Una notifica twitter. Una come tante, in apparenza. Una amica che mi segnala un nuovo account twitter. Così, pochi giorni fa, ho conosciuto la neonata associazione WeAreParky. Si tratta, come si legge nella presentazione del sito, della “naturale evoluzione del percorso di vita di Giulio Maldacea”, nato 43 anni fa a Roma, oggi viterbese di adozione “causa” matrimonio e da oltre 5 anni in forzata coabitazione con il morbo di Parkinson, malattia che si stima colpisca solo in Italia circa 300.000 persone, un terzo dei quali sotto i 50 anni. Sono appena all’inizio (si vede navigando il sito) ma Giulio è determinato e vuole usare la tecnologia per mobilitare e condividere indicazioni concrete. Come prima cosa infatti intende costruire con l’aiuto di chiunque voglia e possa un database online che, partendo dalla città di residenza, evidenzi tutte le risorse curative limitrofe. Una sorta di wikipedia geolocalizzata delle opportunità di vivere al meglio, con e nonostante la malattia.
Giriamo pagina, anzi apriamo la casella di posta elettronica: “Gentile On. Palmieri, è con grande orgoglio e soddisfazione che le comunico la vittoria di VEASYT Live!, servizio di video-interpretariato professionale online, dell’importante premio UniCredit Start Lab settore Digital. Allego di seguito il link del nostro blog per informazioni dettagliate, certo che sarà di suo interesse per la rubrica Tecnologia Solidale di EconomyUp.”
Con questa mail Michele Sartorello mi ha dato questa bella notizia che volentieri condivido qui. Poche settimane fa avevo presentato Veasyt, startup spin-off dell’Università Ca’ Foscari Venezia che fornisce servizi digitali nell’ambito dell’accessibilità linguistica e sensoriale. Non ho meriti, né ho dato raccomandazioni (#sischerza), magari però vuoi vedere che questa rubrica è di buon auspicio per chi viene in essa “nominato”?
Agosto, tempo di vacanze. Se sei un ragazzo tra i 9 e i 17 anni appassionato di tecnologia e con passione sociale puoi usare il mese prossimo (e anche il successivo) in modo originale, grazie alla The European Network Against Bullying in Learning and Leisure Environments, (la sigla è Enable). Infatti Enable ha lanciato un Hackathon per bambini e teenager tra i 9 e i 17 anni, invitandoli a realizzare una app che incoraggi il comportamento positivo verso il prossimo e contrastare gli atteggiamenti di bullismo. C’è tempo fino al 27 settembre per sviluppare l’applicazione. Le idee vincenti saranno invitate a presentare i propri progetti a Londra, alla Settimana Europea del coding che si terrà in ottobre.
Un buon modo di usare le vacanze…a tal proposito, ti auguro un sereno periodo di ricarica fisica e spirituale, di opportuna “ricentratura”. Ci rileggiamo a settembre!
* Antonio Palmieri è deputato Commissione cultura, Forza Italia, @antoniopalmieri