Un cambiamento epocale per tutta la manifattura. E per l’industria automobilistica in particolare, che è diventata la frontiera tecnologica più avanzata. Paolo Scudieri, presidente del Gruppo Adler sarà uno dei protagonisti dell’ EYCapri Digital Summit 2017 in programma a inizio ottobre, dove l’Industria 4.0 e le opportunità della trasformazione digitale per il sistema produttivo italiano saranno uno dei temi al centro del dibattito.
In questa intervista Scudieri spiega la sua visione della fabbrica intelligente, maturata con l’esperienza di un gruppo manifatturiero abituato a dialogare con tutte le multinazionali della industria automobilistica. Con sede a Ottaviano, in provincia di Napoli, Adler infatti è un gruppo con presenza internazionale che progetta, sviluppa e industrializza componenti e sistemi per l’industria del trasporto, dai sistemi per il comfort acustico e termico dei veicoli ai pannelli per le portiere ai tappeti interni. Ha 58 stabilimenti in 19 Paesi e conta su 7 siti di ricerca e sviluppo nel mondo.
“È qualcosa che deve interpretare il futuro, una modernizzazione su tutta la catena del valore in una logica di rigore e di efficienza, valorizzando l’intera filiera”, dice Scudieri dell’Industria 4.0. E per quanto riguarda il settore automotive aggiunge. «Molti lo ritenevano maturo. Ma a chi mi diceva che l’auto era un prodotto finito io ho sempre detto che l’auto è la frontiera tecnologica più dura, più importante, più evolutiva».
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