“Enjoy what you are doing, it is really important, I really love what I am doing”. Ama quello che fai, e’ molto importante, io amo molto quello che faccio ogni giorno. È il primo consiglio di Adam D’Angelo, 33 anni, CEO di Quora, a chi gli domanda come si diventa imprenditore di successo. Lui ci è riuscito con la sua azienda, cofondata nel 2009 a Mountain View in California, che oggi vanta, sulla sua piattaforma, più di 200 milioni di utenti unici al mese, provenienti da ogni parte del mondo.
La mission di Quora è quella di condividere e accrescere la conoscenza nel mondo: un luogo unico, in cui le persone possono porre domande, condividere la propria conoscenza e imparare dagli altri a comprendere meglio il mondo. Da inizio luglio è disponile anche la versione italiana, che lo stesso D’Angelo ha lanciato, nel suo look alla Mark Zuckerberg, con cui studiava all’università, in occasione di un evento organizzato da Startup Grind, la community globale di imprenditori supportata da Google for Entrepreneurs, capitanata da Andrea Roberto Bifulco per il “chapter” di Milano.
Il progetto Quora è partito da una premessa: la maggior parte del sapere, non e’ di fatto fruibile online e per questo serve una piattaforma dove le persone possono condividere il proprio sapere riguardo ad un’infinita serie di argomenti.
Appena nata Quora ha attirato personalità importanti ed esperti, del calibro di Hillary Clinton, la scrittrice Gloria Steinem, l’ex Ministro dell’Economia greco Yanis Varoufakis o Sheryl Sandberg, COO di Facebook.
Ciascuno di loro, grazie a Quora, ha potuto rispondere ad ogni genere di domanda posta dagli utenti della community mettendo a disposizione informazioni fino ad allora sconosciute.
Come funziona Quora
Il meccanismo e’ davvero molto semplice: le persone possono fare domande su qualunque argomento. La piattaforma poi a sua volta le pone alle persone che hanno la possibilità di fornire risposte utili e di qualita’, basate sulla propria competenza ed esperienza relative all’argomento. Più una persona utilizza Quora scrivendo risposte, seguendo argomenti e utenti, più Quora è in grado di personalizzare la sua esperienza sulla piattaforma.
Quora può offrire risposte utili alle domande basandosi sulla qualità degli autori che rispondono sulla piattaforma, sui feedback che ricevono dagli altri utenti della community e sulle funzionalità del prodotto che assicurano credibilità.
Inoltre, grazie alla policy che indica di utilizzare il proprio nome reale su Quora, il livello di integrità e fiducia che le persone hanno nelle risposte aumenta. Le identità su Quora sono un’estensione di chi si è nel mondo reale.
Quora vanta anche la policy “Be Nice Be Respectful” (sii gentile, sii rispettoso) che richiede un livello minimo di educazione quando si utilizza la piattaforma. Attraverso la tecnologia — machine learning, natural language processing e pattern-matching— la piattaforma rileva e rimuove elementi che non rendono piacevole l’esperienza dell’utente come lo spam, il plagio e il trolling. Per registrarsi basta visitare https://it.quora.com o scaricare l’app mobile Quora.
Adam D’Angelo, da CTO di Facebook a imprenditore
Una storia interessante e coraggiosa quella di D’Angelo. Forse in pochi sanno che Adam è stato il primo Chief Technology Officer di Facebook, ma nel 2009 decide di dare le dimissioni e fondare Quora e portare avanti la sua missione di creare qualcosa che favorisse la condivisione del sapere del mondo entrando in contatto con coloro a cui questo servisse. Lo ha fatto riuscendo a creare un’impresa di successo, un unicorno visto che Quora vale circa 2miliardi di dollari. Come ha fatto? Alla passione D’Angelo aggiunge altri due ingredienti nella sua ricetta del successo imprenditoriale: determinazione e voglia di lavorare sodo anche se e’ necessario trovare il giusto equilibrio tra lavoro e tempo libero (e per far questo consiglia anche di dedicarsi allo yoga…) E poi “mantenete i vostri costi più bassi possibile, specialmente nella fase iniziale, quando state costruendo le fondamenta della vostra strada».