Investimenti

Tannico, l’e-commerce del vino made in Italy raccoglie 3,8 milioni

L’enoteca online fondata da Marco Magnocavallo nel 2012 chiude un round a cui hanno partecipato P101 (come lead investor) e altri investitori come Matteo de Brabant, Maurizio di Robilant e Stefano Saccardi. L’obiettivo è accelerare sull’internazionalizzazione, a partire dal Regno Unito

Pubblicato il 03 Ott 2016

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Tannico, l’e-commerce del vino made in Italy fondato nel 2012 da Marco Magnocavallo, chiude un round da 3,8 milioni di euro. All’operazione, guidata dal fondo di venture capital P101, hanno partecipato diversi investitori tra cui Matteo de Brabant (fondatore di Jakala), Maurizio di Robilant e Stefano Saccardi, manager di Campari. Obiettivo dell’operazione è accelerare sull’internazionalizzazione, in particolare verso il Regno Unito, anche alla luce di un nuovo magazzino aperto. Per il prossimo futuro, invece, i mercati che Tannico intende aggredire sono la Francia e la Svizzera.

Al momento, sul catalogo di Tannico sono presenti circa 6mila etichette. I clienti sono 40mila e le

Marco Magnocavallo, fondatore e amministratore delegato di Tannico

bottiglie vendute (a un prezzo medio di 12 euro) negli ultimi dodici mesi si aggirano sul mezzo milione: l’ambizione è diventare la piattaforma online di riferimento per i vini italiani nel mondo. Dalla sua fondazione a oggi, Tannico ha raddoppiato di continuo il giro d’affari: secondo le previsioni, i ricavi il prossimo anno arriveranno oltre quota 12 milioni di euro.

Tannico trattiene una fee tra il 25 e il 40 per cento sul venduto e riesce a consegnare le bottiglie in giornata a Milano e dintorni e in 24 ore nel resto d’Italia.

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