Nella versione finale del disegno di legge di bilancio che arriva in Parlamento sono presenti gli incentivi per l’assunzione dell’Innovation Manager, al comma 21 dell’articolo 19 dell’articolato. In particolare si prevede lo strumento del voucher, per un valore massimo di 40 mila euro al 50% dei costi sostenuti nel 2019 e nel 2020 per avvalersi della consulenza di un Innovation Manager che possa agire nel pieno delle proprie competenze per “sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal “Piano Nazionale Impresa 4.0″ e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali” e norme adiacenti. Il voucher raddoppia nel caso in cui la richiesta arrivi da una Rete di Imprese.
Però gli Innovation Manager devono essere “in possesso di adeguati requisiti di qualificazione e iscritti in un apposito elenco”
Ho già ricevuto i primi feed-back dalla rete e sono anche di perplessità. Qualcuno chiede il perchè di un Albo, altri osservano il perchè di tale candidatura a sostegno e altri sono molto positivi. Il mio pensiero mentre scrivevo la mail di autocandidatura è andato alla mia parola preferita: “Consistenza” (la numero 6 delle Lezioni Americane di Italo Calvino). La mia esperienza professionale ha sempre avuto come linea questa parola proprio a supporto delle aziende nei loro percorsi di Cambiamenti, Evoluzione e Digitalizzazione.
Perchè sottrarsi proprio adesso? E vi prometto che se avrò una risposta e se dovessi mai raggiungere questo obiettivo, la mia attività sarà sicuramente condivisa con chi di voi vorrà essere consistente perchè da soli non si innova mai come sanno bene gli Innovation Manager.