Le nuove tecnologie e gli strumenti digitali offrono grandi opportunità a imprese, aziende, professionisti. Ma non tutti, anzi, sui grandi numeri ancora molto pochi sanno bene e davvero valorizzare al meglio queste tecnologie e queste opportunità.
Per esempio, se si tratta di maneggiare al meglio e ottenere il massimo da tecnologie come Blockchain, Metaverso e sistemi Nft (Not fungible token), “molti imprenditori, manager e dirigenti restano ancora spiazzati – rileva Francesco Di Norcia, Ceo Performedia – Digitouch group – spesso rinunciano per mancanza di conoscenza, e in questo modo si lasciano sfuggire tutte le opportunità che invece potrebbero cogliere”.
E sottolinea: “L’emergenza pandemica ha spinto il nostro Paese dieci anni in avanti per quanto riguarda il rapporto con il digitale, tuttavia, ancora molte aziende non sfruttano tutte le potenzialità che questo offre”.
In questo scenario, qual è il ruolo delle agenzie?
“Siamo divulgatori e partner strategici nel mondo del digitale, sono in corso cambiamenti epocali e molto veloci, e le imprese vanno accompagnate attraverso queste innovazioni. Le aziende devono essere consapevoli di tutti i vantaggi nonché delle risorse disponibili che solo un adeguato utilizzo delle tecnologie può offrire”.
Perché, secondo te, è importante valorizzare bene anche le risorse del digital marketing?
“È facile ipotizzare che anche nel 2022 le campagne che consentono il geotarget offriranno performance molto più alte in questo determinato momento storico. Siamo all’alba di un cambiamento epocale, si pensi che lo stesso Google ha dichiarato che dal 2023 il proprio browser Chrome non supporterà più i cookie di terze parti, già esclusi nelle impostazioni di default di Safari e Mozilla. Per forza di cose, dunque, il digital marketing si troverà di fronte a una svolta importante per la quale bisogna tenersi pronti. Un mondo in evoluzione a cui puntare non solo per dare risposte globali, ma anche per intercettare target sempre più precisi e locali, rispondendo alle singole esigenze di business”.
Qual è il polso della situazione per quanto riguarda le aziende data driven e quelle invece meno evolute?
“Il mondo Big data e analytics rappresenta uno dei pilastri che sostengono l’Industria 4.0, tuttavia, nonostante una diffusa voglia di sperimentazione, poche aziende italiane oggi possono essere considerate veramente data driven, cioè capaci di portare l’intera organizzazione a una piena valorizzazione dei dati a disposizione. Bisognerà, continuare a favorire il processo di digitalizzazione delle imprese, poiché nonostante una ripresa che coinvolge tutti i settori merceologici, non si può ancora considerare colmato quel gap tra aziende già a buon punto nella valorizzazione dei dati e quelle all’inizio del percorso”.
E dal punto di vista delle nuove tecnologie quali sono le principali tendenze?
“Not fungible token, Blockchain, Metaverso, sono alcuni dei principali trend del momento, che rivelano un impatto non solo mediatico, ma davvero concreto sull’economia reale. In questa direzione, siamo un osservatorio privilegiato per raccontare cosa ci riservano queste realtà e quali opportunità offrono sia alle imprese, sia ai singoli”.
Quindi cosa serve, per cavalcare l’onda?
“Attitudine al cambiamento, apertura alle nuove tecnologie, capacità di competere sui mercati, sono questi gli elementi essenziali per puntare al futuro”.