Sono sempre più numerosi i progetti che ricorrono alle campagne di crowdfunding come metodo di finanziamento delle proprie attività. Non solo nel mondo delle startup o delle PMI ma anche in ambiti creativi, come nel caso di artisti e artigiani. Pensare che il motivo sia legato esclusivamente alla necessità di ottenere un micro-finanziamento dal basso e non ricorrere a procedure bancarie o bandi statali è molto riduttivo.
Una campagna di crowdfunding è, infatti, anche un’ottima strategia di marketing che permette di validare il proprio prodotto, diffondere il proprio brand e acquisire non solo investitori (con relativa esperienza) ma anche futura clientela.
In quest’articolo andremo quindi a vedere quali sono le diverse tipologie di crowdfunding e analizzeremo le caratteristiche ideali per scegliere una piattaforma, in particolare considerando quattro aspetti chiave: Settore; Expertise & Training; Community di Investitori; Comunicazione & Marketing.
Settore
Il primo aspetto da valutare nella scelta di una piattaforma di crowdfunding è proprio il settore o meglio la nicchia di mercato in cui è specializzata. Questo vuol dire che chi segue quella specifica piattaforma si aspetta di vedere il lancio di certi tipi di campagne, per loro rilevanti. Analogamente il team che andrà ad assistere il lancio del progetto è specializzato proprio in quel settore e in grado di conoscere al meglio gli aspetti tecnici e di obiettivi che occorre tenere presente.
Possiamo distinguere tra 7 categorie di crowdfunding.
Reward Crowdfunding
Chi investe in un progetto o un’idea si aspetta di ricevere qualcosa in cambio che può essere il prodotto stesso, una menzione, un ringraziamento o un premio di tipologia diversa ma che si abbina bene all’oggetto della campagna. Ad esempio, in Italia abbiamo Produzioni dal Basso (https://www.produzionidalbasso.com)che ospita diversi tipi di progetti tra il sociale e l’artistico.
Equity Based
Uno dei modelli più usati per finanziare progetti imprenditoriali, anche con più round, l’Equity Crowdfunding permette di ottenere una quota del capitale sociale di un’azienda (diventandone socio) in cambio di un finanziamento. La piattaforma su cui opera la campagna in Italia, deve essere regolamentata dalla Consob.
Sono molte le piattaforme valide attive in Italia. Tra queste Two Hundred Crowd (https://www.twohundred.it)che permette di investire in startup e PMI italiane a partire da 500 euro.
Lending Based
Con il lending si può ricorrere ai prestiti personali o aziendali in maniera alternativa alle banche. Anche qui, molte piattaforme valide sul mercato con diverse caratteristiche come Credimi (https://www.credimi.com), eccellenza italiana per prestiti aziendali, o Soisy (https://www.soisy.it) che permette di acquistare a rate dagli ecommerce tramite prestiti tra privati.
Donation Based
Anche per profit o progetti a scopo sociale, esistono delle piattaforme adatte. Tra le italiane c’è Eppela ) rivolta a privati, associazioni e no profit.
Ibride
Vi sono delle piattaforme che permettono di scegliere tra tipologie diverse di crowdfunding. Tra queste, ad esempio, Tip Ventures (https://www.tip-ventures.com) permette di lanciare sia campagne Reward based che Equity based.
Real estate
Oltre al modello di crowdfunding, si possono anche catalogare le piattaforme in base al settore. Uno di quelli più in forte crescita ultimamente è il Real Estate, connesso al Proptech. In particolare sulle piattaforme di Real Estate Crowdfunding è possibile finanziare dei progetti immobiliari con un ritorno economico.
Tra quelle italiane, in connessione anche ai temi di sostenibilità c’è Re-Lender (https://www.relender.eu) che permette di investire in progetti di riconversione industriale, ecologica, immobiliare e tecnologica.
Social Impact Investing
Con il Crowdfunding è possibile investire in progetti ad alto impatto sociale avendo anche dei ritorni economici. Questa tipologia, connessa all’impact investing, vede al suo interno diverse suddivisioni.
Una delle piattaforme internazionali più importanti in quest’ambito è Lita ) che permette investimenti etici a partire da 100 euro. Tra le italiane spicca invece Ener2Crowd (https://www.ener2crowd.com/it/home) che permette di investire nella green economy con attenzione al mondo energetico.
Expertise & Training
Quando scegliamo una piattaforma di finanza alternativa, scegliamo di affidarci ad un team di esperti che deve guidarci nelle varie fasi della campagna. Il lancio della raccolta fondi è solo la punta dell’iceberg di un lavoro minuzioso che andrà fatto a stretto contatto con il campaign manager e altre figure coinvolte.
La piattaforma, infatti, selezionerà il nostro progetto ritenendolo calzante e verificherà alcune caratteristiche come la costituzione legale, il settore pertinente e il team operativo. Successivamente si lavorerà per capire cosa vogliamo ottenere dalla campagna, come possiamo farlo e quali sono le chance di successo. Lavorando per success fee, ovviamente, ogni piattaforma è desiderosa di portare ogni progetto all’obiettivo raggiunto.
Ecco perché metterà a disposizione tutta la sua esperienza su storytelling, preparazione documenti, startup pitch ed eventualmente supporterà nel lavoro su possibili investitori del network del proponente, già raggiungibili pre-lancio.
Uno dei criteri di scelta della piattaforma è quindi la preparazione e il supporto che è in grado di fornire, senza dimenticare la possibilità del supporto legale, fondamentale per gli aspetti burocratici.
Community di investitori
In una campagna di finanziamento la parte principale è ovviamente quella degli investitori. Si tratta di quei soggetti che decidono di finanziare il progetto/startup perché credono sia una buona causa a cui affidare i propri risparmi, vuoi perché tocca un ideale che hanno a cuore (nel caso di donation) o perché vogliono un certo prodotto o pensano che possa essere un buon investimento da aspettarsi un certo ritorno economico.
Sempre più piattaforme puntano sul discorso della community di investitori lavorando per crearla, consolidarla a tenerla ingaggiata. Si tratta di avere finanziatori fedeli che sono abituati ad investire e si legano sempre più alla piattaforma di cui si fidano.
Ecco perché scegliere per settore permette anche di acquisire più chance di investimento tra una cerchia di persone accomunate da un interesse specifico e che sono abituate ad investire in una certa tipologia di progetti, mostrando anche una certa propensione a cogliere le potenzialità.
Lavoro della piattaforma è anche quello di tenere informati gli investitori informati sullo sviluppo del progetto e sulla direzione da prendere.
Marketing & Comunicazione
Come anticipato, una campagna di crowdfunding è anche utile per marketing e posizionamento. In particolare, offre la possibilità di comunicare verso l’esterno il proprio sviluppo, la direzione che si vuole prendere e come si pensa di crescere. Questo diventa fondamentale soprattutto nel caso delle campagne di Equity Crowdfunding, dove l’azienda può raccontare il suo stato di maturità proprio grazie ai Round di investimento.
Oltre a raccontare il prodotto che si vuole portare o si sta consolidando sul mercato, al fine di fare anche da cassa di risonanza verso una possibile clientela.
Ecco perché uno dei criteri di scelta di una piattaforma di crowdfunding può essere la sua capacità di gestire il marketing delle proprie campagne, supportando le startup passo passo e aiutarle a lavorare sul proprio storytelling per raccontarsi al meglio. E in caso di successo saprà fornire gli strumenti per diffondere la notizia al meglio.