Nel sentire comune i termini Società Benefit e B Corp vengono spesso usati come sinonimo, ma forse non tutti sanno che, per quanto possano essere in buona parte sovrapponibili, in realtà indicano due cose distinte. Anche noi nell’articolo sul tema abbiamo iniziato adottando questo approccio, per poi calarci insieme al lettore nella definizione puntuale delle due espressioni arrivando a illustrare perché e in che modo una B Corp è diversa da una Società Benefit.
Parte della confusione deriva effettivamente dal fatto che in inglese queste ultime sono chiamate “Benefit Corporation”. La prima distinzione da fare però è semplice: “Società Benefit” è un tipo di forma giuridica legalmente riconosciuta che un’azienda può assumere, mentre “B Corp” è una certificazione ufficiale rilasciata da B Lab attraverso la misurazione di alcune performance. Come si può intuire, si può quindi essere una SB pur non avendo la certificazione oppure si può essere riconosciuti da B Lab senza dover assumere la forma giuridica della Società Benefit (almeno inizialmente, più avanti lo spieghiamo in dettaglio).
Evidentemente l’adesione ad una, all’altra o a entrambe le posizioni dipende da una scelta volontaria da parte dell’impresa, tuttavia al di là degli aspetti semantici delle etichette ci sono differenze concrete tra SB e B Corp oltre che implicazioni da tenere ben presenti.
Che cos’è una B Corporation
Il termine B Corp identifica le imprese che decidono di misurare le loro performance in termini di impatto ambientale, sociale ed economico attraverso la B Impact Assessment (BIA). Questo strumento è messo a punto da un ente terzo, B Lab, un’organizzazione non profit dedita proprio alla definizione, manutenzione e sponsorizzazione della BIA e dei relativi benefici. Chi riesce ad ottenere un punteggio finale maggiore o uguale a 80 (su 200) in questo severo test, può chiedere la certificazione.
È bene sapere che il processo di misurazione non prevede costi, mentre la certificazione varia da 500€ a 50.000€ in base al fatturato annuale dell’azienda. In tutti i casi l’esito del test è pubblico, anche se viene mostra solamente una sintesi dei risultati nelle aree di impatto valutate e il punteggio complessivo ottenuto. Negli USA la certificazione B Corp ha valenza di legge, mentre in Italia no. Tuttavia nel nostro Paese le aziende che la ottengono devono obbligatoriamente trasformarsi in Società Benefit entro 2-3 anni, pena il decadimento dello status raggiunto.
Se raggiungere il riconoscimento di B Corp comporta degli obblighi, la BIA rimane uno strumento del tutto libero e gratuito, per questo spesso viene utilizzato dalle imprese che vogliono valutare il passaggio alla forma SB. In base al punteggio ottenuto si può valutare con maggiore consapevolezza se diventare una B Corp a tutti gli effetti o rimanere più semplicemente una Società Benefit. È fuori di dubbio però che, dato il rigore della misurazione, superare la fatidica quota 80 e poter accedere alla certificazione sia un riconoscimento esclusivo che permette alla società di entrare in una ristretta cerchia di eccellenza nell’ambito della responsabilità sociale.
Un percorso tipico di trasformazione può quindi prevedere tre passaggi: verifica del proprio impatto attraverso la BIA, certificazione del proprio marchio come B Corp e infine trasformazione in SB (operazione possibile per tutte le società di cui al libro V titoli V-VI del Codice Civile). Un processo del tutto analogo può essere percorso anche dalle startup, comprese le Startup Innovative.
Dopo essere diventati B Corp certificate, il processo di valutazione deve poi essere ripetuto e approvato da B Lab ogni due anni per il rinnovo. Le SB invece non solo non hanno nessun vincolo successivo, ma svolgono la misurazione come semplice autovalutazione. Gli obblighi a livello di trasparenza e responsabilità sono comuni a entrambe e prevedono la pubblicazione a cadenza regolare di un rapporto che renda conto dell’impatto complessivo oltre al legame tra decisioni degli amministratori ed effetti su azionisti e stakeholder.
Sul piano burocratico, infine, l’Italia è uno dei pochissimi Paesi al mondo che riconosce legalmente le Società Benefit, nel resto del mondo quindi questa distinzione non esiste e un’impresa interessata può accedere semplicemente alla certificazione di B Lab. Questa si rivolge a qualsiasi impresa privata for profit (sono quindi escluse le organizzazioni non profit) a prescindere dalla forma societaria: di persone, di capitali, cooperative, consorzi e imprese sociali.
Alla fine del 2019 si contavano più di 3.000 società certificate distribuite tra 150 settori e 71 Paesi. Tra tutti spicca il dato della Svezia con 3.400 B Corp, negli USA dove tutto è nato nel 2006 ce ne sono quasi 1.300, mentre in Italia hanno ricevuto la certificazione più di 110 imprese.
B Corp nell’alimentare: Danone
La divisione italiana della nota e popolare azienda specializzata in alimenti legati alla lavorazione del latte e i suoi derivati, Danone, ha ottenuto la certificazione a luglio 2020, forte della sua visione racchiusa nello slogan “One Planet. One Health” che ben riassume il senso di quanto la salute delle persone sia legata a quella del pianeta.
B Corp nell’industria e nel design: Alessi
Alessi è uno dei marchi storici del design italiano. Attivo dal 1921, ha realizzato migliaia di oggetti diversissimi tra loro, alcuni dei quali sono diventati dei veri e propri pezzi da museo soprattutto tra gli utensili per la cucina, per la tavola e per la casa in generale. La sua capacità di innovare combinando design, materiali e usabilità la rendono un esempio ideale di business che crea valore per la comunità bilanciando aspetti economico-produttivi con quelli creativi e di cura delle persone.
B Corp nelle assicurazioni: Assimoco
La prima compagnia assicurativa al mondo a ricevere la certificazione B Corp è stata la nostrana Assimoco. Fondata nel 1978 come Movimento Cooperativo, la società è attiva in tutti i rami tranne quello vita e ha sede a Segrate dove trovano posto nella sede centrale circa 400 impiegati. La sua attenzione per gli aspetti di responsabilità sociale risalta anche nei risultati ottenuti nella classifica Best Workplace.
Altre Benefit Corporation
È giusto chiudere questa brevissima rassegna facendo notare che accanto ad aziende medio-grandi coesistono anche piccole realtà che hanno deciso di aderire agli ideali delle B Corp. Tra queste vale la pena citare la storica pasticceria Filippi di Zane in provincia di Vicenza e la Farmacia degli Arsenali di Amalfi in provincia di Salerno.