IL PERSONAGGIO

Federico Marchetti esce da Yoox ma resta un mito per l’innovazione italiana

Il founder di Yoox, diventata Ynap, sarà presidente del settore Fashion nel progetto green lanciato dal principe Carlo d’Inghilterra. Ecco (almeno) cinque motivi per cui Federico Marchetti è un modello per l’innovazione e le startup italiane

Pubblicato il 20 Lug 2021

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Finisce la storia d’amore fra Federico Marchetti e Yoox, la sua creatura diventata Ynap dopo la fusione con Net-a-porter ed entrata nella galassia svizzera  Richemont. Era scritto che sarebbe finita quest’anno. Era inevitabile. E così il presidente ha accettato volentieri la proposta arrivata dal principe Carlo d’Inghilterra: occuparsi del settore Fashion nel progetto Sustainable Markets Initiative.

A 52 anni Federico Marchetti ha il tempo e l’energia per fare un’altra Yoox ma, qualunque cosa faccia e comunque vadano le cose, resterà l’imprenditore che ha creato il primo e (finora) vero unicorno italiano, il ragazzo romagnolo che è riuscito a entrare e a scardinare il mondo chiuso e autoreferenziale della moda, il visionario che ha saputo dimostrare in tempi non sospetti che il digitale è una leva fondamentale di sviluppo internazionale.

“Sono emozionato perché lascio l’azienda che ho creato, che amo e dove ho osato fare l’impossibile”

Ha scritto su Instagram Marchetti: “Sono eccitato per l’inizio di un nuovo capitolo ma sono anche emozionato perché lascio l’azienda che ho creato, che amo e dove ho osato fare l’impossibile: trasformare una startup in un unicorno e poi in un gruppo globale”. E l’ha fatto nell’anno disgraziato per l’innovazione italiana: il 2000. Sì, perché quello è il momento in cui si genera il ritardo che ci portiamo dietro. Dopo l’ubriacatura della New Economy, scoppia la bolla Internet a Wall Street. E molti, troppi dalle nostre parti, si convincono che il web è stato solo un’occasione di speculazione finanziaria, che non c’è business, che non vale la pena investire. E si comportano come un bambino che, attirato dal fuoco del camino, tocca il parascintille, si scotta eda quel momento ha paura di avvicinarsi a qualsiasi fiamma, anche quando servirebbe per scaldarsi.

“Quando ero un ragazzo vendevo i fumetti di Topolino sulla spiaggia di Ravenna e sognavo di creare una mia impresa e la sognavo grande”

Federico Marchetti non si è scottato e non ha avuto paura. Ricordo quando, ancora agli inizi, raccontava dispiaciuto ma per niente abbattuto, le lunghe attese che gli toccava fare per poter incontrare gli stilisti italiani, semidei di un mondo attento alle tendenze ma molto meno al futuro. Lui non ha mai mollato, nel suo capannone di Casalecchio faceva scattare le foto agli abiti portando nell’ecommerce una qualità che allora nessuno cercava e aveva. Fino al giorno in cui gli stilisti che gli avevano fatto fare anticamera, cominciarono a cercarlo per aiutarli a fare export digitale in Cina e in altri mercati ricchi del mondo. Aveva visto giusto Federico e aveva visto bene.

Federico Marchetti su Instagram (foto di Stefano Guindani)

“Quando ero un ragazzo vendevo i fumetti di Topolino ai miei amici sulla spiaggia di Ravenna e sognavo già di creare una mia impresa e la sognavo grande”, scrive Marchetti sempre su Instagram. “Mi piace pensare che abbiamo ancora 21 anni. Yoox è nata 21 mesi dopo Google, ma prima di Facebook e Instagram e molto prima dell’iPhone”. E in 21 anni Yoox, oggi Ynap, è la destinazione numero uno al mondo per il lusso, con quasi 5 milioni di clienti e con una crescita dei ricavi dell’86% nell’ultimo trimestre.

