L’open innovation è al centro della strategia di innovazione di Acea, dentro e fuori l’azienda. Questa settimana, da giovedì 18 a sabato 20, è in programma l’hackathon Innovate the way we work, organizzato con Codemotion e Citrix. “L’obiettivo la creazione di una scrivania digitale dove i dipendenti possano trovare tutte le microapplicazioni ed efficientare il loro modo di lavorare”, spiega in questa video intervista Silvia Celani, Head of Innovation di Acea.
Acea, multiutility che fattura circa 3,4 miliardi con oltre 6mila dipendenti, nei prossimi tre anni investirà 600 milioni di euro su progetti innovativi. Lo scouting viene fatto grazie a un complesso sistema che tiene conto dei contributi interni all’azienda (inbound open innovation) ed esterni (outbound open innovation). Sul primo fronte dell’open innovation di Acea “lo strumento principe è l’Innovation Garage“, ricorda Silvia Celani.”Nell’ultima edizione del nostro programma di corporate entrepreneurship sono state raccolte 200 idee e nel febbraio 2022 sarà selezionata quella vincitrice”. Nell’edizione precedente è stato selezionato il progetto di un team di dipendenti per creare Waidy, un’app in grado di monitorare, tutelare e monitorare la risorsa idrica.
Sul fronte esterno, spiega Silvia Celani, è importante il network creato da Acea, un ecosistema di università, centri di ricerca, startup e programmi di accelerazione che alimentano il funnel per l’innovazione del gruppo. “Ad esempio”, ricorda la Celani, “Acea partecipa a Zero di CDP”. Zero è un acceleratore per startup cleantech, creato da Cassa Depositi e Prestiti con diversi partner, tra cui appunto ACEA.
Poi ci sono le collaborazione con importanti eventi che raccolgono il mondo della tecnologia e dell’innovazione, come Maker Faire, in cui quest’anno Acea ha portato le ultime applicazioni di realtà aumentata, IoT e intelligenza artificiale, e SMAU, in cui Acea ha vinto un premio per il suo progetto di lean procurement, un nuovo processo di acquisto dedicato a startup e PMI innovative che permette di superare gli abituali ostacoli che si creano nelle relazioni fra corporate e imprese innovative.
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