SMART MOBILITY

Zoox, la startup da mezzo miliardo di dollari: farà una driverless car ancora segreta

Rispetto alle decine di compagnie della Silicon Valley impegnate nella self-driving car, la società fondata dall’australiano Tim Kentley-Klay intende sviluppare sia i sistemi di guida autonoma sia i propri veicoli elettrici. Inoltre vuole lanciare nel 2020 un servizio di “robo-taxi”. E ha già l’autorizzazione per i test

Pubblicato il 18 Lug 2018

zoox

Zoox, startup americana che sta lavorando in gran segretezza a un’automobile driverless, ha raccolto 500 milioni di dollari in un nuovo round di finanziamenti, con l’obiettivo di immaginare e costruire una nuova esperienza di smart mobility. La giovane società innovativa fa così il suo ingresso in un’arena dove già c’è Waymo, la controllata di Alphabet (ex Google) che sta lavorando all’auto che si guida da sola, e la Cruise di General Motors (GM). Prima di questo nuovo round, Zoox era valutata 2,7 miliardi di dollari.

COME È NATA E CHE COSA FA ZOOX

Zoox è un’azienda di robotica fondata a Foster City, in California, nel 2014 dal designer australiano Tim Kentley-Klay e da Jesse Levinson ed è incentrata sulla mobilità autonoma. La società opera all’incrocio tra design, informatica e ingegneria elettromeccanica. Per questo ha un team interdisciplinare al lavoro per immaginare e costruire un’esperienza avanzata di mobilità  che sia in grado di supportare le future esigenze della mobilità urbana, sia per le persone sia per l’ambiente. La particolarità di Zoox, rispetto alle decine di compagnie della Silicon Valley attive nelle self-driving car, è che questa startup intende sviluppare sia i sistemi di guida autonoma sia i propri veicoli elettrici. Inoltre ha intenzione di lanciare nel 2020 un servizio di “robo-taxi”pienamente operativo.

Finora ha ricevuto tre round di finanziamenti per un totale di 790 milioni di dollari. Questo ultimo round da 500 milioni è Series B. Complessivamente Zoox è stata finanziata finora da 9 investitori.

Il Dipartimento dei Veicoli a Motore della California, che funge da supervisore della sperimentazione della guida autonoma all’interno dello Stato, ha concesso a Zoox il permesso per 14 self-driving car e 80 test di guida.

SMART MOBILITY: IL MERCATO DELLE DRIVERLESS CAR IN CALIFORNIA

Sono oltre 50 le aziende, dalle case automobilistiche tradizionali alle piccole startup, che stanno testando le self-driving car lungo le strade della California. Nonostante gli incidenti mortali che hanno coinvolto i veicoli autonomi di Tesla e Uber all’inizio dell’anno, il settore continua ad attrarre ingenti capitali. Non ci lavorano solo i giganti del tech come Google (dato che Waymoex progetto Google driverless car, è di proprietà di Alphabet): nella corsa alla self-driving car troviamo in prima linea aziende di trasporto privato come la citata Uber e la sua competitor Lyft, oltre a case automobilistiche, tra cui spiccano Ford General Motors (proprietaria di Cruise Automation). Compagnie di estrazione diversa che puntano, però, allo stesso obiettivo: creare un servizio commerciale di trasporto autonomo, sfruttabile dal cliente tramite un’app. Esattamente ciò che fanno attualmente Uber o Lyft, ma con una sostanziale differenza: l’assenza del conducente.

Tra i finanziamenti più recenti c’è quello a Pony.ai, società basata in Cina e in Silicon Valley, che ha raccolto negli ultimi mesi oltre 200 milioni di dollari. L’unità Cruise di GM ha invece ottenuto a maggio ben 2,25 miliardi di dollari dal Vision Fund di SoftBank.

SMART MOBILITY, LE COMPETENZE PER LA DRIVERLESS CAR

Le società che si occupano di driverless car in Silicon Valley sono alla ricerca di nuovi talenti. È richiesto expertise in Intelligenza Artificiale (AI), computer vision, navigazione e sicurezza. L’offerta per la mobilità del futuro è caratterizzata da un insieme di elementi: la necessità di spostarsi più velocemente, di avere modelli di business alternativi e più talenti creativi. Come detto, il team di Zoox è multidisciplinare e punta a riunire le competenze più svariate, dalla robotica all’ingegneria al design.

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