E’ un ricercatore italiano che si occupa dello studio e della realizzazione di nuovi materiali come i nanocristalli inorganici, del fotovoltaico di terza generazione e dello sviluppo di materiali innovativi dedicati ad un’ampia gamma di dispositivi elettronici e ottici: per l’abilità e la professionalità con cui tratta questi temi ha ricevuto uno dei più prestigiosi riconoscimenti europei. Si tratta di Liberato Manna ed è tra i più brillanti scienziati dell’Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova.
Il direttore del dipartimento di nanotecnologie , 46 anni, da 8 in Iit, si è aggiudicato l’Eam Award assegnato dall’International Association of Advanced Materials (Iaam) al ricercatore europeo più influente nel campo dei nuovi materiali. E’ l’ennesimo tributo a un ricercatore che in passato aveva già conseguito riconoscimenti.
Nel 2011 Manna è stato nominato tra i primi 100 chimici al mondo posizionandosi al 24esimo posto per impatto scientifico delle pubblicazioni rilasciate negli ultimi dieci anni dal suo gruppo di ricerca. Inoltre, dal suo arrivo in IIT, si è aggiudicato due premi dell’European Research Council (ERC).
Nato nel 1971 in Venezuela, da genitori italiani immigrati, Manna si è laureato in Italia nel 1996 in Chimica presso l’Università di Bari. Per quattro anni ha lavorato presso la University of California Berkeley (USA) e, successivamente, presso il Laboratorio di Nanotecnologia del CNR-INFM di Lecce, di cui è diventato responsabile nel 2006. Da novembre 2010 è anche professore al Kavli Institute of Nanoscience alla University of Technology a Delft (Olanda)