Il Gruppo Reda acquisisce il 100% di Lanieri, la sartoria su web fondata nel 2103. Così un’azienda centenaria entra stabilmente nel mondo digitale, concludendo un percorso cominciata nel 2016: la società biellese è stata infatti socio di minoranza e partner industriale della startup fondata da Simone Maggi e Riccardo Schiavotto.
Una perfetta operazione di open innovation, la exit di Lanieri, in uno dei più antichi comparti manifatturieri d’Italia. Un’operazione industriale e non finanziaria, come dovrebbe essercene di più per accelerare la trasformazione digitale del Made in Italy.
Lanieri, ecco come è cresciuto l’ecommerce Made in Italy che unisce tradizione e innovazione
Lanieri, la sartoria diventa digitale
Lanieri ha portato online ciò che appariva impossibile: gli abiti su misura. E l’ha fatto partendo da un’esigenza dei founder che, trovandosi all’estero, non riuscivano a comprare un vestito forma secondo i canoni dello stile italiano a un prezzo ragionevole. Il risultato: l’innovazione nelle modalità d’acquisto del su misura italiano attraverso tecnologia e algoritmi sviluppati in house, che permettono di personalizzare un capo su misura grazie all’inserimento delle misure anatomiche prese seguendo un semplicissimo videotutorial. Ma Lanieri non si è fermato all’online ma sviluppato un progetto di omnicanalità con l’apertura di “punti di incontro” a Milano, Roma, Torino, Bologna, Parigi e Bruxelles che completano e aiutano i clienti nell’esperienza d’acquisto. Lanieri è di fatto diventata un compagnia globale: l’export fa quasi la metà del fatturato (il 48%) e almeno un prodotto viene spedito in 67 Paesi.
Perché il Gruppo Reda acquisisce Lanieri
Con l’acquisizione di Lanieri il Gruppo Reda diventa il primo lanificio storico, è stato fondato nel 1865, a puntare con convinzione sul digitale. Portare in casa la scaleup significa avere accesso alla tecnologia, alle competenze del team digital di Lanieri e all’esperienza acquisiti nell’offerta omnichannel.
Non è un caso se l’acquisizione di Lanieri arrivi in questo momento. Dopo qualche anno in cui la scaleup è stata solo un partner esterno, seppur con un legame societario, adesso il Gruppo tessile ha deciso di avviare un progetto ben più ampio: la rivoluzione digitale del settore tessile.“Siamo fermamente convinti che la digitalizzazione del settore tessile rappresenti un processo imprescindibile e uno strumento strategico indispensabile per affrontare le sfide future, che sempre più richiederanno di porre un’attenzione particolare alle esigenze del consumatore. Il nostro obiettivo è quello di rispondere a queste esigenze in maniera ancora più puntuale, personalizzata e soprattutto sostenibile”, spiega Luca Martines, CEO della divisione Consumer del Gruppo Reda. Sarà lui il manager che guiderà il team che lavorerà allo sviluppo di una piattaforma di servizi hi-tech a disposizione dell’intero comparto della moda.
“Realizzare questa exit rappresenta un importante riconoscimento per il team al grande lavoro svolto nell’aver creato in questi sette anni un punto di riferimento tecnologico per l’abbigliamento su misura”, è il primo commento di Simone Maggi e Riccardo Schiavotto. “E ci da ancora più soddisfazione pensare che la nostra tecnologia potrà essere utilizzata per accelerare la digitalizzazione di un’intera filiera del made in Italy”.