DIGITAL TRANSFORMATION

Mixed Reality: una realtà che più aumentata di così non si può

È un po’ come avere la vista a raggi X e la forza di un supereroe. Coniugando Imagine recognition, motion capture, geolocalizzazione, IoT, AI, machine learning e deep learning, l’ultima frontiera dell’Augmented Reality è la Mixed Reality. Consente di interagire con lo spazio fisico, supportati dall’intelligenza digitale

Pubblicato il 19 Apr 2018

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Che cos’è la Mixed Reality? In estrema sintesi è l’evoluzione di un mondo virtuale che diventa (anche) virtuoso, grazie a una serie di tecnologie utilizzate attraverso un’intelligenza convergente. A tutti gli effetti la Mixed Reality è una versione 4.0 della Realtà Aumentata. A livello di back-end si utilizza imagine e objectrecognition, motion capture, geolocalizzazione, Intelligenza Artificiale, machine learning e deep learning. A livello di front end si sfruttano tutti i tipi di sensori incorporati nei dispositivi: smartphone, tablet e oggi gli smart glasses (in molti casi più funzionali perché permettono maggiore agilità, lasciando l’operatore a mani libere).

 Il middleware è una piattaforma di gestione delle informazioni che può essere integrata con un qualsiasi gestionale aziendale e che è programmata per nascondere la complessità tecnologica, permettendo la massima fruizione dal punto di vista dell’esperienza utente. È così che diventa possibile progettare in maniera estremamente creativa e semplice l’interazione con qualsiasi tipo di informazione.

 

Mixed Reality per tutti

 A spiegare il valore e tutte le infinite opportunità della Mixed Reality un pool di esperti invitati a parlare all’InnovationHub organizzato all’interno dell’Econocom Village di Milano. L’evento rientra in una serie di appuntamenti dedicati alla trasformazione digitale e alle applicazioni più avanzate in ambito business. 

“Dalla Realtà Aumentata alla Mixed Reality – ha spiegato Federico Oriboni, Chief Alliance Officer di Econocom la possibilità di gestire immagini virtuali sovrapposte alla realtà agevola qualsiasi percorso di conoscenza. La Mixed Reality è tecnologia che già oggi permette applicazioni interessantissime. Coniugando in tempo reale esperienza e formazione, permette di programmare un contenuto in un certo formato (dati, video, audio, oggetti 3D e via dicendo) in un determinato contesto: può essere un oggetto, una stanza, un palazzo o un qualsiasi spazio aperto. Sovrapporre immagini e informazioni alla realtà fisica e in qualsiasi scala dimensionale, permette di interagire con il mondo fisico in modo nuovo”.

 

Cos’è la “mixed reality” e come cambierà la fabbrica

Esempi di applicazioni in Mixed Reality

 

La Mixed Reality, infatti, permette di reinventare i processi di business, favorendo una collaborazione e uno scambio di informazioni caratterizzato da una puntualità e una proattività inedite. Gli ambiti applicativi sono i più disparati

  • Nella logistica, ad esempio, gli occhiali intelligenti aiutano a localizzare immediatamente un prodotto in magazzino risolvendo al contempo il processo di picking e di controllo dell’ordine guidando l’operatore tra gli scaffali mentre prepara il collo. 
  • Nella sanità il personale medico sanitario può fare formazione usando la realtà simulata per fare pratica rispetto a ogni tipo di trattamento o di intervento sui pazienti.
  • In campo edilizio gli addetti possono tracciare e rintracciare ogni elemento della progettazione potendo verificare incongruenze costruttive o perfettibilità di impianti e architetture.
  • Nella distribuzione la Mixed Reality viene utilizzata per creare ingaggio e fidelizzazione ma anche per identificare in maniera univoca i prodotti, garantendo il brand e i consumatori rispetto alla qualità e all’originalità del prodotto acquistato.
  • Nell’ambito dei servizi di manutenzione e controllo poter visionare lo stato di un qualsiasi impianto ed effettuare con estrema precisione gli interventi correttivi grazie a un tutorial che in tempo reale assiste l’operatore mentre verifica ogni singola componente interna aumenta la produttività individuale garantendo velocità, efficienza e azzeramento degli errori.
  •  Nel manufacturingsulle linee di assemblaggio la Mixed Reality introduce il concetto di guidavirtuale, posizionando i pezzi mancanti sul manufatto e collegando lazione di posizionamento allo scarico del pezzo dal magazzino.

