VENTURE CAPITAL

Cube3, nasce il family venture capital con 11 milioni di euro per le imprese innovative

Cube3 è uno sviluppo del family office dei Rancilio: un nuova società a cui partecipano altri investitori attraverso un aumento di capitale di 11 milioni. Si aggiungono ai 16 degli investimenti precedenti, da AirBnb a Deliveroo e SpaceX. Obiettivo: finanziare l’innovazione a livello internazionale

Pubblicato il 18 Feb 2020

Il team di Cube3

È nata una nuova realtà nel mondo degli investimenti in società innovative, Cube3, multi-family office della famiglia Rancilio che, insieme ad altri investitori, è in grado di mettere a disposizione 11 milioni di euro per imprese europee ed internazionali.

È un ulteriore passo nel lungo percorso imprenditoriale dei Rancilio, iniziato poco meno di un secolo fa con un’azienda di macchine per il caffè, e approdato oggi, con l’ultima generazione di questa famiglia milanese, nel venture capital.

Rancilio, Rancilio Cube, Cube3: dalla fabbrica al venture capital

È il 1927 quando Roberto Rancilio fonda le Officine Meccaniche RR a Parabiago (Milano), producendo la sua prima macchina per caffè, La Regina. L’azienda cresce fino a diventare la Rancilio, un’importante realtà a livello internazionale nella produzione di macchine professionali per il caffè espresso. Nel 2007 la società apre a un fondo di private equity, Alto Partners, che ottiene una quota di minoranza. Nel 2008 acquisisce Egro, compagnia svizzera di macchine per espresso totalmente automatiche. Nel 2013 la famiglia decide di mettere in vendita la società, acquisita nell’ottobre di quell’anno da Ali Group, colosso nel settore della ristorazione professionale. In seguito alla exit Luca e Silvia Rancilio, nipoti del fondatore, decidono di incanalare i propri sforzi e le proprie competenze negli investimenti su altre aziende, creando il family office e business incubator Rancilio Cube.

Tra i vari investimenti di Rancilio Cube, ce n’è uno che fa notizia: quello in Lyft, la rivale di Uber, che il 29 marzo 2019 si quota alla Borsa di Wall Street. Rancilio Cube, che aveva puntato un milione di dollari nel 2015 sulla società americana, ne esce con un investimento triplicato.

Che cosa è Cube3

Adesso, con Cube3, inizia un nuovo viaggio. Rancilio Cube, il family office della famiglia Rancilio, ha trasferito mediante scissione gli assets di investimento in venture capital internazionale collezionati in 5 anni di attività dando vita a un nuovo veicolo finanziario. “In altre parole – spiega Luca Rancilio a EconomyUp – abbiamo creato una sorta di figlia di Rancilio Cube che ha dentro il lavoro fatto in questi anni e altre famiglie che si uniscono a noi attraverso un aumento di capitale. I nostri investimenti equivalgono a 16 milioni di euro, la parte ‘liquida’ portata dalle altre famiglie a 11 milioni”.

Per la precisione, come si legge in un comunicato divulgato dalla società,  Cube3 ha successivamente deliberato un aumento di capitale di 11 milioni di euro interamente sottoscritto da un ristretto pool di family office per continuare e ampliare la strategia di investimento in fondi specializzati e imprese a differenti stage e in molteplici settori.

Complessivamente Cube3, può contare su un attivo di circa 27 milioni di euro (oltre 30 milioni di dollari) e si propone quale veicolo di investimento esclusivo per una strategia paziente, granulare e internazionale caratterizzata da sinergie consolidate e da un network globale in continua evoluzione.

Quali sono gli investimenti di Cube3: le aziende, i fondi

Cube3 può contare fin da subito su un panel di circa 80 investimenti, molti di questi “diretti” ma anche 17 “fondi” per un’esposizione del 18% in Italia, del 33% in Europa e del 49% in Usa e Israele. Investimenti diretti in portafoglio includono le americane SpaceX, Airbnb, 23andme, Flexport, Capsule, Coursera, Toast, Omaze, Naadam, N26, Taboola, Heart Flow, così come le italiane Casavo, Treedom, Freeda, Supermercato24, Soundreef e le europee SumUp, Tier, Lyst, Fraugster, Bnext, Prodigy Finance, TravelperkDeliveroo e molte altre. Investimenti in fondi sono Firstmark V, DST VII, Jackson Square Venture III, GSquared IV (US), Speedinvest F e 3, Target Global Mobility e Early Stage II, Oxford Science Innovation, Triodos Organic Growth (EU) e altri ancora del panorama internazionale.

