TECNOLOGIA SOLIDALE

DESI 2020, l’Italia perde una posizione. Tre spunti per risalire nella classifica dei Paesi più digitali

Nell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società della Commissione europea (DESI) 2020, l’Italia è 25esima su 28 Paesi. Siamo scarsi in digitalizzazione delle imprese, uso dei servizi pubblici digitali, formazione del capitale umano e all’ultimo posto per competenze digitali. 3 proposte per risalire la china

Pubblicato il 12 Giu 2020

desi 2020
Venticinquesimi su ventotto Paesi. L’indice DESI 2020 vede l’Italia perdere un posto in classifica rispetto allo scorso anno. Siamo scarsi sulla digitalizzazione delle imprese, l’uso dei servizi pubblici digitali e la formazione del capitale umano. Occupiamo l’ultimo posto come competenze digitali dei cittadini: quanto usiamo Internet e come.
Il DESI è l’indice di digitalizzazione dell’economia e della società pubblicato ogni anno dalla Commissione europea. Il DESI 2020 sarà oggetto di discussione degli “Stati generali” voluti dal premier Conte e in corso in questi giorni?
Mentre scrivo non sono in grado di dare risposta a questa domanda. Nel frattempo suggerisco da qui, in attesa di poterlo fare in Parlamento, tre spunti per provare un recupero:
1. A partire dal piano per la banda larga, è necessario portare a compimento tutti i “cantieri digitali” aperti in questi anni dai vari governi che si sono succeduti alla guida del Paese.
2. Per non lasciare indietro nessuno, è più che mai importante valorizzare l’accessibilità, che renderebbe molto più fruibili molti servizi pubblici della pubblica amministrazione.
3. Siamo al terzo posto in Europa per quanto riguarda il 5G. Un impegno chiaro e forte del governo per la prosecuzione delle sperimentazioni in atto e per la creazione di una rete 5G solida e sicura ci consentirebbe di recuperare molte posizioni in classifica.
Tutto questo significa mettere a punto le condizioni per una vita migliore per tutti. Il coronavirus ci ha fatti “precipitare” nell’era digitale. Conviene a tutti ed è un dovere per chi ha responsabilità, a ogni livello, metterci nelle condizioni di viverla al meglio.

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Antonio Palmieri
Antonio Palmieri

Antonio Palmieri, fondatore e presidente di Fondazione Pensiero Solido. Sposato, due figli, milanese, interista. Dal 1988 si occupa di comunicazione, comunicazione politica, formazione, innovazione digitale e sociale. Già deputato di Forza Italia

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