Startup, 10 idee innovative per l’edilizia green

Dalle mattonelle fatte di funghi ai ponteggi-robot, fino ai concentratori solari che trasformano comuni finestre in pannelli solari in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di un edificio: ecco le migliori idee innovative europee finaliste dei Klimahouse Startup Awards 2018. La finale a Bolzano il 26 gennaio

Pubblicato il 17 Gen 2018

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Parola d’ordine: green. Le startup giocano un ruolo fondamentale quando si parla di tecnologie legate allo smart building, allo smart living e alla smart city che mettano al centro del proprio operato la sintonia tra uomo e natura. Dalle giovani imprese, infatti, arrivano alcune idee disruptive destinate a cambiare il settore. Basta pensare ai concentratori solari luminescenti che trasformano comuni finestre in pannelli solari semitrasparenti in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di un edificio, al sistema robotizzato che velocizza il montaggio di ponteggi nei cantieri, inventato da una startup di Monaco di Baviera, fino alle mattonelle fatte di funghi sviluppate da una giovane azienda di Varese, perfette come materiale da costruzione al 100% compostabile, utilizzabile sia per pavimenti che per l’isolamento termico e acustico.

Questi sono alcuni dei 10 prodotti — provenienti da tutta l’Europa— che si sfideranno nella finale del Klimahouse Startup Award 2018, la startup competition lanciata da Klimahouse, fiera internazionale di riferimento per l’efficienza energetica in edilizia. Quest’anno il premio — la cui finalissima si terrà a Bolzano il prossimo 26 gennaio nel corso della seconda edizione dei Klimahouse Innovation Days — ha raccolto le candidature non solo di startup provenienti da tutto il territorio italiano ma anche di progetti innovativi dalla Germania e dall’Austria.

Queste sono le 10 startup che hanno lanciato le migliori tecnologie che coniugano edilizia, uomo e natura.

E2T

Uno spin-off dell’Università tecnica di Graz che ha sviluppato un sistema innovativo di stoccaggio di energia solare, di misure contenute e a portata di balcone. Questo piccolo impianto fotovoltaico —composto da 4 piccoli pannelli solari— è in grado di misurare i consumi energetici dell’abitazione e immette nella rete esattamente quanto consumato in un determinato momento. Per l’installazione non serve un tecnico, basta attaccare il dispositivo alla rete.

Glass to Power

Uno spin-off dell’Università degli Studi di Milano Bicocca che sviluppa finestre fotovoltaiche. Un prodotto altamente innovativo –  brevettato e pluripremiato — basato sulla tecnologia dei Concentratori Solari Luminescenti (LSC), cioè lastre di plastica nelle quali sono incorporate speciali nanoparticelle che catturano e concentrano la luce solare, trasformando così comuni finestre in pannelli solari semitrasparenti in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di un edificio.

Innovacrete

Uno spin-off dell’Università Politecnica delle Marche, specializzato nello sviluppo e la produzione di materiali avanzati a base cementizia dalle altissime prestazioni. La mission della startup è quella di rinnovare una tecnologia consolidata come quella dei materiali cementizi tradizionali, introducendo una serie di prodotti con formulazioni avanzate: alte prestazioni grazie ad una matrice cementizia estremamente compatta e alla presenza di fibre; competitività sul mercato grazie ad un miglior rapporto resistenza/peso; eco-friendliness grazie all’impiego di sottoprodotti industriali valorizzati.

Kewazo

La startup fondata nel 2016 a Monaco di Baviera ha inventato un sistema robotizzato per il montaggio di ponteggi nei cantieri edili, che fa sì che durante l’assemblaggio tutti i componenti arrivino nel posto giusto al momento giusto. Una tecnologia che non solo permette notevoli risparmi a livello di costi (del 30%) e tempo (l’assemblaggio può essere accelerato di un massimo di 42%) ma che è anche in grado di rendere il montaggio più sicuro e flessibile.

 

Mind

Una startup di Modena che ha dato vita a un sistema di domotica basato su una serie di algoritmi intelligenti e che si caratterizza per il suo design made in Italy. La rete di sensori di Mind raccoglie e apprende gusti e abitudini di ogni abitante della casa per rendere l’ambiente sensibile allo stile di vita di ognuno. In base alle informazioni raccolte ed elaborate il sistema attiva, accende, regola, controlla, spegne la tecnologia e gli impianti della casa per creare l’ambiente più confortevole possibile. Gli abitanti possono dialogare con il sistema intelligente attraverso i comandi vocali e controllarlo via app.

Mogu

Una startup di Varese che ha sviluppato delle mattonelle a base di funghi, un materiale di costruzione al 100% compostabile e utilizzabile nell’edilizia in forma di pavimenti resilienti o per l’isolamento termico e acustico delle abitazioni. Questo materiale innovativo è composto da micelio e da scarti della filiera agroindustriale. Il fungo che cresce all’interno e intorno al substrato vegetale funge da colla naturale e fornisce solidità al biomateriale.

 

Nathal Energy

Una startup di Villach, Austria, che ha creato una tecnologia brevettata per realizzare dei contenitori di alimentazione in grado di fornire — a base rigenerativa — elettricità, acqua, calore e climatizzazione. Questi contenitori rispondono a standard tecnici internazionali e possono essere trasportati in aree remote via strada o elicottero. Questi contenitori multi-funzionali possono trovare utilizzo nel settore dell’aiuto umanitario oppure nell’edilizia residenziale.

Powahome

Una startup di Roma, creatrice di un sistema di domotica che può essere facilmente inserito all’interno degli interruttori e delle prese già esistenti in casa. Powahome permette di controllare da remoto tutte le funzionalità smart tramite il proprio smartphone o tablet. L’installazione del sistema impiega solo 2 ore e non richiede alcuna modificazione all’impianto elettrico dell’abitazione. Il sistema è programmabile e mantiene in memoria le impostazioni anche in caso di black-out totale.

Ribes Tech

La startup di Milano ha sviluppato un processo innovativo per la produzione di pannelli fotovoltaici flessibili. Tali pannelli sono stampati in grandi volumi su fogli di plastica a basso costo in ogni forma o colore e sono, inoltre, riciclabili ed estremamente leggeri (poche centinaia di grammi per metro quadro). Grazie a queste proprietà uniche, i pannelli Ribes Tech possono aprire la strada verso nuovi mercati, trovando applicazione in campi non ancora esplorati in quanto non accessibili alle classiche tecnologie fotovoltaiche.

Ricehouse

Una giovane azienda di Biella che si pone l’obiettivo di sostenere l’utilizzo della paglia e della lolla di riso come materiale da costruzione, al fine di attivare un processo virtuoso dal punto di vista sociale, economico e ambientale. In particolare si occupa dello sviluppo, della produzione e commercializzazione di questi materiali biocompositi che in ambito dell’edilizia sono caratterizzati dall’elevata efficienza energetica e acustica, da comfort abitativo, salubrità degli ambienti e eco-compatibilità.

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