Investimenti

La finanza cattolica punta sulle startup digitali

La Mittel, storica finanziaria dalle partecipazioni prestigiose e dalla vita movimentata, investe 500mila euro per il 12% dell’acceleratore bresciano Superpartes. Obiettivo: lanciare nuove attività di venture capital nella tecnologia applicata al mondo industriale.

Pubblicato il 24 Lug 2014

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I fondatori di Superpartes con Angelo Facchinetti, amministratore delegato di Mittel Management e Responsabile Partecipazioni Gruppo Mittel

E pensare che nel 1885 la Mittel nacque con la denominazione “Società Italiana per le Strade Ferrate del Mediterraneo”. Avrebbe dovuto investire sullo sviluppo delle linee ferroviarie, che furono presto statalizzate costringendo così a un veloce cambo di marcia. Oltre 120 anni dopo la finanziaria milanese con forte cuore bresciano e convinta ispirazione cattlica, che voleva essere l’altra Mediobanca, imbocca lo “scambio” digitale: 500 milioni per rilevare il 12% di Superpartes, l’acceleratore di imprese tecnologiche digitali fondato a Brescia, appunto, da Marino Piotti, Gianfausto Ferrari e Fulvio Primatesta. Gli altri azionisti di Superpartes sono il Gruppo Streparava, Marco Bonometti e altri imprenditori come Manuel Morandi, Giuseppe Bellandi e Giuseppe Ferretti. Il loro progetto è stato quindi valutato circa 5 milioni.

Si chiude il 5 settembre il contest di Superpartes per l’Innovation Camp

Mittel, che è una delle più antiche società italiane quotate in Borsa, ha vissuto alterne vicende e sta adesso attraversando una fase di “riposizionamento” con un (probabile) riassestamento degli azionisti e delle partecipazioni (recente l’uscita da Moncler). Negli ambienti finanziari Mittel è considerata il “salottino” buono del banchiere Giovanni Bazoli, che ne avrebbe voluto fare la Mediobanca cattolica: il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo ha lasciato ogni carica ormai due anni fa ma la sua influenza non è svanita. Il primo azionista resta ancora l’amico polacco Roman Zalesky attraverso la Tassara. In portafoglio ci sono le rimanenze di importanti partecipazioni (Intesa San Paolo, appunto, ma anche Rcs) e quote in business diversi (dagli outlet al farmaceuitco e agli yacht). Ma i conti negli ultimi anni hanno fatto fatica a tornare, all’inizio del 2014 si è chiusa tempestosamente l’esperienza dell’amministratore delegato Arnaldo Borghesi (che aveva venduto a Mittel la sua società di consulenza finanziaria); da qualche mese circolano voci di una possibile vendita a un operatore straniero.

In questo contesto arriva l’investimento in startup digitali attraverso Superpartes. Il closing del contratto è previsto entro il mese di settembre, con l’obiettivo di dare vita a nuove iniziative di venture capital nel settore della tecnologia digitale applicata al mondo industriale, il settore verso il quale Superpartes sta focalizzando la propria azione.

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Angelo Facchinetti, amministratore delegato di Mittel Management e Responsabile Partecipazioni Gruppo Mittel spiega: “Siamo entrati nel capitale di Superpartes nell’ambito di un più ampio progetto mirato ad una migliore comprensione degli sviluppi dell’economia digitale e a valutare possibili operazioni di investimento in tale settore”. Marino Piotti, amministratore delegato di Superpartes SpA, ha espresso così la sua soddisfazione “L’ingresso dell’azionista Mittel è un’opportunità fantastica che ci consente di consolidare le nostre iniziative e di accelerare il nostro piano industriale”.

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