Working Capital Stories

Noi siamo Bad Seed e creiamo videogiochi

Un gruppo di otto giocatori incalliti che ha girato il mondo, passando da un ostello di Tallinn a San Francisco, ha fondato una delle startup più apprezzate nel mondo dei games. “La soddisfazione più grande? I nostri genitori che mettono like ai nostri post!”

Pubblicato il 10 Gen 2014

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Il team di Bad Seed

“Noi siamo Bad Seed e creiamo videogiochi”. Si presentano così Jacopo Musso, Clara Parona e Roberto Mangiafico, fondatori di una delle startup che si è aggiudicata il grant d’impresa di Working Capital. “Abbiamo creato una startup prima ancora di conoscere il significato del termine!”.

Passando anche per un ostello di Tallinn in Estonia, la storia di Bad Seed ha già fatto il giro del mondo. Tutto è iniziato, in realtà, nella grande software house Ubisoft dove i ragazzi si sono conosciuti e hanno “imparato a sviluppare videogiochi nel miglior modo e nel più veloce tempo possibile”. Poi, “stanchi di essere un piccolo ingranaggio di una grande macchina”, è arrivata l’idea di creare qualcosa di personale e unico.

Così, nei ritagli di tempo, dopo aver smontato da lavoro, hanno creato il primo gioco, “Sheep up!”, già disponibile su App Store, Google Play e Blackberry world, in cui la protagonista è una pecorella intrappolata in una scatola.

E questo gioco ha permesso a Bad Seed di girare il mondo: “Siamo stati selezionati al Nonick di Bilbao e alla GMIC di San Francisco. Ci siamo resi conto di poter davvero creare qualcosa di nostro quando abbiamo vinto GameFounders, il primo acceleratore di gaming startup europeo”.

Hanno lasciato il lavoro per andare a vivere in 8 per 3 mesi in un ostello di Tallinn. “Lì abbiamo capito quanto lavoro c’è dietro ad una startup e

che le giornate di lavoro non durano solo 8 ore. Abbiamo sposato il motto di Startup Sauna “Work hard, party harder!”.

Tornati in Italia, i successi non si sono esauriti: hanno vinto la competizione “Mind The Bridge”, e sono andati per altri 3 mesi a San Francisco.

In America sono riusciti ad attirare l’attenzione di PocketGems, che con i suoi 100milioni di utenti, è uno dei maggiori publisher di giochi mobile oltreoceano.

Attualmente, mentre il team lavora al nuovo videogioco tower defense che si chiamerà “Sleep Attack”, Sheep up! ha superato i 700mila downloads.

Il team è composto da 8 giocatori incalliti, età media 28 anni, un gruppo “molto eterogeneo perché creare videogiochi richiede figure e ruoli molto diversi. Il team comprende programmatori, game designer, grafici e anche un ragazzo del marketing. Tutti laureati”.

In meno di un anno la vita di ciascuno di loro è cambiata: “Abbiamo vissuto in 2 continenti diversi negli ultimi 12 mesi e abbiamo amici in ogni parte del mondo. Abbiamo studiato e lavorato allo stesso tempo e ora tutto il team sa presentare Bad Seed in tempi che possono variare tra i 10 secondi e le 2 ore”.

E anche se chi li conosce da prima ha rinunciato a capire bene come riempiono le loro giornate o in cosa hanno investito tutto i loro risparmi, i genitori “hanno imparato a mettere like ai post e queste sono soddisfazioni!”

Il segreto del loro successo, forse, è proprio il fatto di essere tutti “giocatori”: “Stanchi dei soliti cloni che ormai popolano tutti gli store, pensiamo ai videogiocatori come noi che vogliono vivere esperienze di gioco uniche, senza però dover spendere intere giornate per completare una missione”.

Ora, dopo un anno impegnativo e pieno di soddisfazioni, sono ancora più convinti di aver fatto la scelta giusta: “Andremo ovunque sarà necessario per realizzare il nostro sogno”.

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