SOSTENIBILITÀ

Energia, ok di Consob per l’OPA su Frendy Energy da parte di Edison (che cresce nel mini-idroelettrico)

La Commissione ha approvato il documento di offerta obbligatoria di Foro Buonaparte nei confronti della società a cui fanno capo 15 impianti mini-idro in Piemonte e Lombardia. L’operazione prenderà via il 22 novembre e si concluderà il 19 dicembre. Prezzo di acquisto 0,34 euro ad azione

Pubblicato il 21 Nov 2017

Energia

Edison compie un altro passo significativo verso la sostenibilità. La Consob ha infatti approvato il documento di offerta relativo all’Opa (Offerta Pubblica di Acquisto) obbligatoria della società di Foro Buonaparte su Frendy Energy Spa – società con azioni negoziate sull’Aim Italia – cui fanno capo 15 impianti mini-idro situati in Piemonte e Lombardia. Secondo quanto si apprende da fonti giornalistiche, l’offerta prenderà via il 22 novembre e si concluderà il 19 dicembre. Mentre la data di pagamento, salvo proroghe, è fissata per il 22 dicembre. Sull’offerta di Edison, parere positivo è stato espresso anche dal consiglio di amministrazione di Frendy Energy. Riunitosi il 20 novembre, il consiglio ha approvato la valutazione sulla congruità dell’Opa, valutando coerente, da un punto di vista finanziario, il corrispettivo di 0,34 euro per azione.

Quello che oggi si può definire un closing a tutti gli effetti, ha in realtà preso vita lo scorso luglio. In quell’occasione il Gruppo guidato da Marc Benayoun ha sottoscritto, insieme a Cryn Finance, un accordo vincolante per l’acquisto della maggioranza del capitale di Frendy Energy. Una mossa che rientra nel piano di sviluppo nel settore delle energie rinnovabili da parte della società di Foro Buonaparte.

Successivamente, e siamo a ottobre, Edison ha ufficializzato l’acquisto della società fondata da Rinaldo Denti, annunciando l’acquisizione di oltre 29 milioni di azioni, corrispondenti al 50,078%. Un’operazione dal valore complessivo superiore a 10 milioni di euro, che con il parere definitivo di Consob, va incontro al suo epilogo. L’acquisizione di Frendy Energy consente ad Edison di assicurasi il controllo di una società con competenze specifiche, e un know-how particolare, nel settore del mini-idro elettrico su canali.

D’altra parte l’interesse per il mini-idrolelettrico, Edison lo aveva già manifestato lo scorso giugno attraverso l’inaugurazione di una nuova centrale sul fiume Adda a Pizzighettone. Un circuito energetico ad acqua fluente da 4,5 Megawatt in grado, attraverso la produzione di energia pulita, di soddisfare i bisogni di 6mila famiglie.

Oggi il parco idroelettrico di Edison ha una potenza complessiva di circa 1.100 MW: 1080 MW sono rappresentati da 35 impianti di grande taglia, 70 MW da 37 centrali mini idro. Nel 2016 la produzione idroelettrica complessiva di Edison è stata pari a 2,5 TWh.

Con l’ultimo capitolo dell’operazione Frendy, Edison conferma il proprio impegno nel settore delle energie rinnovabili – che la vede anche impegnata in iniziative nel settore dell’energia eolica – e punta con convinzione alla leadership nel mercato dei servizi energetici e ambientali entro il 2020.

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