Distinguersi, essere scelti, trasmettere valori, farsi ricordare: raccontare un’identità. Gli obiettivi della comunicazione sono molti e complessi. Tuttavia, per competere nel mercato globale, non si può prescindere da un percorso strutturato di narrazione d’impresa.
Eppure, come scrive Giuliano Noci, proprio su Il Sole 24Ore: “Solo il 34% delle PMI italiane è presente online con un proprio sito; solo il 4% delle realtà italiane con più di 10 addetti vendono almeno l’1% online, contro il 12% di quelle francesi e spagnole, il 14% del Regno Unito e il 21% delle imprese tedesche; le migliori venti aziende italiane che operano online fanno assieme il 70% del fatturato dell’e-commerce italiano”.
Bisogna fare qualcosa. Ovviamente, non starò qui a riproporre l’inflazionatissimo esempio dell’IPhone di Steve Jobs, eclatante quanto lontano, per dimensione e cultura, dalla nostra piccola e media impresa. Preferisco scrivere di un caso nostrano: la Better Silver Spa di Vicenza, azienda manifatturiera di medie dimensioni, storicamente operante nel B2B (business to business), che produce catene in argento destinate alle gioiellerie. Paolo Bettinardi, amministratore delegato dell’azienda -e terza generazione imprenditoriale- ha intuito che grazie ai nuovi social media anche una PMI avrebbe potuto affrontare il mercato internazionale B2C (business to consumer), generalmente presidiato da big player. Così ha valorizzato 50 anni d’impresa, creando il brand “Roma1947”: una linea di gioielli che “racconta” la Dolce Vita, ripercorrendo la storia d’amore tra i fondatori dell’azienda.
“Abbiamo voluto raccontare una storia, e non vendere un prodotto per entrare in feeling con i nostri consumatori” – ha dichiarato Paolo Bettinardi, al lancio della linea – “attraverso i social network, abbiamo un contatto quotidiano con le nostre consumatrici, che influenza le nuove linee e porta a una conversione istantanea della comunicazione in acquisto”.
Se qualcuno pensasse che coi gioielli è facile, ma che le classiche PMI -per esempio in ambito meccanico- non possano seguire un percorso del genere, sappiate che Bettinardi ha preso ispirazione proprio dalla campagna di comunicazione di un’azienda che produce sistemi di fissaggio radiatori. Una strategia promozionale che lo ha colpito emozionalmente, al punto da spingerlo, per ampliare la propria offerta, ad abbracciarla.
Le possibilità di distinguersi e conquistare nuovi mercati, tramite i social network, Youtube e tutti gli altri new media, sono molto numerose e alla portata di qualsiasi PMI. Naturalmente, non bisogna improvvisare: occorre appoggiarsi a professionisti esperti, che guidino verso un percorso serio e strutturato. Non estemporaneo.
Teniamolo a mente: nell’ambito della comunicazione, la parola d’ordine è pianificare.
Abbiamo la fortuna di distinguerci a livello internazionale, grazie al Brand Paese. All’ultimo miglio, cerchiamo di metterci in corsa, per valorizzare l’unicità della nostra PMI e farci scegliere dai nostri clienti. Business o Consumer che siano.
Se siete un’impresa associata a Confindustria, e questi esempi vi hanno ispirato e incuriosito, il mio suggerimento è di approfittare del concorso “Parole d’Impresa”, che mette in palio 500.000 euro da investire in comunicazione su Il Sole24Ore, versione online e/o cartacea. Presentate la vostra campagna di comunicazione innovativa -inedita o già pubblicata- e registratevi al sito paroladimpresa.confindustria.it Troverete, al suo interno, il Regolamento e tutte le informazioni utili per partecipare all’iniziativa. Le iscrizioni resteranno aperte fino al 30 settembre 2015.