Il gruppo Engie Eps – la filiale tecnologica della multiutility francese Engie – creerà un’impresa comune con Stellantis, il nuovo colosso dell’auto nato dalla fusione tra Fiat-Chrysler (Fca) e Psa, per offrire una “gamma completa di prodotti” con l’obiettivo di semplificare “l’accesso alla mobilità elettrica”. L’annuncio è stato dato il 26 gennaio 2021, in conformità con il protocollo di accordo annunciato a inizio novembre. L’impresa comune svilupperà, tra l’altro, infrastrutture per ricariche residenziali, commerciali e pubbliche, così come abbonamenti per le ricariche elettriche. La realizzazione dell’operazione, che necessita del via libera dell’Antitrust, dovrebbe arrivare nei prossimi mesi.
È uno degli esempi più recenti di multiutility (società multiservizi) che entra nel campo della smart mobility, la mobilità innovativa e sostenibile. Fino a pochi anni fa era impensabile che una società che si occupa di erogazione di servizi pubblici, come la gestione del servizio idrico integrato o la distribuzione del gas o dell’elettricità, avesse a che fare con il mondo della mobilità e dell’automotive. Oggi, con l’auto elettrica e la sharing mobility, i confini tra i diversi settori si fanno più labili e in alcuni casi scompaiono. I veicoli elettrici, in particolare, hanno svolto una funzione di “cavalli di Troia” attraverso i quali le multiutility hanno potuto inserirsi in un nuovo settore produttivo. Così hanno aperto filiali e business line incentrate su servizi alla mobilità, oppure stanno portando avanti iniziative in proprio. Le parole chiave di questa evoluzione sono open innovation, co-creazione e partnership. Vediamone alcuni esempi.
Iren e la startup della sharing mobility
Pochi mesi fa la multiutily Iren ha guidato un aumento di capitale da 400mila euro a favore di Ride, startup che ha sviluppato un servizio di mobilità ibrida condivisa, attivo a Parma, e una batteria portatile ricaricabile. Al round hanno partecipato anche LVenture Group, T-Group e alcuni business angel di Italian Angels for Growth (IAG). Un’operazione di Corporate Venture Capital importante per l’ecosistema italiano dell’innovazione, che vede una delle principali multiutility italiane investire in una realtà innovativa impegnata a trasformare la mobilità urbana in un’ottica di sostenibilità. RiDE, startup lanciata da LVenture Group attraverso il suo acceleratore LUISS EnLabs, ha sviluppato una soluzione di sharing mobility per tutte le città, dai grandi centri ai piccoli comuni, a partire dal bike sharing. In ogni comune in cui il servizio è attivato vengono individuate la combinazione migliore per il posizionamento di bici elettrico-assistite e “stazioni virtuali”, aree del territorio comunale utilizzabili come parcheggi, visualizzabili con l’app RiDE | Hybrid Mobility.
L’operazione di corporate venture capital rientra nel programma Iren Up che prevede investimenti per 20 milioni di euro in realtà innovative. In questo contesto rientra Iren Startup Award, la competizione lanciata da Iren, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, rivolta alle giovani imprese per la selezione dei migliori progetti di innovazione nei settori dell’energia, dell’ambiente, del ciclo idrico e della mobilità.
Acea e l’-emobility: colonnine di ricarica a Roma
La multiutility Acea darà il via all’installazione di oltre 100 colonnine di ricarica per veicoli elettrici su tutto il territorio della città di Roma. Il progetto, che rientra nell’ambito del Piano Mobilità Elettrica di Roma Capitale ed è stato approvato a dicembre 2020 dalla Conferenza dei Servizi, è parte del piano di sviluppo nel settore della mobilità elettrica che l’azienda intende portare avanti nei prossimi anni. Nel Piano industriale 2020-2024, il Gruppo ha infatti previsto l’installazione di 2.200 colonnine elettriche, delle quali oltre 2.000 a Roma, per un investimento complessivo di 29 milioni di Euro.
Le prime 100 colonnine che verranno installate a Roma nei prossimi mesi erogheranno energia prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili e utilizzeranno due diverse tecnologie, una a corrente alternata, “Quick”, per una ricarica standard, l’altra a corrente continua, “Fast”, per una ricarica più veloce ed efficiente.
L’implementazione delle colonnine sarà realizzata da Acea Innovation, la società del Gruppo che si occupa della gestione delle infrastrutture di ricarica (Charge Point Operator) e che ha recentemente acquisito “Electric Drive Italia”, società specializzata nel campo della progettazione e realizzazione di piattaforme gestionali ICT per l’erogazione di servizi per la mobilità elettrica.
La mobilità elettrica è un settore di interesse per Acea anche al di fuori del territorio romano. Umbria Energy, società del Gruppo che opera in Umbria, si è aggiudicata come mandataria di un raggruppamento di imprese, la gara indetta dal Comune di Terni che prevede l’installazione sul territorio comunale di 46 colonnine di ricarica.
