Exit per Musement: il servizio per scoprire e prenotare tour e attrazioni in tutto il mondo e una delle principali aziende digitali italiane, annuncia oggi l’acquisizione da parte del colosso tedesco TUI Group. L’azienda, guidata dai propri founder e con l’intero team, rimarrà indipendente all’interno di TUI Destination Experiences, la business unit di TUI Group dedicata al segmento Tours & Activities, che opera in 49 paesi nel mondo. L’operazione rappresenta la più importante exit nel settore tech travel italiano nell’ultimo decennio e segna una mossa strategica nel mercato globale delle esperienze, che vale oggi 150 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 7%.
Musement, la scaleup acquisita dal colosso tedesco TUI Group
Disponibile in 1.100 città in tutto il mondo con decine di migliaia di prodotti – da biglietti d’ingresso a musei, eventi e attrazioni a visite guidate fino a gite in barca o in bicicletta, percorsi enogastronomici e molto altro – Musement ha contribuito ad innovare l’intero panorama delle esperienze di viaggio e raggiunge ogni mese un milione di utenti. L’azienda, inoltre, rientra tra le realtà certificate Great Place To Work® e conta oggi 130 dipendenti.
“Fin dalla nascita di Musement, uno dei nostri focus principali è stato lo sviluppo di tecnologie avanzate che permettessero di guidare l’innovazione dell’intero settore. A partire dai servizi digitali ai supplier, passando per il lungo percorso di rendere i biglietti printless, fino alle ultime implementazioni nel mondo del machine learning e dell’artificial intelligence abbiamo sempre cercato di creare un prodotto all’avanguardia per i nostri clienti finali e semplificare i processi dei fornitori. Guardando ai giganti tech dell’Asia o della Silicon Valley, siamo ancora più fieri ed orgogliosi con l’intero team internazionale di aver realizzato in Italia questo obiettivo, che ha avuto un grande peso sull’intera operazione”, ha aggiunto Fabio Zecchini, CTO e co-founder di Musement.
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La exit di Musement
L’operazione contribuirà a rafforzare entrambe le parti, grazie a un perfetto connubio di risorse complementari. Entrando a far parte del Gruppo TUI, Musement potrà accedere a 20 milioni di clienti, trarre vantaggio da grandi capacità operative e relazioni con fornitori nelle destinazioni sun & beach attualmente non coperte dal servizio e contare sulla reputazione di un brand riconosciuto a livello globale. Il Gruppo e la sua controllata TUI Destination Experiences avranno accesso alla tecnologia, alle competenze avanzate del team digital di Musement e a una vasta offerta di esperienze nelle città di tutto il mondo.
“Puntiamo a fornire le esperienze più altamente personalizzate possibili ai nostri 20 milioni di clienti. Ciò richiederà una maggiore digitalizzazione della nostra attività. Per me, la digitalizzazione e la personalizzazione sono quindi inestricabilmente collegate e costituiscono i fattori chiave di successo per il futuro del turismo. Con l’acquisizione di Musement, stiamo compiendo un ulteriore passo cruciale in questa direzione “, ha affermato Fritz Joussen, CEO di TUI Group.
“Siamo entusiasti di essere entrati a far parte di uno dei più grandi gruppi presenti sul mercato travel a livello globale: realizzare una exit di questa portata rappresenta un segnale importante per l’innovazione italiana e un riconoscimento al grande lavoro svolto con gli altri co-founder, Claudio Bellinzona, Paolo Giulini e Fabio Zecchini, in questi cinque anni. Per Musement si aprono nuove opportunità per monetizzare meglio la nostra tecnologia e la nostra offerta, accedendo in primo luogo alla vasta base clienti del Gruppo TUI e sfruttandone i vantaggi a livello di costi di acquisizione e, quindi, espandendo potenzialmente in maniera notevole le relazioni strategiche di distribuzione B2B2C.”, ha commentato Alessandro Petazzi, co-founder e CEO di Musement.
Il mercato dei fornitori di tour e il ruolo di Musement
Il mercato dei fornitori di tour e attrazioni è infatti ancora molto frammentato. Più del 90% delle circa350.000 aziende che ne fanno parte sono soggetti minori che generano un fatturato annuo inferiore a un milione di euro, legato quasi esclusivamente a clienti una tantum. Musement si rivolge proprio a questi piccoli player, fornendo loro un marketplace digitale per consentire una presentazione rapida e semplice dei loro prodotti.
In un settore in cui la maggior parte delle risorse viene investita per l’acquisizione non sempre redditizia di nuovi clienti, Musement ha concentrato i suoi sforzi sulla creazione di una serie di asset tecnologici differenziati e sulla propria rete di partner e fornitori.
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Fin dalla sua fondazione poco più di cinque anni fa, infatti, ha creato una piattaforma avanzata che comprende tutti gli elementi della catena del valore tecnologico del settore Tours & Activities, concentrandosi non soltanto sull’offerta all’utente finale, con lo sviluppo della propria app e sito per la prenotazione di esperienze, ma anche su una serie di soluzioni pensate ad hoc per il proprio network di fornitori in chiave di digital transformation – dalla creazione di sistemi di ticketing e controllo degli accessi, a piattaforme self-service per permettere di caricare in modo intuitivo i propri prodotti e renderli prenotabili online, oltre a un vasto numero di soluzioni di distribuzione B2B2C, tra cui una piattaforma per agenzie di viaggio offline, widget auto-personalizzabili, soluzioni white label e API per i merchant.
L’azienda ha inoltre puntato da subito sullo sviluppo tecnologico del prodotto, realizzando una piattaforma di back end per la creazione automatica di tour combinati e di itinerari intorno a punti di interesse, fino a soluzioni di machine learning per definire rilevanza di contenuti e prezzi in modo dinamico. Il tutto integrato in oltre 35.000 prodotti prenotabili da migliaia di fornitori in diversi verticali.
Musement e il venture capital
“Un ringraziamento particolare va a 360 Capital Partners, Micheli Associati, P101 e IAG che negli ultimi cinque anni hanno supportato con professionalità ed entusiasmo la crescita di Musement” ha aggiunto Petazzi. Musement è un esempio di come anche in Italia i migliori operatori di venture capital possano contribuire a creare e finanziare aziende innovative, leader nel proprio settore che riescono ad attrarre capitali dell’estero e a creare posti di lavoro a beneficio dei nostri giovani più qualificati. Grazie ai fondi ottenuti abbiamo potuto accelerare le nostre operazioni di crescita e lo sviluppo di asset tecnologici, che hanno giocato un ruolo chiave nell’ambito dell’acquisizione.” ha concluso Petazzi. L’azienda ha raccolto in cinque anni un totale di 15 milioni di euro. Tra i finanziatori, anche il fondo americano Interwest Capital.
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