazione con grandi aziende e gruppi industriali nell’ambito delle transizioni digitale ed ecologica, con la chiara volontà di fare ecosistema anche per favorire lo sviluppo e la crescita del sistema Paese. Gli obiettivi principali riguardano i temi di riduzione delle emissioni di CO2, l’intermobilità, la digitalizzazione dei processi e la cybersecurity.