In attesa della elezione del nuovo Presidente della Repubblica, l’Italia è diventata un unico grande comune digitale: martedì 18 gennaio l’ultimo comune mancante ha aderito ad Anpr, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione residente.
Dal
portale omonimo è ora possibile per tutti ottenere autocertificazioni e certificazioni per sé e per i familiari: certificati di nascita, matrimonio, cittadinanza, esistenza in vita, residenza, allo Stato civile e di famiglia…
Ho provato a usare il servizio. Funziona!
Rimedi? Il PNRR per quanto riguarda le risorse, ma la questione della formazione rimane fondamentale. Per questo, è pronto “Syllabus per la formazione digitale”. Dal 1° febbraio le amministrazioni cominceranno a segnalare i dipendenti che potranno accedere all’autovalutazione delle proprie competenze digitali sulla piattaforma
https://www.competenzedigitali.gov.it/. In base agli esiti la piattaforma proporrà ai dipendenti moduli formativi per colmare i gap di conoscenza e per migliorare le competenze.
Syllabus è parte del piano “Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese”. Un investimento di 2 miliardi in cinque anni, che si aggiungerà al rinnovamento di competenze legato allo sblocco del turnover e alle decine di migliaia di nuove assunzioni necessarie all’attuazione del PNRR.
Di questo piano è parte anche “PA 110 e lode”: i dipendenti pubblici possono iscriversi a condizioni agevolate a corsi di laurea, master e corsi di specializzazione di interesse per le attività delle amministrazioni pubbliche. Da fine gennaio tutte le informazioni sull’offerta formativa riservata ai dipendenti pubblici dagli altri atenei saranno consultabili, e continuamente aggiornate, al link
http://www.funzionepubblica.gov.it/formazione.
Morale: la pubblica amministrazione digitale si muove. È un movimento che non fa notizia nei media mainstream ma è fondamentale, proprio perché pone le fondamenta per affrontare la contemporaneità al meglio…e questa è più che mai tecnologia solida(le).