Per una startup o una PMI la ricerca di finanziamenti è un passaggio tanto necessario quanto complicato e non sono poche le realtà innovative a caccia di finanziamenti a fondo perduto. Le nuove imprese innovative hanno un costo di avviamento notevole e per mettere a punto lo sviluppo del business hanno bisogno di risorse economiche anche considerevoli; complicato perché si scontrano con una difficoltà enorme nel reperire fonti di finanziamento nel ginepraio che governa la finanza a disposizione sul mercato.
Orientarsi tra i bandi europei, nazionali, regionali, tra fondi a gestione diretta o indiretta, tra finanza agevolata, contributi a fondo perduto, contributi in conto interessi, finanziamenti a tasso agevolato è un’impresa alquanto complicata. Un caos che inizia già dalla ricerca. Non è per nulla facile cercare i bandi ai quali partecipare ed ancor meno facile è capirne i termini e le procedure di accesso. Se da un lato è vero che ormai c’è tanta finanza messa a disposizione per le imprese dall’altro è davvero complesso intercettarla.
E allora proviamo a fare un po’ di ordine. Cerchiamo di comprenderne l’architettura in modo da distinguere i finanziamenti per startup a fondo perduto da quelli agevolati, e capire come le società possano accedere a entrambi.
Finanziamenti alle startup: la differenza tra finanza classica e agevolata
La prima macro differenza da fare è tra finanza classica e finanza agevolata. La prima è fatta da strumenti di finanziamento tradizionali, ovvero quelli generalmente offerti dagli istituti di credito, prestiti, mutui o finanziamenti a tassi più o meno convenienti ma sempre dietro la prestazione di una garanzia patrimoniale. La seconda invece è fatta da tutti quegli strumenti finanziari e fiscali messi a disposizione dal legislatore – nazionale o europeo – per favorire nuovi progetti di sviluppo e di investimento delle imprese.
Fanno parte di quest’ultima categoria i finanziamenti a fondo perduto, i finanziamenti agevolati, i finanziamenti in conto interessi oppure i cosiddetti bonus o le agevolazioni fiscali (cioè crediti d’imposta e agevolazioni per deduzioni e detrazioni di imposta).
Finanziamenti a fondo perduto e agevolati: cosa sono e come le startup possono ottenerli
Finanziamenti per startup a fondo perduto
I finanziamenti per startup a fondo perduto permettono di ottenere il contributo senza dover restituire nulla. Le agevolazioni interamente a fondo perduto non sono però così frequenti.
Finanziamenti agevolati
I finanziamenti agevolati sono bandi che presentano una percentuale di copertura di spese a fondo perduto che va dal 40% all’80%. I finanziamenti agevolati restano quindi la tipologia di incentivo più usata e permettono di ottenete un contributo o un finanziamento che prevede il pagamento di un interesse che solitamente è dello 0,5%, o comunque molto inferiore a quello di mercato.
Esiste anche l’incentivo erogato in conto interessi, ovvero un contributo che copre solamente gli interessi che un’azienda paga su un mutuo o su un prestito. E’ questa una misura interessante per le aziende che hanno acceso un finanziamento o un prestito che produce un interesse elevato. Infine esistono agevolazioni che vengono concesse o sotto forma di bonus o sotto forma di credito di imposta.
Come ottenere i finanziamenti a fondo perduto o agevolato
La distribuzione di questi finanziamenti avviene attraverso una programmazione di bandi cosiddetti a gestione diretta o a gestione indiretta, i primi cioè gestiti direttamente dalla Commissione Europea, mentre i secondi organizzati nei singoli Piani Operativi Nazionali (PON) e Piani Operativi Regionali (POR) dei Stati membri o delle Regioni.
Chi può richiedere i contributi a fondo perduto per le startup?
In linea generale tutte le startup innovative sono in possesso dei requisiti per chiedere i contributi a fondo perduto, ma ogni bando è diverso. Pertanto è necessario verificare di volta in volta i requisiti richiesti dal singolo bando.
