L’auto è stata, e resta ancora oggi, uno dei pilastri dell’economia italiana: lo capiamo adesso che si cominciano a sentire i primi scricchioli nella filiera, con le prime chiusure di stabilimenti dedicati alla produzione di componentistica per motori tradizionali ed il consolidamento a livello globale, come emerge dalla prospettata fusione FCA-Peugeot.
Le tecnologie digitali stanno ridisegnando l’idea stessa di auto e il nostro modo di muoverci, dentro e fuori le città: auto connessa, sharing mobility e, in prospettiva, i veicoli a guida autonoma sfidano i tradizionali perimetri di business dei player della mobilità e aprono scenari impensabili con grandi opportunità di innovazione. E’ dunque importante capire come sarà il futuro dell’auto e in genere dei servizi di mobilità.
Osservatorio Smart & Connected Car, gli obiettivi
“Il nostro obiettivo è proprio seguire i cambiamenti della catena del valore e quali ecosistemi si creano e si creeranno attorno al veicolo connesso”, dice Giovanni Miragliotta, docente del Politecnico di Milano e responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart & Connected Car. “Questo lavoro va fatto con una forte attenzione alle dinamiche internazionali, perché quello dell’auto è un mondo che necessariamente guarda oltre i confini delle singole nazioni, ma con una forte attenzione alle dinamiche nazionali, le quali sono necessariamente specifiche, e fortemente dipendenti dal contesto”.
Smart mobility e smart car: 11 startup italiane che innovano veicoli e mobilità
In occasione del lancio dell’Osservatorio, sono stati presentati i primi dati frutto dei primi mesi di lavoro. E i numeri dicono di una decisa crescita degli investimenti in startup che lavorano su soluzioni collegate ai veicoli intelligenti ma anche delle difficoltà che queste incontrano.
I finanziamenti alle startup Smart Car & Mobility
I nuovi servizi abilitati dai e nei veicoli connessi
Quando si dice “smart car” si intende tutto il mondo dei veicoli intelligenti e connessi, dalle auto quindi fino ai monopattini, spiega Miragliotta, che aggiunge: “La frontiera più affascinante e promettente è quella dei nuovi servizi che possono essere abilitati dai e nei veicoli connessi, dai più semplici di infomobilità a quelli più avanzati relativi alla sicurezza o all’intrattenimento a bordo”. “Quello che serve, per gli operatori del settore”, continua Miragliotta, “è capire come le nuove tecnologie, e le loro dinamiche, permettono già ora di reimmaginare la mobilità ed i servizi ad essa collegati, in attesa dell’auto a guida autonoma.”
“Artificial Intelligence, Internet of Things, 5G contribuiscono tutti ad accelerare la trasformazione dei veicoli e della mobilità, su questo non c’è alcun dubbio”, conclude Miragliotta. “Si tratta di capire temi, modi ed effetti di questa trasformazione, che è solo agli inizi. Ed è questo il lavoro che ci aspetta con l’Osservatorio Smart & Connected Car”.