SHARING MOBILITY

Uber, in Arizona la star dell’innovazione nel ride-sharing torna al vecchio metodo del centralino

La piattaforma di sharing mobility tra le più famose al mondo ha creato la funzionalità in base al feedback dei clienti più anziani, che preferiscono effettuare prenotazioni tramite operatori live. Il test, partito dall’Arizona, potrebbe estendersi, ma per il momento solo negli Stati Uniti

Pubblicato il 24 Feb 2020

Uber centralino

Grazie al feedback dei clienti più anziani, Uber ha deciso di testare un numero gratuito attraverso cui le persone che non possiedono uno smartphone, o preferiscono non utilizzare l’app, possono fare una semplice telefonata e ricevere lo stesso servizio che fa l’applicazione.

Attraverso una semplice chiamata al numero ‘1-833-USE-UBER’, i clienti vengono messi in collegamento con un operatore che prenoterà la corsa al posto loro. Successivamente Uber provvederà ad inviare tutti i dettagli del viaggio: conducente, orario di arrivo previsto e ricevute tramite sms al cliente. Inizialmente il servizio è stato progettato per le persone anziane o con difficoltà nell’utilizzo degli smartphone, ma può essere utilizzato da chiunque.

Secondo il Pew Research Center, il 96% degli americani possiede un telefono mobile, l’81% dei quali smartphone, ma il resto ha semplici telefoni in grado di fare solo chiamate e sms. Questa iniziativa va dunque incontro ad un certo tipo di utenti, soprattutto in là con l’età.

“Il servizio è stato progettato pensando ai più anziani, anche se la nostra speranza è che chiunque preferisca all’app la comunicazione tradizionale ne possa trarre beneficio”, ha spiegato la società, come riporta il sito della Cnn.

Uber ha già utilizzato l’Arizona come banco di prova, in particolare per il suo progetto di auto a guida autonoma.

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