Unire acquisti online e donazioni alle realtà non profit. Questo lo scopo di Helpfreely.org, la piattaforma digitale che da ottobre 2015 permette di fare donazioni a costo zero a quasi duemila associazioni (di cui 150 italiane), semplicemente facendo acquisti online sui portali e siti web consorziati con Helpfreely.
Fanno parte del circuito di Helpfreely protagonisti dell’e-commerce come Ebay, Zalando, Groupon, Booking, Feltrinelli, Expedia. A oggi sono quasi 5.000 i negozi online che hanno scelto di donare una percentuale del loro ricavato all’ente scelto dal cliente.
Per donare, l’acquirente deve registrarsi sulla piattaforma, scegliere l’associazione cui destinare la donazione, scaricare l’app; nel momento in cui completerà la transazione, una parte di quanto speso sarà in automatico donata (senza alcun costo aggiuntivo) direttamente dal negozio online.
Una idea intelligente, tanto che anche quest’anno Helpfreely è stata da poco (e per la seconda volta) premiata da Google come una delle 5 migliori estensioni tra le 50.000 presenti nel Chrome Web Store. Come ha scritto Gabriella Meroni su Vita.it, si tratta di “un risultato importante per questa app creata in Spagna, nell’isola di Gran Canaria, dal team internazionale della Help Freely Foundation, che ha già raccolto più di 120.000 euro in meno di 18 mesi… Questa comunità solidale riunisce oggi più di 28.000 utenti registrati in tutto il mondo, fra cui si distingue l’Italia per quantità e qualità dei donatori.”.
Anche la vicenda di Helpfreely ci conferma che sono davvero inesauribili i modi in cui la tecnologia diventa solidale. In questo caso, ciò avviene nella miglior modalità di rapporto: quella “win-win”, nella quale tutti danno e guadagnano qualcosa.
Bene così. E andiamo avanti…