Anche in Italia l’ecosistema delle startup e dell’innovazione sta continuando a crescere, nonostante la cronica carenza di venture capital. Un segnale in questo senso è la nuova iniziativa di UniCredit: si chiama Founders’ Club ed è un progetto mirato a sostenere le scaleup italiane (le “sorelle maggiori” delle startup) a più alto potenziale nel proprio percorso di crescita e nelle decisioni strategiche che le vedranno protagoniste nell’immediato futuro.
Founders’ Club nasce a 5 anni di distanza dall’avvio di UniCredit Start Lab, il programma di accelerazione che ha dato supporto a più di 160 società innovative del nostro Paese, la cui call, peraltro, scade il 9 aprile.
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Founders’ Club è la naturale evoluzione di UniCredit Start Lab.
Le scaleup, infatti, sono startup ad alto valore innovativo che attraversano una fase di crescita in termini di dimensioni, fatturato e investimenti e che si stanno espandendo all’estero tramite partnership strategiche con grandi aziende. Sono imprese che hanno dimostrato di essere scalabili e che hanno già raccolto significative validazioni di mercato, passando dalla definizione del proprio modello di business all’execution, ovvero alla realizzazione concreta.
Dal lancio di UniCredit Start Lab 5 anni fa ad oggi qualcosa evidentemente si è mosso, ed è migliorato, dal momento che il numero di società innovative italiane pronte a crescere e a diventare scaleup è adesso significativo. UniCredit ne ha individuate già 50, pronte a compiere quel giro di boa che permetterà loro di essere global company e di competere su mercati internazionali con proposte di valore, di esprimere fatturati significativi, di offrire posti di lavoro qualificati e attirare talenti e investitori internazionali.
Il Founders’ Club affiancherà e sosterrà le scaleup italiane a più alto potenziale nel proprio percorso di crescita e nelle decisioni strategiche con un programma di “accompagnamento mirato”.
Questa prima edizione prevede una serie di workshop lungo l’intero arco del 2018 per le 50 scaleup prescelte, impegnandole in 4 workshop tecnici su tematiche finanziarie come, ad esempio, IPO ed M&A, e in 3 networking dinner, occasioni di confronto per i founder con opinion leader e investitori industriali e finanziari su scala internazionale. Gli eventi sono tutti a porte chiuse e indirizzati esclusivamente alle scaleup selezionate: aziende di recente creazione che si sono particolarmente distinte per raccolta di investimenti in equity, crescita dimensionale per ricavi e personale (fatturato intorno ai 5 milioni di euro), utilizzo di tecnologie e apertura all’internazionalizzazione, che operano nei settori del Digital, del Life Science, dell’Innovative Made in Italy e del Clean Tech.
La società e-Novia, Fabbrica di Imprese hi-tech e Made in Italy, è una delle scaleup che hanno partecipato al primo appuntamento di workshop e dinner di Founders’ Club lo scorso 22 marzo.
“e-Novia e le imprese della nostra Fabbrica operano con prospettive internazionali. Per questo sosteniamo di essere “nati grandi”. – dice Vincenzo Russi, uno dei fondatori e Ceo– In Founders’ Club abbiamo trovato un sostegno alla crescita e all’internazionalizzazione, sia attraverso momenti di confronto con imprenditori, nati da pochi anni ma con ambizioni globali, sia attraverso la condivisione di punti di vista ed esperienze su temi determinanti per la nostra strategia di crescita, quali finanza, amministrazione e internazionalizzazione.”
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