Su quali realtà investirà il nuovo multi-family office

“Vogliamo coprire settori e aree geografiche diverse, l’importante è che al centro ci sia l’innovazione” prosegue Luca Rancilio. “Non ci interessa particolarmente che siano realtà italiane. Abbiamo investito molto in questi anni anche in realtà internazionali. Del resto, quando abbiamo venduto l’azienda, nel 2013, esportavamo circa il 90% della produzione fuori dall’Italia, eravamo più presenti, per dire, più in Corea che a Milano. È nel nostro Dna avere una visione non legata a un singolo Paese”.

Già Rancilio Cube ha mostrato di essere interessata all’innovazione in ambito internazionale quando ha partecipato al round F di Lyft nel 2016 (e, come scritto sopra, alla successiva exit dell’agosto 2019). Sempre nel 2016 ha investito nella piattaforma di food delivery “Deliveroo” e nella società italiana “Treedom”.

Quali sono i family office diventati soci

“Abbiamo voluto creare un network di famiglie che può contare su un network di relazioni e investimenti” dice Luca Rancilio. “Un modo per condividere scelte ed esperienze e, in futuro, per creare qualcosa di livello ancora superiore”.

In Cube3 sono entrate Ares (famiglia Cassina-Pezzoli), Luigi e Tiziano Doppietti, Nico Ventures (Marco Nicosia), Rancilio Farm (Roberto Rancilio), R301 (Alessandro Rivetti), Finn Holding (Claudio Tavazzani), Mlts (Emilio Tommasi), Vis Capital (Giovanni Tremonti) e CubOne srl.

Luca Rancilio, co-founder di Rancilio Cube con Silvia e Adele Rancilio, dichiarano: “Siamo particolarmente felici di poter condividere la nostra strategia di investimento con alcune selezionate famiglie. Vorremmo, con pazienza e curiosità, arrivare a nuove e più grandi operazioni sulla falsariga di quanto sperimentato in questi anni. Siamo molto grati a chi dà fiducia al nostro progetto indirizzato a cogliere opportunità uniche, superando confini geografici e culturali e diventando un punto di riferimento per il venture capital in Italia.

“Abbiamo deciso di unirci al viaggio della famiglia Rancilio e unire le forze per ampliare i nostri orizzonti e cogliere le migliori opportunità internazionali di investimento, strizzando l’occhio all’innovazione strategica”, ha dichiarato Giulia Pezzoli.

Per Alessandro Rivetti (R301) “l’investimento in Cube3 amplifica la collaborazione ormai biunivoca con la famiglia Rancilio e vuole porsi l’obiettivo di raggiungere le migliori partnerships internazionali di investimento”.

Il consiglio di amministrazione e investment committee è composto da Luca Rancilio, Alessandro Rivetti, Alessandro Piccioni, Giulia Pezzoli ed Emilio Tommasi. Marta Pradella e Massimo Ruffoni completano il team operativo. Advisors della società sono Gilad Engel (partner del fondo Target Global), John Denniston (ex partner del fondo americano Kleiner Perkins), Irene Mastelli (Phenix Capital), Matteo Sarzana (Deliveroo), Riccardo Pozzoli (Delirus Capital), Patrick Elmer (iGravity) e Matteo Novelli (Borletti Group).

Gilad Engel ha dichiarato: “sono felice di poter aiutare la famiglia Rancilio a creare una strategia internazionale di investimento in imprese innovative”.

Per Matteo Sarzana, “Cube3 permetterà al nostro paese di entrare in contatto, conoscere e approfondire le migliori storie di successo su scala mondiale. Un’opportunità unica di collegamento con il resto del mondo imprenditoriale”.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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