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Neil Young diventa imprenditore 2.0 e lancia l’anti-iPod

Pono Player, device per ascoltare musica ad alta qualità, è stato presentato sulla piattaforma Kickstarter e in poche ore ha raggiunto l’obiettivo di finanziamento. Costerà 399 dollari e sarà pronto entro ottobre. Il cantautore ne aveva parlato con Steve Jobs…

Pubblicato il 12 Mar 2014

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Neil Young “diventa” Steve Jobs. Il leggendario musicista, oggi 68enne, ha lanciato ieri il suo progetto per un player musicale di alta qualità, Pono Player, destinato a competere con l’iPod creato dal defunto co-fondatore della Apple. Ma proprio con Jobs, prima che morisse, il musicista aveva parlato del progetto.

Ieri al South By Southwest Festival di Austin, Texas, è partita ufficialmente la campagna Kickstarter (uno dei più noti sito di crowdfunding per progetti creativi) per finanziare il Pono Player. Costerà 399 dollari e conterrà 128 GB di memoria. In poco tempo l’obiettivo di finanziamento è stato raggiunto.

La presentazione dettagliata del progetto, denominato Pono Music, è accompagnata su Kickstarter da un video, in cui compaiono, tra gli altri, Arcade Fire, Beck, Bruce Springsteen, Patti Smith, Mike D. dei Beastie Boys, Jack White, My Morning Jacket, Dave Grohl, Elvis Costello ed altri. Del resto, è lo stesso Young a spiegarlo: Pono è in primis un “movimento guidato dagli artisti” per salvare il sound.

Insomma stavolta Neil Percival Young da Winnipeg, l’ex hippie autore di “Heart of Gold”, “Alabama” e molti altri successi, ha deciso di fare l’imprenditore 2.0.

Da sempre critico nei confronti della pessima qualità dei file musicali digitali, il rocker canadese ha creato una nuova compagnia, la PonoMusic, basandosi su un principio molto semplice: se per anni le canzoni in formato digitale si sono fondate sulla compressione di molte delle frequenze del suono analogico per limitarne il peso, l’enorme capacità di memoria dei sistemi portatili di oggi consente di effettuare il processo inverso, rendendo i file digitali in grado di riprodurre il suono come mai in precedenza.

Non a caso, nel suo discorso al Sxsw, Young se l’è presa con il formato mp3, colpevole “dell’abbrutimento della musica al punto da renderla quasi irriconoscibile. Volevo fare qualcosa per questa situazione. Sapevo che era possibile e volevo creare qualcosa che non fosse un formato, non avesse regole e rispettasse l’arte e gli artisti, che rendesse possibile farti percepire non solo quello che l’artista vuole farti sentire, ma anche quello che l’artista fa davvero”. Ed ecco Pono.

Lo stesso Young ha spiegato alcuni dettagli tecnici: “Può riprodurre tutti i formati audio dai 44.1 ai 192 kHz, non c’è nessun bisogno di abbassare la qualità a livello di un cd. […] Io mi sono convertito ai 192 kHz, ma so che si possono raggiungere anche i 348 kHz e credo che, a dispetto di quello che gli scienziati dicono, la differenza si senta”.

Il progetto ha raggiunto in poche ore l’obiettivo previsto di 800mila dollari di finanziamenti dai privati, arrivando anzi già a superare il milione. Oltre al lettore, che dovrebbe essere pronto entro ottobre di quest’anno, ci sarà la musica: i file saranno distribuiti via un servizio online strutturato sul modello di iTunes, ma non saranno nel formato Mp3. Neil Young ha deciso di utilizzare il già diffuso Flac, che permette di comprimere i dati senza perdere le informazioni sonore contenute nel file.

Il musicista canadese lavorava da tempo all’idea (che inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi PureMusic) e nel 2012 rivelò di averne parlato con Steve Jobs, in vista di una possibile collaborazione. Anche il fondatore di Apple non amava gli Mp3, pur avendo contribuito in maniera determinante alla loro diffusione con l’iPod e iTunes Store, e secondo Young a casa ascoltava dischi in vinile. Ma Jobs era già molto malato e aveva forse altre priorità, così il progetto fu accantonato.

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