IL REPORT

E-commerce 2019: tutti i metodi e i tool per calcolare il valore di un’azienda

Nel report annuale della Casaleggio Associati sul commercio elettronico B2C, oltre ai dati sull’Italia sono indicati alcuni metodi per calcolare quanto vale una società e le piattaforme online che offrono questo servizio. Utile soprattutto quando un’impresa è in procinto di ricevere finanziamenti o essere acquisita

Pubblicato il 18 Apr 2019

Smart working e professionisti

L’e-commerce sta crescendo in Italia e ha molto spazio davanti a sé: anche  per questo motivo le società che si occupano di commercio elettronico possono avere la necessità di capire quanto valgono sul mercato. Ma come calcolare il valore di un’azienda e-commerce? Esistono vari metodi, come spiega il report annuale della Casaleggio Associati sul commercio elettronico B2C. Un report dal quale emergono alcuni dati generali sull’andamento del settore nel 2018: l’e-commerce italiano vale complessivamente 41,5 miliardi di euro, il 18% in più rispetto al 2017; la stragrande maggioranza di chi acquista online (85%) lo fa da smartphone; buona parte del fatturato dell’e-commerce (41,3%) deriva dal gioco online, seguito dal turismo; quasi tutti i compratori dicono di lasciarsi guidare negli acquisti dai social influencer. Sono dati importanti, ma altrettanto importante, per chi gestisce una società in questo campo, è capire il valore della propria attività, specialmente se si sta preparando ad essere acquisita, o deve fare un aumento di capitale, o sta per ricevere finanziamenti. Vediamo le modalità di questo tipo di calcolo. Ma prima analizziamo la panoramica generale dell’e-commerce nel nostro Paese.

Il report Casaleggio Associati sull’e-commerce 2018: shopping da smartphone e giochi online

L’e-commerce italiano nel 2018 vale 41,5 miliardi di euro, il 18% in più rispetto all’anno precedente. Emerge dal report annuale della Casaleggio Associati sul B2C secondo cui gli italiani che acquistano online sono 38 milioni, il 62% delle popolazione, e si prevede che entro il 2023 arriveranno a quota 41 milioni.

L’85% utilizza lo smartphone per fare acquisti e dal canale mobile transita oltre un terzo del fatturato totale. Quasi 9 su 10 (l’87%) sostiene che i social media influenzino gli acquisti e oltre la metà (il 53%) effettua pagamenti con wallet digitale.

Tra i settori in maggior espansione il tempo libero trainato dal gioco online, che detiene la quota maggiore del fatturato 2018 (41,3%), seguito dal turismo (28%) in salita del 9%. Positivo anche il settore della salute (+23%) grazie anche alla proliferazione delle farmacie online e quello della moda (+18%).

E-commerce: quando le aziende hanno bisogno di calcolare il proprio valore

Quattro aziende e-commerce italiane su dieci dichiarano di aver calcolato il valore dell’azienda, sostiene il report della Casaleggio. Le motivazioni principali sono: per un’acquisizione, per un aumento di capitale, per un finanziamento da venture capital, per un finanziamento da private equity. Tra le altre ragioni: quotazione in borsa, procedura aziendale, cessione di asset, analisi comparative, accesso a finanziamenti di fondi europei e valutazione da parte di enti di certificazione.

I METODI DI CALCOLO

I metodi di calcolo del valore di un’azienda e-commerce variano e non è stato ancora definito uno standard comune. Eccone alcuni.

Moltiplicare l’EBITDA

In base alle statistiche è utilizzato in prevalenza il metodo del moltiplicatore dell’EBITDA (40%), ovvero viene calcolato il margine operativo prima degli interessi, tasse e ammortamenti dell’ultimo anno, o degli ultimi tre anni, e viene moltiplicato per un moltiplicatore definito in funzione del settore di appartenenza e di altri parametri aziendali.

Sommare i valori di tutti gli asset

A seguire (22%) c’è la valorizzazione degli asset, ovvero la somma dei valori dei vari asset posseduti come il software della piattaforma e-commerce, il numero di contatti e clienti e il valore del brand.

Moltiplicare il fatturato

In terza posizione il metodo del moltiplicatore del fatturato (21%) che segue un procedimento simile al moltiplicatore dell’EBITDA. Infine l’attualizzazione dei flussi futuri (7%). Oltre a questi sono stati considerati la Valorizzazione degli intangibili e Fatturato, mercato, prodotto, crescita (da parte del restante 10%).

Equidam, la startup che calcola il valore dell’azienda online

Esistono numerose piattaforme online per calcolare il valore aziendale, ma spesso sono generiche e non focalizzate sul settore dell’e-commerce. Tra le più analitiche Equidam, una startup italo-olandese nata nel 2016 che registra un milione di dollari di revenue all’anno. Equidam fornisce una versione di calcolo online che tiene conto di parametri come numero di soci fondatori e dipendenti, settore, anno di fondazione, livello di maturità dell’attività, se l’azienda è a breakeven, fatturato anno passato e anno in corso, andamento di mercato.

Il valore della propria startup si calcola grazie a un sito

Tool, piattaforme e database

Un’altra piattaforma nota è la statunitense Exitadviser che tuttavia è più limitata nei parametri considerati. Tuttavia i tool online il più delle volte non forniscono alle aziende una valutazione sufficientemente veritiera o approfondita per valorizzare le aziende e-commerce. Il valore delle aziende e-commerce lo fa infatti chi compra le quote e in particolare i Venture Capital. Non tutti utilizzano gli stessi metodi di valutazione, ma dovendo scommettere sul valore futuro di aziende che non hanno ancora espresso il proprio potenziale in prevalenza utilizzano il paragone con altre exit e compravendite di quote per aziende simili. Questi dati possono essere letti su database pubblici come dealroom.co o siti di vendita di aziende di e-commerce come Shopify Exchange o Flippa, correggendo questo dato in funzione di alcune caratteristiche dell’azienda che creano quindi un moltiplicatore.

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