Corporate venture capital

Tim Ventures, sette mesi di stallo che il prossimo Cda potrebbe sbloccare

Il 21 luglio è in programma il primo consiglio di amministrazione della società di venture capital di Telecom dopo il cambio di azionariato e l’inizio dell’era Cattaneo. Si attende la ripartenza degli investimenti: dal 2014 sono state finanziate 13 startup per un totale di 2 milioni. Ecco quali sono

Pubblicato il 20 Lug 2016

giuseppe-recchi-160718190829

Giuseppe Recchi, presidente del board di Tim Ventures

Dopo circa 7 mesi di stallo, Tim Ventures potrebbe tornare a breve a riprendere gli investimenti in startup. L’ultima operazione eseguita dalla società del gruppo Telecom Italia, creata nel 2014 per effettuare investimenti di venture capital nelle startup più innovative del mondo digitale, è stata a dicembre 2015 e ha riguardato la startup del cloud ClouDesire con un investimento da 600mila euro. Poi le acque sono rimaste, almeno in superficie, un po’ ferme, probabilmente a causa della fase di passaggio vissuta dall’azienda: a marzo Flavio Cattaneo è diventato nuovo amministratore delegato in conseguenza delle dimissioni di Marco Patuano. Qualcuno, in questo lasso di tempo, si è chiesto che fine avesse fatto Tim Ventures.

Ora che dovrebbe essere giunta a compimento la riorganizzazione dell’era Cattaneo, è il momento per riprendere il lavoro con rinnovato impegno. Lavoro che finora ha portato 13 startup ad essere finanziate per un investimento complessivo di oltre 2 milioni di euro. Naturalmente questa cifra è quella che ha erogato la sola Tim Ventures, al netto del denaro versato dagli altri co-investitori. Tra le startup finanziate, oltre alla già citata ClouDesire, spiccano Wiman, Pedius, Eco4Cloud e Oilproject.

Se ne arriveranno altre si saprà nel prossimo Cda che si tiene il 21 luglio. Presumibilmente i membri del board effettueranno la revisione degli investimenti effettuati e prenderanno in esame il budget destinato alla società. Potrebbe essere stabilito, prevedono i più ottimisti, un rafforzamento del budget stesso.

A decidere saranno il presidente del board di Tim Ventures, Giuseppe Recchi (nominato per questo incarico

Mario Di Mauro, Head of Strategy & Innovation di Telecom Italia

pochi mesi fa), che è anche il Presidente Esecutivo di Telecom Italia, e il Ceo Mario Di Mauro, Head of Strategy & Innovation di Telecom Italia, con gli altri due componenti: Massimiliano Ambra, Head of Business Development di Telecom Italia, e Andrea Balzarini, Head of Finance di Telecom Italia.

Sarà anche l’occasione per tracciare un primo bilancio delle attività del corporate venture capital di TIM. In poco più di un anno, si legge in una nota consegnata da Telecom Italia a EconomyUp, sono state 13 le startup digitali direttamente finanziate da TIM Ventures, di cui 12 accelerate da TIM Wcap, l’acceleratore di Telecom dedicato alle imprese “in fasce”.

L’investimento complessivo di TIM Ventures nel capitale delle startup selezionate è pari a oltre 2 milioni di euro, realizzato in molti casi assieme ai principali investitori e fondi di venture capital italiani, opportunamente individuati all’interno del proprio network. Gli ambiti di investimento hanno spaziato dal cloud all’e-commerce, dall’e-health all’e-learning, dalla tutela della proprietà intellettuale e della privacy al fintech e ai big data, in stretto legame con la business strategy TIM. Nel corso del 2015, sono stati effettuati anche i primi investimenti internazionali per Tim Ventures, realizzati nell’ambito del Syndicate Investors lanciato e guidato da Gil Dibner su Angel List.

Ecco la lista di tutti gli investimenti effettuati, con data dell’investimento, nome della startup e somma investita. Per ciascuna startup c’è un link che rimanda al comunicato ufficile dell’investimento con ulteriori dettagli.

2014

DICEMBRE
Pedius – 410.000 Euro (insieme a Sistema Investimenti e Embed Capital)
wiMAN – 700.000 euro (insieme a P101, Club Italia Investimenti 2 e Nanabianca)
Eco4Cloud – 250.000 euro (insieme a Principia e Sicar)

2015

FEBBRAIO
Oilproject – 200.000 euro
APRILE
EDO – 150.000 euro con Club Italia Investimenti 2
INNAAS – 100.000 euro
MAGGIO
Unfraud – 100mila euro
GIUGNO
Armnet – 90mila euro
LUGLIO
Kopjra – 150.000 euro in syndication con Club Italia Investimenti 2
SETTEMBRE
Crowdway – 150.000 euro con Club Italia Investimenti 2
Moltin e Shoppimon – 40.000 dollari complessivi
Oilproject – 300.000 euro (insieme a Club Italia Investimenti2 e Club Digitale)
DICEMBRE
ClouDesire – 600.000 euro

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2