L’inarrestabile ascesa della mixed reality: crescerà del 212% in 4 anni

Dalla teleassistenza alla collaborazione 4.0

“Grazie alla Mixed Reality si abbassa notevolmente la curva di apprendimento di un operatore – ha spiega Emanuele Borasio, Ceo di We-AR, start up ferrarese che raccoglie un pool di professionisti specializzati in sistemi territoriali, realtà aumentata, programmazione BtC e BtB-. Trasferire nello spazio la conoscenza è qualcosa che fino ad oggi era impensabile. Poter contare su di un sistema che riconosce la forma di un prodotto, un oggetto o un soggetto e inizia a dare info su come interagire con esso, dotando l’operatore di una vista a raggi X offre tantissime prospettive di sviluppo. La Mixed Reality non dà solo profondità ma anche consistenza alle informazioni, perché permette di condividere i migliori saperi, rendendoli disponibili attraverso un’unica piattaforma di gestione, in ottica di massima collaborazione. Gli Hololens (gli smart glasses Microsoft NdR) oggi sono il dispositivo più all’avanguardia a supporto della progettazione: sono dotati di molta memoria, sistema operativo Windows 10, sensori di profondità e doppia telecamera che consentono di gestire una mole di informazioni in ingresso e in uscita al pari di un computer. La potenza elaborativa, dunque, è altissima”.

Al momento la tecnologia non ha ancora degli standard e le aziende stanno ancora sperimentando forme e formati. Dai primi smart glasses Epson (Moverio) ai Google Glass, dai VR Samsung agli occhiali firmati LG che hanno esplorato ancora senza grande successo l’ambito BTC come tecnogadget, oggi gli Hololens si stanno ritagliando un grande spazio di attenzione in ambito BTB dimostrando tutto il loro valore tecnologico. Certo, se uno valuta il prezzo, sicuramente è ancora alto: ma in ambito industriale non così tanto. Il costo, infatti, è equivalente a una pistola laser rugged usata per leggere i barcode o i tag Rfid. 

“Il processo olografico interno e il sistema operativo che equipaggia gli Hololens ci permette di sviluppare con una flessibilità e una potenza che fa davvero la differenza – ha spiegato Emiliano Brogi, key account manager di Pikkart, start up modenese specializzata in MR e che vanta, tra i suoi clienti, IBM, Generali e Deloitte -. A rivoluzionare il principio dell’interazione che si ha oggi con la Mixed Reality è la possibilità di aggiungere più strati di conoscenza (layer) a ciò che viene visualizzato dall’utente. Non è più una semplice sovraimpressione di informazioni: è un’interazione che permette di aprire, spostare, chiudere, mettere contenuti digitali alla realtà, guidando l’utente che si muove nello spazio per aiutarlo non solo a immaginare ma ad agire in modo più informato e più corretto. Nel mondo dell’assistenza o dell’assemblaggio la Mixed Reality porta un contributo altissimo ma ci sono moltissimi altri ambiti in cui la MR può fare la differenza che vanno oltre l’identificazione univoca, la tracciabilità e la rintracciabilità. La possibilità di dare concretezza digitale alle simulazioni, ad esempio, dà l’opportunità di esplorare le funzionalità di un macchinario anche gigantesco senza spostarlo fisicamente per il mondo. Il tutto risparmiando tempo, soldi e fatica, il che rende la Mixed Reality una tecnologia estremamente conveniente!”

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Laura Zanotti
Laura Zanotti

Ha iniziato a lavorare come technical writer e giornalista negli anni '80, collaborando con tutte le nascenti riviste di informatica e Telco. In oltre 30 anni di attività ha intervistato centinaia di Cio, Ceo e manager, raccontando le innovazioni, i problemi e le strategie vincenti delle imprese nazionali e multinazionali alle prese con la progressiva convergenza tra mondo analogico e digitale. E ancora oggi continua a farlo...

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