MODELLI DI BUSINESS

Che cosa fa Meero, la startup francese che ha ricevuto un finanziamento da 230 milioni

Fondata tre anni fa a Parigi, Meero ha creato un marketplace per fare incontrare fotografi e aziende che hanno bisogno di immagini. Ma ha anche creato servizi basati sull’intelligenza artificiale per la community dei professionisti: ne riunisce 4omila in 100 Paesi. In programma l’apertura della piattaforma ai privati

Pubblicato il 20 Giu 2019

Meero

È certamente un record per la Francia, ma anche per l’Europa, il finanziamento di 230 milioni di dollari ricevuto da Meero, startup fondata appena tre anni fa. Una cifra che spinge in alto il French Tech, che ha raggiunto quasi 4 miliardi investimenti, accrescendo la distanza dall’Italia. Un’operazione che mostra anche le potenzialità di crescita per business che individuano una domanda di mercato, la affrontano a livello globale e usano con abilità le tecnologie per soddisfarla in maniera efficace ed efficiente.

Una startup per fare incontrare fotografi e business

Basata a Parigi, la startup ha creato un marketplace per fare incontrare fotografi e business. Un modello di crowdsourcing evoluto, che collega circa 40mila fotografi in più di 100 Paesi, specializzati in diverse aree: dall’immobiliare ai servizi per i matrimoni passando dall’ecommerce. Il sito apparentemente è molto semplice: da una parte i fotografi, dall’altra chi ha bisogno di immagini per il proprio business. Ma dietro l’ingrediente tecnologico è potente.

Meero, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale ha sviluppato una serie di strumenti per la community dei fotografi, per esempio un software per semplificare e velocizzare l’editing delle foto ma anche servizi di pre-produzione e di marketing. Insomma, è diventata la piattaforma “il migliore amico dei fotografi”.

I numeri di Meero

Vediamo qualche numero: Thomas Rebaud, uno dei fondatori e CEO, stima che il mercato della fotografia professionale vale circa 100 miliardi. Meero punta a prenderne una fetta del 5% entro i prossimi 5 anni: punta quindi a un fatturato di circa 5 billions per il 2025. Ha già 31mila clienti e alcuni sono anche prestigiosi come la casa d’asta Sotheby’s o l’agenzia immobiliare Barnes.

Questo ultimo round da 230 milioni, il più grande di serie C in Francia, è stato guidato da Eurazeo, Prime Ventures and Avenir Growth e ha visto la partecipazione dei precedenti investitori. (Global Founders Capital, Aglaé Ventures, Alven, White Star Capital and Idinvest) e  porta la raccolta di Meero a 300 milioni. Attualmente la startup ha 600 dipendenti e conti di raddoppiare entro la fine del 2019 per arrivare a quota 2000 l’anno prossimo. Anche perché ha in programma un passo decisivo nel percorso di crescita: aprire la piattaforma anche ai privati. Una scommessa importante in un mondo dove gli smartphone hanno reso tutti fotografi.

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Giovanni Iozzia
Giovanni Iozzia

Ho studiato sociologia ma da sempre faccio il giornalista e seguo la tecnologia . Sono stato direttore di Capital, vicedirettore di Chi e condirettore di PanoramaEconomy.

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