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Patent box, come risparmiare milioni di euro grazie all’ingegno: il caso Cucinelli

La Brunello Cucinelli S.p.A avrà un beneficio fiscale per il 2015 di 2,9 milioni di euro grazie all’applicazione della tassazione agevolata introdotta 2 anni fa per le imprese che utilizzano opere dell’ingegno, brevetti, marchi e disegni di modelli. Un provvedimento che favorisce la creatività italiana nel mondo

Pubblicato il 04 Set 2017

cucinelli

Un’azienda del Made in Italy sta usufruendo con successo del Patent Box, il regime di tassazione agevolata a beneficio delle imprese che producono redditi attraverso l’utilizzo diretto ed indiretto di opere dell’ingegno, brevetti, marchi,  disegni di modelli ed altre attività immateriali. È la Brunello Cucinelli S.p.A, che, applicando il Patent Box, avrà un beneficio fiscale per il 2015 di 2,9 milioni di euro.

Brunello Cucinelli
♦ CHE COS’È IL PATENT BOX – La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto in Italia un regime opzionale, il cosiddetto Patent Box, che consente di agevolare fiscalmente i redditi derivanti dall’utilizzazione economica degli intangibles. Lo scopo è quello non solo di incoraggiare e favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo, ma anche di rendere il sistema Italia più attrattivo per gli investitori internazionali ed incentivare la collocazione e il mantenimento in Italia dei beni immateriali detenuti all’estero.

♦ A CHE COSA SI APPLICA – L’ambito di applicazione comprende attualmente il software protetto da copyright, i brevetti industriali (concessi o in corso di concessione), i marchi di impresa (registrati o in corso di registrazione), i disegni ed i modelli, giuridicamente tutelabili, le informazioni aziendali e le esperienze tecnico-industriali proteggibili. A decorrere dall’esercizio 2015, la misura permette di detassare i redditi derivanti dallo sfruttamento commerciale dei beni immateriali, riducendoli del 30% il primo anno, del 40% il secondo e del 50% per il triennio 2017-2019.

Patent box: cos’è e perché potrà aiutare gli imprenditori in fuga da Londra

♦ CHE COSA HA FATTO CUCINELLI – La casa di moda italiana che opera nel settore dei beni di lusso assoluto ed è specializzata nel cashmere, ha siglato un accordo con l’Agenzia delle Entrate che definisce metodi e criteri di calcolo del contributo economico alla produzione del reddito di impresa dei beni immateriali ai fini del Patent Box, con riferimento agli anni di imposta 2015-2019. L’accordo consentirà alla Brunello Cucinelli S.p.A., azienda fondata nel 1978 dall’omonimo stilista e imprenditore, di conseguire un beneficio fiscale per il 2015 nell’ordine di 2,9 milioni di euro, determinato dalla società in base ai metodi e criteri definiti con l’accordo stesso. Il beneficio fiscale per l’anno 2016 è in corso di determinazione e sarà comunicato in occasione della prossima informativa finanziaria.

MADE IN ITALY

La Brunello Cucinelli ha riportato ricavi netti nel 2016 pari a 456 milioni di euro (+10,1% rispetto all’anno precedente), di cui l’83,3% fatturato all’estero, e un EBITDA normalizzato di 78,2 milioni di Euro, in crescita del 13,2% rispetto all’anno precedente, con la presenza di circa 1.600 addetti.

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