STARTUP STORY

Comehome, l’Airbnb degli eventi in casa che piace a Sky e Mondadori

Michele Cesario ha lanciato una piattaforma social per realizzare feste e cene in casa. “Un Facebook al contrario che riporta la gente dall’online all’offline, nell’ambiente più informale per eccellenza” dice il founder. La sua impresa ha vinto i Digital Innovation Days e ha già cominciato a collaborare con grandi aziende

Pubblicato il 19 Nov 2018

COMEHOME

L’hanno definita l’Airbnb degli eventi in casa e il nome calza a pennello: perché la startup Comehome ha lanciato una piattaforma social che permette di organizzare e partecipare a eventi in casa di qualsiasi tipo, dalle cene alle feste, live music, esibizioni d’arte, games night, spettacoli teatrali, talk.

Un’idea che non è passata inosservata durante i Digital Innovation Days, l’evento sull’innovazione digitale che si è svolto a Milano lo scorso ottobre, conquistando il primo posto nella startup competition. “La startup con maggiori potenziale di scalabilità e che si sta muovendo bene sul mercato” si legge nella motivazione della vittoria. Non a caso a questa piattaforma si stanno rivolgendo aziende come Jack Daniel’s, Sky, Tuborg, Mondadori.

Come è nata Comehome: la storia della startup

Comehome è un Facebook al contrario: il social ideato da Mark Zuckerberg fa incontrare le persone sul web, noi vogliamo riportare l’incontro dall’online alla vita reale e nel luogo più informale per eccellenza, la casa”. Così descrive il suo progetto imprenditoriale Michele Cesario: classe 1989, origini calabresi, dopo il lice classico frequentato a Cosenza, Michele si trasferisce a Milano per studiare economia alla Bocconi. Dopo il primo anno di università, nel 2010 vola in Argentina per uno scambio universitario. Qui conosce Daniele Chierchia, colui che diventerà il cofounder di Comehome: classe 1986, di Frosinone, Daniele ha studiato ingegneria gestionale all’Università Tor Vergata di Roma. I due si incontrano per caso: “Quando sono arrivato in Argentina evitavo i ragazzi italiani per non parlare la mia lingua, preferivo entrare in contatto con la cultura locale. Ma Daniele sceglieva le stesse attività per studenti che sceglievo io” racconta Michele. E insieme in Argentina, i due ragazzi, conoscono la cultura della Previa: “Ogni sera, tra le 9 e le 10, la gente si ritrova in casa di amici per una grigliata e per prepararsi al post serata, cioè girovagare per i locali della città dalle 2 alle 3 di notte” racconta ancora il founder. “In Argentina la festa in casa è usanza nazional popolare: questa scoperta ci ha segnati nel modo di vivere la socialità e nel percepire la casa come un vero e proprio catalizzatore sociale” continua Cesario. Al punto che il giovane imprenditore fa subito sua quell’idea fondando una piccola agenzia di organizzazione di eventi che ha il concetto di casa al centro.

L’idea di Comehome, però, prende piede nel 2014 quando Daniele si trasferisce a Milano raggiungendo l’amico Michele. I due ripensano alle Previa e decidono di lanciare una piattaforma che metta al centro la casa e la socialità. La startup viene fondata a Milano nel 2016, grazie all’aiuto di due amici di Daniele, Federico Santaroni e Andrea Vitale, che contribuiscono a creare la piattaforma. “All’inizio era solo un test – spiega Michele – ci lavoravamo part time, partecipavamo personalmente agli eventi per avere un riscontro da parte dei partecipanti”. Poi, la startup decolla nel 2017 e continua a crescere nel 2018: dopo il primo autofinanziamento, Comehome viene incubata in i3P, incubatore del Politecnico di Torino, ed è in fase di raccolta preseed.

Come funziona Comehome

“La sensazione che si ha nel partecipare agli eventi Comehome è simile a quella che si prova quando si è in viaggio, zaino in spalla, più aperti verso il mondo e verso le persone. Questo è quello che gli utenti definiscono effetto Comehome” racconta il giovane imprenditore.

Partecipare è semplice: dall’app o dal sito comehome.fun è possibile visualizzare i vari eventi in programma nella propria città e ci si accredita a quello che si preferisce in base al format, al range d’età o a che cosa viene offerto.  “L’obiettivo di Comehome è mettere insieme sconosciuti destinati a diventare amici nel luogo più familiare che esista, in grado di abbattere qualsiasi barriera e distanza sociale” puntualizza il founder.

La piattaforma di Comehome è oggi attiva a Milano, Roma, Torino con una community di più di 30.000 persone e oltre 100 eventi al mese a cui prendere parte.

Il modello di business di Comehome

Per quanto riguarda il modello di business, “noi tratteniamo il 15% su tutte transazioni che avvengono sulla nostra piattaforma. Ad oggi sono stati transati oltre 200mila euro” spiega. Inoltre la startup lancia campagne di marketing con brand che hanno intenzione di posizionare i loro prodotti all’interno degli eventi Comehome.

“Vogliamo chiudere il ciclo iniziato da Facebook – continua Cesario – lanciando un social al contrario, che riporta tutti nella vita reale. L’obiettivo è crescere velocemente nel 2019 in tutta in Italia, per poi conquistare l’Europa e arrivare in America”.

Comehome e l’open innovation

Comehome è anche un innovativo canale di marketing per tutte le aziende interessate a posizionare il loro brand e far provare i propri prodotti associandoli a specifiche esperienze e raggiungendo i propri brand lovers e altri potenziali consumatori.

Aziende come Jack Daniel’s, Sky, Tuborg, Mondadori hanno già lavorato con Comehome. “È bastato un semplice passaparola degli utenti per avviare questo percorso di open innovation: Comehome viene percepito dall’azienda come un innovativo canale di marketing per portare il prodotto dall’online all’offline a contatto con il cliente in un’autentica esperienza di consumo. E questo dà la possibilità di fare ricerche di mercato e lanciare nuovi prodotti” conclude Cesario, che sogna già il successo per il suo Facebook made in Italy ma al contrario.

Leggi la nostra GUIDA sull’OPEN INNOVATION

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Concetta Desando
Concetta Desando

Due menzioni speciali al premio di giornalismo M.G. Cutuli, vincitrice del Premio Giuseppe Sciacca 2009, collaboro con testate nazionali.

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