STARTUP INTELLIGENCE

Tre motivi per cui l’Innovation Manager in azienda ha bisogno di storytelling

Innovation manager e storytelling, un incontro necessario. Per convincere i vertici aziendali della bontà dei progetti innovativi. Creare e motivare il team necessario per metterli in pratica. E costruire una vera e propria storia dell’innovazione in azienda in cui tutti possano ritrovarsi.

Pubblicato il 13 Dic 2019

storytelling

Quali sono le competenze più importanti per un Innovation Manager? Quali quelle che lo aiutano ad affrontare le sfide di ogni giorno, dal coinvolgimento del vertice aziendale all’ingaggio delle persone all’interno della propria azienda? Possiamo senza dubbio affermare che una di queste competenze deve essere lo storytelling, tema di cui abbiamo parlato al Workshop Startup Intelligence dello scorso 14 novembre, con ospite Maurizio La Cava, Co-Founder & CEO di MLC Presentation Design Consulting e Associate Professor del Politecnico di Milano, a cui hanno partecipato oltre 80 Innovation Manager della nostra community, ingaggiati in un contest per storyteller.

Di storytelling sono state date numerose definizioni in letteratura, e sicuramente non bisogna farsi fuorviare dalla traduzione letterale in italiano: storytelling, infatti, non è semplicemente “raccontare storie”. D’altro canto non è neppure, disciplina a cui spesso viene associato, prossemica, ossia lo studio di gesti, comportamento, spazio e distanze all’interno di una comunicazione; e neanche, canale strettamente legato al business, presentazione in powerpoint o con altri strumenti digitali e non.

Lo storytelling è invece una tecnica di comunicazione che serve a trasferire e a condividere informazioni, attraverso un coinvolgimento anche emotivo, con l’obiettivo di stimolare un cambiamento nell’audience, facendola immedesimare nel racconto.

Per fare questo esistono alcune linee guida nel pianificare il proprio storytelling, che vanno ben oltre un corso di dizione o una presentazione ricca di slide ad effetto o, viceversa, piena di dati ed evidenze. Questi strumenti possono aiutare lo storytelling, ma ciò che è fondamentale è la progettazione di una comunicazione efficace: come insegnano le fiabe, una situazione iniziale di equilibro deve essere sconvolta da un imprevisto che crea conflitto nella storia, che poi si concluderà con una risoluzione. Ciò che cattura l’attenzione dell’audience non è la soluzione, che fa scaricare la tensione accumulata nel corso della narrazione, quanto piuttosto il conflitto che genera quella tensione. Più il conflitto è condiviso emotivamente con il pubblico, più quest’ultimo lo farà proprio e sarà pronto anch’esso ad affrontarlo.

In questo senso lo storytelling è fondamentale per l’Innovation Manager, che è un vero e proprio “change agent” all’interno dell’azienda. Per lui lo storytelling è fondamentale per affrontare almeno tre sfide quotidiane: da un lato deve convincere il vertice aziendale della bontà dei propri progetti innovativi, del modello operativo per l’innovazione che vuole implementare o semplicemente a farsi allocare un budget per l’innovazione; dall’altro lato non può fare innovazione in azienda da solo, ed ha quindi bisogno di ingaggiare la popolazione aziendale. Infine, l’Innovation Manager può utilizzare lo storytelling per creare una vera e propria “storia dell’innovazione” all’interno dell’azienda, nella quale ognuno possa (e debba!) riconoscersi.

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Eliana Bentivegna
Eliana Bentivegna

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