I bandi per finanziamenti per start up a fondo perduto e agevolato: qualche esempio
Tra i bandi con contributi a fondo perduto o a tasso agevolato per l’anno 2021 appena trascorso che hanno riscosso più successo e che hanno visto la partecipazione di numerosissime startup e pmi sono stati i seguenti:
– Bando Microcredito, ovvero un finanziamento a tasso agevolato fino a € 25.000,00 a sostegno dello startup, PMI, persone fisiche ed associazioni – onlus o Consorzi per la copertura di spese di consulenza, servizi, attrezzature e macchinari. E’ un bando sempre aperto.
– Bando Resto al Sud, ovvero un contributo a fondo perduto fino al 35% e finanziamento a tasso agevolato fino al 65% per la costituzione di nuove imprese da parte di giovani imprenditori del Mezzogiorno. E’ un bando sempre aperto.
– Bando Nuove Imprese a tasso zero, ovvero un finanziamento a tasso agevolato fino al 75% per la creazione di imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile. E’ un bando con una dotazione finanziaria di € 236.526.75 ed è aperto fino ad esaurimento fondi.
– Bando Smart&Start, ovvero un finanziamento a tasso agevolato fino all’80% a sostegno delle startup e delle PMI innovative dedicato a servizi nei settori No Profit, Industria, Commercio e Artigianato. Finanzia spese per consulenze, servizi, innovazione, ricerca e sviluppo, avvio attività di startup, attrezzature e macchinari. E’ un bando con dotazione di € 200.000.000 ed è aperto fino ad esaurimento fondi.
– Fondo Italia Venture Invitalia, con l’obiettivo di agevolare l’accesso al credito di PMI e start up innovative ed interviene a sostegno dei progetti di sviluppo d’impresa a medio-lungo termine investe nel capitale di rischio di piccole e medie imprese contestualmente ad investitori privati indipendenti, con cui ne condivide l’intento. Con il 70% delle risorse pubbliche, vengono finanziate operazioni di investimento. Il restante 30% è finanziato da risorse private. Si rivolge a PMI che operano nell’innovazione di processi, bene e servizi, in settori con prospettive di crescita ottimali.
— Fondo a sostegno dell’imprenditoria femminile (detto per brevità Fondo Impresa Femminile). Ultimo nato del Ministero dello sviluppo economico, ha l’obiettivo di sostenere la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Istituito con l’Articolo 1 della Legge n. 178 del 30 dicembre 2020 (Legge di bilancio per il 2021), il Decreto interministeriale 30 settembre 2022 ne ha disciplinato le modalità di azione. Gli interventi del Fondo impresa femminile prevedono incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili; incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili; azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile. Possono beneficiare delle agevolazioni dedicate a questa linea di azione le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Ma oltre questi, ovvero solo quelli di cui si è sentito o si sente più parlare (che sono una esigua rappresentanza), ce ne sono tantissimi altri. Molti bandi, a fondo perduto o agevolato, settoriali, ovvero dedicati a settori specifici (ad esempio la pesca, l’agricoltura, la montagna, il vino ecc…) altri erogati sotto forma di bonus (ad esempio bonus per il settore turismo, bonus per il comparto del teatro e spettacolo ecc…) ed altri ancora sotto forma di credito di imposta.
Finanziamenti per startup a fondo perduto e agevolati: come cercare i bandi
La vera difficoltà per le startup sta proprio nella ricerca di queste opportunità. È veramente complicato districarsi in questo mare magnum ed andare a cercare il bando giusto anche perché non esiste un canale o uno strumento unico dal quale attingere notizia dei bandi ed informazioni circa la procedura di partecipazione, e non esiste neppure una procedura di partecipazione unificata.
Ogni bando possiede specifiche caratteristiche. Quindi che fare? Dove trovarli? Il consiglio pertanto è quello prima di tutto quello di comprendere l’architettura della finanza agevolata, così come sopra descritta, per sapersi meglio orientare ed evitare inutili dispendi di tempo e di energie, e poi andare direttamente alla fonte, consultando quindi i portali della Commissione Europea, per i bandi a gestione diretta (come il Programma Horizon 21-27 oppure il Programma Life), ed i portali dei nostri Ministeri (ad es. il Mise, Ministero dello Sviluppo Economico che alla pagina Incentivi ne riporta moltissimi) e delle singole Regioni per i bandi a gestione indiretta.
(Articolo aggiornato al 23/05/2022)