Prepariamoci alla rivoluzione dell’Internet of Things. Nei prossimi cinque anni i dispositivi IoT arriveranno ad essere 40 miliardi e i governi sono pronti a investire 900 miliardi di dollari entro il 2023 per sviluppare smart city, smart utility, sistemi di telecamere connesse. È la fotografia scattata da un report di Business Insider Intelligence e ripresa in un articolo di InsuranceUp, che riporta i numeri della rivoluzione IoT che si svilupperà nei prossimi anni.
Negli Usa i dispositivi domestici smart supereranno il miliardo entro il 2023, con un consumo di circa 725 dollari per famiglia, per un totale di oltre 90 miliardi di dollari in spese per soluzioni IoT.
Numeri in crescita anche nel settore industriale perché le imprese continueranno a investire miliardi nel settore: entro il 2023, la base installata totale di sistemi robotici industriali raggiungerà i 6 milioni in tutto il mondo, mentre la spesa annuale per la produzione di soluzioni IoT raggiungerà circa 450 miliardi di dollari.
Per sapere di più continua a leggere su InsuranceUp l’articolo Internet of Things, la rivoluzione attesa nei prossimi 5 anni
Internet of things: che cos’è
L’Internet of Things (IoT), o Internet delle Cose, è un neologismo riferito all’estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. Banalizzando, grazie all’Iot la nostra auto si guiderà da sola, potremo tenere sotto controllo la salute attraverso gli smartwatch allacciati al polso e saremo avvisati quando si libera un parcheggio, oppure saremo guidati dalla nostra auto al distributore di benzina (aperto) più vicino.
Internet of things: i numeri del mercato in Italia
Come riporta InsuranceUp, il mercati IoT registra numeri in crescita anche in Italia. Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, il nostro Paese manifesta un trend di crescita molto positivo.
Il mercato dell’Internet delle cose ha raggiunto nel 2017 i 3,7 miliardi di euro, con un incremento del 32% sul 2016. Traina il settore lo Smart metering, che rallenta ma rappresenta ancora il “corpo più grosso” dell’IoT, con 980 milioni di € di vendite per una quota di mercato che arriva al 26% e con una crescita del 3% rispetto al 2016. Un mercato che sente i benefici degli obblighi normativi per il gas che hanno contribuito a portare alla installazione di 2,4 milioni di contatori nel mercato dell’utenza domestica e che nel mondo elettrico sta conducendo alla installazione della seconda generazione di contatori elettrici intelligenti.
Internet of things: quali settori cambierà
L’Internet of Things trasformerà completamente tutte le industrie, dal retail al fintech all’automotive. Le automobili verranno a prelevarci dove desideriamo e ci porteranno nella destinazione prescelta; nei negozi la tecnologia avvertirà un commesso se stiamo troppo tempo in un reparto perché forse questo significa che abbiamo bisogno di aiuto; le filiali delle banche saranno sostituite da realtà completamente digitali che consentiranno ai consulenti di dialogare con il cliente in telepresenza.
Per avviare questo cambiamento, avremo bisogno di nuove competenze in combinazione con quelle tradizionali. Come succederà lo spiega in un libro uno dei pionieri a livello internazionale dell’Internet delle Cose, Maciej Kranz, vicepresident Strategic Innovation Group di Cisco Systems. “Building the Internet of Things”, best seller nella classifica del New York Times, è stato pubblicato in Italia da Franco Angeli con il titolo Connetti la tua impresa all’IOT, con prefazioni di Agostino Santoni, CEO di Cisco Italy, e Marco Moretti, CIO di di A2A Group.
EconomyUp ha intervistato il top manager statunitense di origine polacca, che ha coniato il termine “IoT Generation”. Leggi l’intervista
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Internet of Things e Smart Home
Nel corso del 2017 il mercato delle soluzioni Internet of Things per la Smart Home in Italia è cresciuto bene, facendo registrare un +35% rispetto al 2016 e raggiungendo quota 250 milioni di euro. Sono principalmente due le tipologie di soluzioni che hanno lasciato il segno in questo mercato. In primo luogo le applicazioni per la sicurezza, che continuano – sulla scia di quanto già osservato nel 2016 – a trainare il settore, con sensori per porte e finestre in grado di rilevare tentativi di infrazione, videocamere di sorveglianza, serrature e videocitofoni. Seguono in termini di incidenza sulle vendite le caldaie e i termostati connessi per la gestione del riscaldamento, la cui crescita è dovuta principalmente alla capacità delle imprese di comunicare efficacemente i benefici ottenibili, in termini di comfort e risparmio energetico.
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Internet of Things e auto
Gli analisti stimano che, entro il 2020, quasi 250 milioni di automobili saranno connesse a Internet. I nuovi veicoli saranno dotati di una serie di sensori, applicazioni di connettività “embedded” e funzionalità geo-analitiche potenziate di elaborazione dei big data. L’Internet of Things (Iot), l’estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti, sarà dunque tra i protagonisti dell’automotive del futuro. Come? Ecco alcuni esempi concreti.
– Attraverso l’IoT i rivenditori potranno diagnosticare e correggere determinate performance dell’autovettura senza che il proprietario del veicolo debba recarsi in sede.
– Saranno gli stessi autoveicoli a “riferire” direttamente ai responsabili di un determinato parco auto il carburante utilizzato e i relativi costi
-Gli autoveicoli potranno inviare in automatico, attraverso i propri sensori IoT, dati ai produttori di auto, consentendo in questo modo a chi le progetta di effettuare miglioramenti nei modelli futuri
– I sensori smart all’interno delle automobili potranno individuare emergenze mediche, quali per esempio un malore del conducente, e chiamare il pronto soccorso.
Internet of things e Retail
Un altro settore nel quale la rivoluzione IoT impatterà in maniera decisiva è il retail. In questo articolo, Internet4things spiega come l’internet of things può cambiare brand e consumatori. Innanzitutto rendendo strategica la relazione tra prodotto e acquirente. L’uso di una sensoristica avanzata e a sistemi di codifica e di lettura diversificati, infatti, non solo rende i prodotti parlanti, ovvero intelligenti e comunicanti ma permette ai negozi di trasformarsi, diventando più efficienti e predittivi. La IoT può essere integrata in qualsiasi tipo di oggetto: prodotto, strumento o componente di arredo, favorendo un uso sempre più multifunzionale, integrato e interattivo delle soluzioni. Con un plus: per governare la Internet of Things bisogna introdurre nuove piattaforme di gestione ad alta integrazione.
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