Innovazione, 10 effetti della digital disruption sulle aziende (nel 2017)

Più ricerca di nuove soluzioni che crescita di mercato, il contagio delle startup, l’importanza dei coach, gli “imprenditori interni”. E non solo. Ecco le previsioni di Alex Goryachev, Senior Director Innovation Strategy & Programs di Cisco sui cambiamenti nella cultura delle grandi organizzazioni

Pubblicato il 02 Feb 2017

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 Alex Goryachev, Senior Director Innovation Strategy & Programs di Cisco

Le aziende rivedranno drasticamente la propria cultura imprenditoriale alla luce della disruption tecnologica, penseranno più a elaborare nuove soluzioni e meno alla crescita di mercato, riconosceranno che l’innovazione può venire da chiunque e le multinazionali dovranno in parte adottare l’atteggiamento delle startup, sempre però stando attente a bilanciare i diversi approcci all’imprenditorialità. I coach e i mentor diventeranno più importanti dei manager interni, le organizzazioni incoraggeranno la creazione di team innovativi cross-funzionali e stimoleranno i propri dipendenti a diventare in qualche modo imprenditori di se stessi, crescerà la co-innovazione (per esempio competitor che si alleano per un progetto comune) e, all’interno delle aziende, convergeranno innovazione interna ed esterna. Sono le previsioni per il 2017 di Alex Goryachev, Senior Director Innovation Strategy & Programs di Cisco.

In un intervento sul blog della multinazionale dell’informatica, il top manager spiega brevemente, in 10 punti, come l’innovazione si svilupperà all’interno delle aziende nel corso di questo anno, cosa e come cambierà e quali saranno le conseguenze.

1 – Abbracciare la disruption – Le aziende dovranno affrontare la disruption per sopravvivere all’era digitale, stravolgendo la loro stessa cultura aziendale e quella dei loro dipendenti. “Attivisti” interni all’azienda innescheranno la miccia della disruption. Questo significa che le companies torneranno sempre più alle loro radici di startup ricreando un ambito imprenditoriale caratterizzato da urgenza, flessibilità, agilità e creatività audace.

2 – Puntare sulle soluzioni – A causa della digitalizzazione di massa, alimentata dall’Internet of Things, si sta sviluppando la quarta rivoluzione industriale, caratterizzata da processi automatizzati e interconnessi. Questo causerà un fiorire di nuovi modelli di business, nuovi mercati e la fine di vecchi brand. In tale contesto le aziende non dovranno puntare tanto su lenti miglioramenti incrementali, ma sulla rapidità di reinventarsi e di creare soluzioni che siano in grado di cambiare le carte in tavola.

3 – Innovazione ovunque – Le aziende smart capiranno che l’innovazione può arrivare da qualsiasi parte. Lo prova l’esperienza di Cisco: l’innovazione arriva da persone con qualsiasi ruolo lavorativo, qualsiasi tipo di esperienza e qualsiasi provenienza geografica. Le company innovative faranno scouting a 360 gradi.

4 – Il “contagio” delle startup – Le caratteristiche delle startup saranno “trasfuse” nella forza lavoro delle multinazionali. Le grandi company di successo sono inevitabilmente più lente a reagire al cambiamento, le più emancipate cercheranno di cavalcare l’onda digitale come fanno le startup. Daranno potere ai dipendenti di creare propri gruppi intorno a un’idea, renderanno democratico il processo decisionale, incoraggeranno la sperimentazione e impareranno dalle lezioni apprese dai fallimenti.

5 – Bilanciare le diversità – C’è sempre stata una sorta di polarizzazione tra la disciplina delle grandi compagni e l’attitudine al rischio e alla velocità dei più piccoli. Le società tradizionali dovranno cercare di prendere il meglio da entrambi i mondi quando decideranno di approcciarsi ai mercati con l’atteggiamento di una startup.

6 – L’importanza dei Coach – Nella guida di team di innovazione mentor e formatori esperti saranno più importanti dei “vecchi” dirigenti. I manager tradizionali spesso rallentano il processo innovativo focalizzandosi sulla gerarchia, sul processo decisionale top-down, sulle rigide scadenze e sui risultati a breve termine. Invece i coach sono in grado di accelerare lo sviluppo focalizzandosi sulla collaborazione, mostrando la via da seguire e sgombrando la strada da ostacoli di carattere politico o tecnico.

7 – Team cross-funzionali – L’esperienza e la ricerca di Cisco mostra che squadre con al loro interno diversità, e quindi inclusive, sono il secondo principale fattore, dopo un’infrastruttura digitale, per cogliere al meglio il valore dell’Internet of Things. Non verrà fuori niente di profondo da ingegneri che lavorano con altri ingegneri. Per avere successo occorre dare vita a gruppi ai quali ogni membro possa contribuire con competenze, background, prospettive e approcci diversi.

8 – L’“imprenditore interno” – Un numero crescente di company adotterà i metodi delle startup per trasformare i propri dipendenti in imprenditori. Per esempio l’Innovate Everywhere Challenge di Cisco incoraggia tutti i dipendenti a tirar fuori il loro “imprenditore interno” dando loro modo di scoprire le proprie vere passioni, gli obiettivi e le motivazioni.

9 – Il nuovo trend: co-innovare – Le opportunità fornite dalla digitalizzazione e dall’Internet of Things sono troppo vaste e complesse per essere gestite da un’unica compagnia. Attorno alle principali piattaforme cresceranno in modo esponenziale ecosistemi partner di sviluppatori, startup, imprenditori, accademici, politici e altri soggetti. I fornitori di soluzioni, insieme con i clienti e gli ecosistemi partner, prenderanno parte ad azioni di co-innovazione in un ambiente più trasparente e collaborativo. Vedremo la crescita di centri di innovazione internazionali dove gli ecosistemi possono innovare insieme.

10 – Sinergia tra interno ed esterno – Le società che coltivano l’innovazione dentro e fuori le loro quattro mura cominceranno a realizzare programmi e strategie attingendo da entrambe le fonti. Verranno condivisi approcci e idee innovative che arrivano dai dipendenti, ma anche dai clienti o dai partner, in modo da creare sinergie intorno a obiettivi comuni.

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