“La nuova Coco Chanel è già nata e sarà una programmatrice”

Federico Marchetti esce da Yoox e si ritrova naturalmente sulla nuova frontiera dell’innovazione: la sostenibilità. Sarà il presidente del settore Fashion del progetto Sustainable Markets Initiative, un’iniziativa green voluta dal principe Carlo, che l’ha lanciata in occasione dell’ultimo World Economic Forum di Davos, per guidare la transizione verde coinvolgendo aziende e imprenditori. Yoox collaborava già al progetto, visto che anche su questo tema Marchetti è stato un precursore.

“Alla sostenibilità ho iniziato a pensare nel 2008. Lo feci lanciando nel 2009 un progetto che si chiamava Yooxygen, che tutt’ora sopravvive e vive, anzi, cresce in Yoox. Era una spinta personale, sentivo di dover fare qualcosa per l’ambiente”, ha raccontato in un’intervista a Harper’s Bazzar. “Allora non era un tema di rilievo, mi ricordo che quando facemmo l’evento, gli stessi giornalisti erano un po’ spiazzati perché non sapevano esattamente cosa scrivere, adesso potrebbero scriverci pagine su pagine. Da allora gli step che abbiamo percorso verso la sostenibilità sono molti”. Dalla moda sostenibile fino al camerino digitale che riduce i resi e al packaging delle spedizioni completamente riciclabile.

Ma non si può diventare sostenibili, restando gli stessi.  “La prossima Coco Chanel sarà una sviluppatrice” è uno degli slogan preferito da Marchetti.  Che cosa vuol dire? “Solo la tecnologia potrà salvare il mondo”, sostiene. Perché può aiutare a cambiare i modelli di business, i materiali, le organizzazioni. Ecco quindi l’incontro inevitabile fra tecnologia e sostenibilità.

Diceva da presidente di Yoox della collaborazione con la Sustainable Markets Initiative: “Questa collaborazione creativa riassume un po’ tutto il mio percorso perché mette insieme artigianalità, i dati di Yoox Net-A-Porter a supporto dei giovani per sviluppare la collezione, l’educazione, che è sempre stata per me cruciale, e mette insieme due paesi, Italia e Inghilterra, che sono i due luoghi in cui Yoox Net-A-Porter principalmente opera”. Non sorprende quindi, adesso che è finita la sua missione in Ynap, ritrovare Marchetti al fianco del principe Carlo.

5 motivi per cui Federico Marchetti è un mito dell’innovazione

A questo punto appare chiaro perché Federico Marchetti resta un mito per l’innovazione e le startup italiane, che dovrebbero studiare il suo caso. Ecco in sintesi almeno 5 motivi

  1. Federico Marchetti ha un sogno: creare la sua impresa e soprattutto pensarla già grande.
  2. Federico Marchetti a poco più di 30 anni avvia la sua impresa in una congiuntura finanziaria difficile e in un mercato diffidente. Non dimentichiamo che la moda vedeva l’ecommerce come un canale inadatto al prestigio dei brand. Ma lui non ha mai desistito.
  3. Federico Marchetti ha portato l’innovazione cominciando dalle piccole cose e dimostrando che andare online non significa rinunciare alla qualità. Fino alla nascita di Yoox le immagini dei capi di moda sul web erano, diciamo così, poco attraenti. La sua prima piccola rivoluzione fu produrre scatti fotografici dedicati alla vendita online.
  4. Federico Marchetti ha puntato e ha insistito su un settore trainante del Made in Italy, la moda.
  5. L’idea di fare un’impresa grande associata a un comparto di visibilità internazionale gli ha permesso di scalare verso l’Europa prima e di diventare una compagnia globale dopo.

Come spesso capita, quando scali e diventi globale non puoi non finire nella pancia delle balene. Che raramente sono italiane. Buon lavoro a Federico Marchetti.

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Giovanni Iozzia
Giovanni Iozzia

Ho studiato sociologia ma da sempre faccio il giornalista e seguo la tecnologia . Sono stato direttore di Capital, vicedirettore di Chi e condirettore di PanoramaEconomy.

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