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Banca Generali entra nella startup Conio e nel business delle criptovalute

Banca Generali guida un aumento di capitale di 14 milioni di dollari per la startup fondata da Christian Miccoli e Vincenzo di Nicola. Offrirà suoi clienti i servizi di digital wallet sviluppati da Conio per custodire e gestire bitcoin e in prospettiva altre criptovalute

Pubblicato il 15 Dic 2020

Criptovalute

Banche tradizionali e criptovalute sempre più vicine. Banca Generali stringe una partnership strategica e commerciale con Conio, la startup fondata dall’ex banchiere Christian Miccoli (ING, CheBanca!) e l’imprenditorie visionario Vincezo di Nicola che nel 2013 è riuscito a vendere la sua startup (GoPago) ad Amazon.

Banca Generale entra in Conio, che raccoglie 14milioni di dollari

Banca Generali entra nel capitale di Conio guidando un aumento di capitale di 14milioni di dollari. Ma non è dato sapere quanto abbia investito e per quale quota della startup, nonostante la società sia quotata in Borsa dal 2006. Non si tratta però solo di un’operazione finanziaria: l’accordo prevede l’integrazione dei servizi di Conio nell’offerta digitale della banca.

Conio ha creato un digital wallet per custodire e gestire le criptovalute, anche se al momento è focalizzato sul bitcoin.Tra i wallet provider vanta una tecnologia e brevetti esclusivi volti a garantire la sicurezza di custodia e la riduzione di rischio controparte. Questi includono un sistema di custodia di valute digitali multi-firma (su 3 chiavi di sicurezza), che potrà essere esteso a qualsiasi moneta digitale in futuro. Dopo Banca Sella nel 2020 la startup ha già stretto una partnership con Nexi.

Co-innovazione, Conio in partnership con Nexi per le valute digitali

Criptovalute, 280 miliardi di scambi giornalieri

Il settore delle criptovalute ha raggiunto una dimensione importante con un trend in continua crescita. A fine novembre, la capitalizzazione complessiva delle valute “crypto” ha raggiunto 580 miliardi di dollari , di cui Bitcoin costituisce circa due terzi del complessivo. Gli scambi giornalieri a livello mondiale sono pari a 280 miliardi di dollari con circa 60 milioni di utenti che negoziano cripto-valute con “wallet”.

In Svizzera le prime banche basate sulla blockchain

L’amministratore Delegato e Direttore generale di Banca Generali Gian Maria Mossa spiega bene il contesto in cui è maturata l’operazione: “Sappiamo che il futuro assetto dei mercati finanziari potrà sicuramente essere influenzato dalla tecnologia blockchain che continua a farsi largo, in primis tra le cripto-valute, così come in molti altri ambiti. Alcune banche centrali hanno già avviato studi e progetti per l’introduzione di monete digitali da affiancare ai sistemi tradizionali, player globali nei sistemi di pagamento stanno includendo questo nuovo mondo nei loro modelli di business e in Svizzera stiamo assistendo alla nascita delle prime banche su sistemi proprio di blockchain.

Banche e criptovalute, l’inizio di una nuova epoca

Per Christian Miccoli, co-CEO di Conio, è come prendersi una rivincita nei confronti di un sistema bancario che fino a poco tempo guardava alla blockchain prima con scetticismo, poi con paura e diffidenza. E la soddisfazione traspare dalle sue parole: “L’accordo siglato con Banca Generali rappresenta un’importante passo in avanti verso una nuova epoca per l’intero sistema finanziario. Dopo la fase di sviluppo e assestamento industriale degli ultimi 10 anni, le criptovalute stanno dando
il via ad una nuova tangibile fase, facendo il loro ingresso nell’offerta delle istituzioni finanziarie. Con questa operazione Banca Generali colloca l’Italia in una posizione di leadership in Europa”. Ovviamente grazie a Conio.

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