Tecnologia solidale

MirrorAble: guardando si impara e ci si riabilita

La piattaforma creata da Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo aiuta la riabilitazione e il recupero dei bimbi colpiti da ictus perinatale sfruttando il funzionamento dei neuroni a specchio: il paziente da riabilitare vede un altro bambino che fa gli esercizi ed è portato ad imitarlo

Pubblicato il 07 Ott 2016

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Fight the Stroke continua a combattere con impeto e creatività. Lo fa con un nuovo progetto, che si chiama MirrorAble: una piattaforma che aiuta la riabilitazione e il recupero dei bimbi colpiti da ictus perinatale.

Dal 2014 Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo, per curare il loro piccolo Mario, hanno approfondito il modo con cui funzionano i neuroni a specchio, i neuroni che si attivano quando una persona vede un altro compiere una determinata azione e poi, ripetendo quello che ha visto fare, impara a fare quel movimento.

Da questo paziente e tenace lavoro dei D’Angelo è nata Mirrorable, piattaforma di videoriabilitazione da utilizzare a casa: è sufficiente avere una tv, una consolle Xbox con Kinect e una connessione internet con collegamento a Skype.

In pratica, il bambino che deve fare la seduta di riabilitazione vede un altro bambino che mostra gli esercizi sui quali si deve esercitare. Rispetto alla tradizionale fisioterapia, gli esercizi sono inseriti in una “trama” giocosa e divertente: un “gioco da bambini” che però ha risultati seri, importanti e utili per il successo della riabilitazione. Il bambino paziente gioca ripetendo i movimenti che ha visto nel filmato e così facendo recupera funzionalità.

La piattaforma MirrorAble offre inoltre altre opportunità:
1. Il bambino che deve esercitarsi può fare gli esercizi da solo oppure – tramite la piattaforma – farli assieme a un altro bimbo nelle sue condizioni. In questo modo si esaltano anche le possibilità offerte dal peer learning, l’apprendimento tra pari, che funziona meglio di quello impartito da un operatore sanitario.

2. La piattaforma indica le coppie di bambini che possono lavorare insieme, abbinando bambini con caratteristiche simili, di cui uno sia un po’ più grande e un po’ più avanti nel percorso di riabilitazione e dunque in grado di spiegare all’altro quali sono i modi migliori per fare l’esercizio.

3. La piattaforma MirrorAble offre la possibilità di raccogliere – grazie alla console Kinect – una serie di dati che saranno utili sia per studiare le diverse lesioni celebrali che per sviluppare nuove strategie di riabilitazione.

Il progetto pilota coinvolge una ventina di famiglie. Per la parte scientifica e clinica del progetto, Fight The Stroke si è affidata a una collaborazione con l’équipe del professor Giacomo Rizzolatti, insieme ad un “Board of Fighters” che comprende strutture il Policlinico di Milano, l’Istituto Stella Maris di Pisa e il Gaslini di Genova.

La bontà del progetto è testimoniata dal fatto che MirrorAble è uno dei progetti premiati dal bando “Digital for Social” indetto dalla Fondazione Vodafone…ma il miglior premio sarà vedere gli esiti di questa tappa della battaglia che Francesca e Roberto hanno iniziato per migliorare la vita di Mario e quella di tutti i bambini nelle sue condizioni.

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