A2A e il progetto Parking per Milano
Il progetto Parking di A2A Smart City, in collaborazione con A2A Energy Solutions per il comune di Milano, ha integrato le soluzioni di E-Mobility proposte al Comune di Milano con una soluzione operativa per la gestione della sosta veicoli nelle aree di ricarica delle vetture elettriche. A2A ha installato e configurato i sensori di Parking per il progetto di un’isola di ricarica del Comune di Milano, configurati e installati i sensori, e i dati rilevati sono stati resi disponibili sul portale E-Moving.
Si tratta di una soluzione integrata tra colonnine di ricarica e stalli di parcheggio, che fornisce in tempo reale informazioni sull’occupazione o meno di uno stallo di parcheggio da parte di un veicolo in stato di “ricarica”, favorendo la sosta solo ai veicoli abilitati. In questo modo gli automezzi potranno recarsi al posto “libero” più vicino solo quando questi risultano effettivamente in fase di ricarica, permettendo altrimenti un pronto intervento alle autorità municipali per multare i trasgressori.
Intervenendo alla quinta edizione della Mobility Conference Exhibition (MCE 4X4) 2020, Marco Turchini, Amministratore delegato A2A Smartcity. ha detto la sua sulle future prospettive di una mobilità sempre più intelligente e sostenibile. “Sempre più le persone vogliono muoversi, e diventa vincente la mobilità seamless” ha spiegato Marchetti. “La mobilità non è più soltanto quella dei mezzi tradizionali, ma sempre di più cresce nelle città una componente di micromobilità, con l’utilizzo di mezzi sia propri che in sharing per l’ultimo miglio. Sicuramente – ha proseguito – c’è un trend rilevante di cambiamento nell’utilizzo dei mezzi di mobilità da parte delle persone, che si collega con quello che la città mette a disposizione in termini di servizi, dalla bicicletta in poi”. Turchini ha poi evidenziato come lo sviluppo dell’auto elettrica sia rallentato dal persistere di un gap infrastrutturale. “Basta pensare che una colonnina di Fast Recharge per auto elettriche costa 50-60mila euro, un investimento sicuramente non banale” ha osservato il manager, che ha chiesto modifiche normative per aumentare la dotazione di infrastrutture di ricarica nelle città.
Enel X: quando una multiutility vende bus elettrici alla Colombia
La multiutility Enel ha creato Enel X per attivare una business line dedicata ai servizi energetici avanzati. La società fornisce prodotti e servizi innovativi al servizio della trasformazione energetica a livello domestico, cittadino e industriale, in un’ottica di sviluppo sostenibile. E, ovviamente, non trascura le strategie di open innovation: a giugno 2020 Enel X ha siglato un accordo con la startup E-GAP, grazie al quale i clienti JuicePass possono accedere direttamente dalla app alle offerte E-GAP per chiedere la ricarica on-demand del proprio veicolo elettrico.
Notizia recente: a gennaio 2021 Enel X si è aggiudicata un contratto con Transmilenio, sistema di trasporto rapido su autobus di Bogotá, per la fornitura di 401 autobus completamente elettrici e due nuovissimi elettro-terminal per la ricarica degli stessi a favore del Sistema integrato di trasporto pubblico (SITP, acronimo della denominazione spagnola Sistema Integrado de Transporte Público) della capitale colombiana. Bogotà è la seconda megalopoli latinoamericana – dopo Santiago del Cile – a beneficiare di un’iniziativa di trasporto pubblico sostenibile a emissioni zero promossa da Enel X. Questa aggiudicazione porta a quasi 1.400 il numero di e-bus gestiti da Enel X nel mondo.
Il Gruppo Hera per la mobilità sostenibile
Hera è impegnata nello sviluppo e nella promozione della mobilità sostenibile e, in particolare, della mobilità elettrica, che riduce l’inquinamento acustico e atmosferico.
Per questo, nel 2018 il Gruppo ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Regione Emilia-Romagna per estendere la rete di ricarica pubblica dei veicoli elettrici. Il Gruppo ha inoltre avviato accordi con numerosi enti locali del territorio in cui opera, con l’obiettivo di installare nei prossimi anni circa 300 colonnine.
Per offrire agli utenti della mobilità elettrica soluzioni domestiche, il Gruppo Hera ha creato anche un’offerta pensata per chi vuole avere a casa, o in azienda, un dispositivo per ricaricare la propria e-car.
Eni: da multiutility a servizio di car sharing
Eni si è lanciata da tempo nel car sharing con il brand di Eni Smart Consumer S.p.A. (società del gruppo Eni), che ha avviato il suo servizio a Milano dal 2013 sulla scia di Car2Go con il brand Enjoy. A febbraio 2020 il servizio di vehicle sharing a rilascio libero realizzato da Eni e Waze, l’app di navigazione gratuita con più di 130 milioni di utenti al mondo, hanno annunciato la loro partnership per contribuire a migliorare il mondo della mobilità. Le due app si integrano dando la possibilità all’utente Enjoy di accedere alle mappe realizzate da Waze in modo semplice e veloce. (L.M.)