LENDING CROWDFUNDING

Crowdfunding e blockchain: chi usa le tecnologie “dei blocchi” per la raccolta fondi online

Anche il crowdfunding immobiliare, la raccolta fondi per finanziare operazioni relative agli immobili, sta cominciando ad utilizzare la blockchain, l’insieme di tecnologie che consente massima sicurezza e trasparenza nella conservazione dei dati. Qui gli esempi delle piattaforme Trusters e Italy Crowd

Pubblicato il 10 Nov 2020

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Tra le sue molteplici applicazioni, la blockchain, ovvero l’insieme di tecnologie in cui il registro è strutturato come una catena di blocchi, può essere utilizzata anche per il crowdfunding, l’innovativa modalità di raccolta fondi online riservata a startup e imprese. In particolare per il crowdfunding immobiliare, quello che consente di raccogliere capitali per il finanziamento di immobili. In Italia ci sono almeno due realtà che lo fanno: Trusters e Italy Crowd. Entrambe collaborano con Swiss Crowd, società di diritto svizzero specializzata in blockchain e fintech, nonché software house che detiene licenze e tecnologia blockchain di proprietà. Ma vediamo meglio cos’è la blockchain e come può essere utilizzata nel crowdfunding immobiliare.

Che cos’è la blockchain

La si può definire un insieme di tecnologie in cui il registro è strutturato come una catena di blocchi contenenti le transazioni e il consenso è distribuito su tutti i nodi della rete. Tutti i nodi possono partecipare al processo di validazione delle transazioni da includere nel registro. La blockchain ha tantissime altre applicazioni proprio perché non va vista come una “soluzione tecnologica” bensì come un nuovo approccio, decentralizzato al concetto di trust, di fiducia. Con la blockchain le procedure di verifica e di autorizzazione non sono più in un “centro” ma decentralizzate presso tutti coloro che entrano nella “catena” con il ruolo di “blocchi” o nodi.

Chi usa la blockchain nel crowdfunding: Trusters e Italy Crowd

A sostenere di utilizzare questo insieme di tecnologie è, per esempio, Trusters, piattaforma italiana di lending crowdfunding immobiliare, che ha ottenuto di recente un aumento di capitale da 500mila euro. Il crowdfunding immobiliare è una modalità innovativa che permette a vari investitori di partecipare al finanziamento di un progetto immobiliare in ambito residenziale o commerciale, in cambio di una remunerazione del capitale, attraverso il crowdfunding.

In particolare, l’investimento sulla piattaforma Trusters avviene tramite prestiti di denaro ai promotori del progetto edilizio, che lo rimborsano a operazione conclusa riconoscendo ai prestatori una percentuale di guadagno sul capitale, secondo il tasso concordato. Immobili all’asta, cambi di destinazioni d’uso, frazionamenti con ristrutturazione e riqualificazioni sono le principali proposte del portale. La trasparenza – dicono i fondatori di Trusters – è assicurata proprio grazie alla tecnologia blockchain. In partnership con SwissCrowd, le operazioni presentate sulla piattaforma sono inserite in un registro decentrato e immodificabile. Gli utenti possono liberamente consultare i dati catastali, le condizioni di prestito, i dati del ricevente e quelli relativi al deal online, conservati in archivi inviolabili.

Un’altra realtà che promette di usare la blockchain per il crowdfunding immobiliare è Italy Crowd Srl. Quest’anno ha annunciato l’apertura di un portale di investimento diretto dedicato al lending in ambito immobiliare che utilizzerà la tecnologia blockchain. A tale scopo la società ha condotto una campagna di raccolta equity sul portale Opstart.

Italy-Crowd era stata fondata nel 2015 dall’imprenditore svizzero Augusto Vecchi come piattaforma di incontro tra domanda e offerta di capitali per finanziare progetti immobiliari: l’opportunità di investimento era concessa a un massimo di 20 investitori, i quali manifestavano il proprio interesse, ma poi chiudevano il deal davanti al notaio. Ai tempi, infatti, la prima versione del Regolamento Consob sull’equity crowdfuding non consentiva di fatto l’equity crowdfunding per il settore immobiliare.

Oggi Italy Crowd sta convertendo il suo modello di business a quello del lending crowdfunding immobiliare, per proporre quella che vuole essere la prima piattaforma nativa di blockchain immobiliare in Europa. Obiettivo: portare su un altro livello, in termini di sicurezza, le transazioni effettuate dagli investitori.

Il ruolo di Swiss Crowd

La trasformazione di Italy Crowd avviene a valle dell’ingresso nel 10% del suo capitale da parte di Swiss Crowd, società di diritto svizzero specializzata in blockchain e fintech, nonché software house che detiene licenze e tecnologia blockchain di proprietà. La stessa che collabora con Trusters.

Swiss Crowd ha recentemente contribuito a realizzare la prima operazione immobiliare blockchain in Italia che ha permesso la tracciabilità degli investimenti. L’operazione ha coinvolto Investire spa, Realhouse srl e Immobiliare Casati srl, che hanno concluso la prima operazione immobiliare tramite la blockchain (nello specifico: Ethereum). L’operazione aveva per oggetto due palazzine a Roma, che costituivano la garanzia di un credito deteriorato vantato da Unicredit. Si è trattato della prima di questo tipo in Italia.

Per realizzarla, Realhouse, startup fintech specializzata in investimenti immobiliari, ha creato bl’infrastruttura tecnologica basata sulla blockchain. In pratica il “passaporto digitale” dell’operazione, costituito dalla digitalizzazione e successiva registrazione della documentazione relativa all’operazione, dal credito deteriorato originato da Banca Unicredit, fino ai dettagli dell’immobile e del veicolo che conduce l’operazione (Immobiliare Casati Srl).

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