Made in Italy, innovazione, crescita. Sono queste le tre parole chiave attorno alle quali è cresciuta Icr Spa, l’azienda il cui nome è finito su tutti i giornali dopo la visita del premier Renzi nella sede di Lodi. Una visita dovuta molto probabilmente al fatto che l’azienda ha assunto a settembre 205 lavoratori, di cui 183 grazie al Jobs Act. Ma non solo. Perché Industrie Cosmetiche Riunite, azienda che produce profumi e cosmetici per distribuirli in tutto il mondo, rapprensenta davvero un fiore all’occhiello del Made in Italy italiano.
Le radici di Icr risalgono al 1940, quando Vincenzo Martone fonda Marvin, azienda specializzata in antibiotici, farmaci e cosmetici per la cura della pelle. Il know-how chimico e farmaceutico acquisito negli anni diviene il fondamento della futura società di profumi e cosmetici. Icr Industrie Cosmetiche Riunite S.p.A. è fondata nel 1975 da Roberto Martone, imprenditore succeduto al padre nell’azienda di famiglia con l’intuizione di creare profumi di lusso per i marchi di moda italiani. L’azienda viene strutturata in modo da fornire tutte le fasi dello sviluppo del prodotto, dall’ideazione fino alla distribuzione in tutto il mondo. Obiettivo: far entrare il mondo dell’eccellenza italiana nel settore dell’alta profumeria. I risultati non tardano ad arrivare: Icr è scelta da molti stilisti italiani, da Renato Balestra a Nazareno Gabrielli, da Romeo Gigli, a Nicola Trussardi, Gianni Versace. E per loro l’azienda lodigiana crea profumi tra i più venduti in Italia per anni.
In seguito alla collaborazione con i grandi marchi di moda, nel 1987 la sede è trasferita a Lodi per espandere stabilimento e magazzini. Una parte dei locali dell’ex fabbrica di profumi viene trasformata subito in Magna Pars Event Space, location per eventi di Milano, mentre l’altra nel 2013 in Magna Pars Suites Milano, un lussuoso hotel a cinque stelle nonché primo “Hotel à Parfum” nel mondo.
Nel corso degli anni 1990 e 2000, Icr firma contratti di ricerca e sviluppo, produzione e logistica con molti marchi di prestigio, tra cui Asprey, Custo Barcelona, Bulgari, Roberto
Cavalli, Extè, Salvatore Ferragamo, Tiffany, Emanuel Ungaro. Fino al 2002, quando Martone costituisce ITF, acronimo di Italian Fragrances, con la missione di gestire i rapporti di licenza con il mondo della moda e dei prodotti di lusso nel settore della profumeria. Nel 2015 Icr cede l’intero capitale della società ITF a FINAF Holding del Gruppo Angelini continuando a curare in esclusiva la parte industriale di sviluppo prodotto, produzione, confezionamento e spedizione di tutti i marchi gestiti da ITF: Blugirl, Blumarine, Dsquared2, Gianfranco Ferré, Pomellato, Trussardi.
Oggi Icr è alla terza generazione, con le figlie di Roberto, Giorgia e Ambra, entrate nel business di famiglia. “Come azienda familiare, Icr ha il vantaggio di poter adottare una visione di lungo termine, investire in qualità e passione e mantenersi agile per cogliere le opportunità che si presentano” fanno sapere dall’azienda. Non a caso, è stata la prima azienda nel settore della produzione di profumi in Italia ad aver ottenuto la certificazione ISO. I prodotti sono realizzate con un mix di tecnologie avanzate, qualità delle materie prime e rispetto dell’ambiente. “I materiali costruttivi impiegati nel nuovo polo sono totalmente green – fanno sapere dall’azienda – Ne sono esempio i tetti con alto indice riflettente tali da limitare l’irraggiamento interno, gli interventi di isolamento termico su tutte le pareti perimetrali per limitare i consumi elettrici, gli impianti di condizionamento di ultima generazione a favore del bilancio energetico dell’edificio, gli shed in copertura orientati a nord che garantiscono un’illuminazione naturale priva d’irraggiamento diretto per un’ottima qualità dell’ambiente lavorativo”.
Sebbene l’azienda si rifiuti di rivelare il fatturato, i dati resi noti sono comunque interessanti: nel 2015 ha prodotto oltre 86 milioni di pezzi e servito 11mila clienti in 117 paesi in tutto il mondo.
Ma alla crescita non c’è mai fine. Entro il 2016 sarà inaugurato un importante ampliamento dell’attuale stabilimento: 9.800 mq, che si aggiungono ai 42.000 mq esistenti, e che saranno dedicati alla produzione di profumi e cosmetici e alla logistica di materie prime e componenti. Un investimento di oltre 10 milioni di euro che farà diventare Icr una realtà fortemente radicata nel territorio lodigiano, con oltre 500 dipendenti diretti.
E proprio il premier Matteo Renzi ha posto la la prima pietra dell’ampliamento del sito produttivo lodigiano. “Sono felice e onorato – afferma Roberto Martone Presidente del Gruppo Icr – della visita del Premier Matteo Renzi. Grazie al Jobs Act oggi la nostra azienda ha assunto una forza lavoro che ci aiuterà nella crescita. La sua presenza e le sue parole sono ulteriore stimolo per perseguire la grande sfida che stiamo affrontando. Dall’anno della sua fondazione nel 1975 – continua Martone – l’azienda è sempre cresciuta in modo dinamico e armonioso, attenta alle esigenze del mercato e dei propri partner. Gli investimenti nell’area produttiva, nelle risorse umane e nel territorio sono la nostra caratteristica distintiva oggi e nel futuro che guardo con positività affiancato dalle mie figlie Giorgia e Ambra, figure indispensabili nell’attuale dinamica aziendale.”